Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

messa e collette:cattolicesimo e ortodossia a confronto.

  • Messaggi
  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 09:07
    Per cavdna
    R I S P O S T A


    lasciate che i bambini vengano a me

    noi tutti siamo degni di ricevere il SIGNORE

    siamo stati Creati per questo.

    ma dimmi percontro, in quale modo riceveto voi il SIGNORE

    per gli aderenti di tale realtà
    in che modo fanno loro tutti l'incontro con il RISORTO
    (e lo fanno proprio tutti? o solo chi si ritiene degno?)
    (sarebbe interessante comprendere chi ci può rendere degni di tale incontro se non proprio LUI e solo LUI che tutto PURIFICA)

    ----------------------------------------------------------------------
    Senti qua è irrelevante come e come non i bambini tdG ricevono il Signore i tdG a quelle parole danno semplicemente un altro significato che nemmeno io condivido ma bisogna dire che i loro bambini ne sanno molto di più della loro dottrina che non molti adulti cattolici della loro "verità".
    Praticamente non sappiamo ciò che davvero si trova nel cuore di un bambino questo abbiamo già discusso ma una cosa è certa che la preparazione al battesimo nelle congregazioni dei tdG è molto più approfondito che non la preparazione alla comunione in molte parrocchie cattoliche.


    [SM=g1543902]
    Veronika

    [Modificato da Luteranamanier 31/03/2009 09:08]
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    00 31/03/2009 13:54

    Quindi ciò che si può interpretare da queste frasi è un discredito della conoscenza, se poi ho frainteso forse è meglio che in futuro tu sia più chiaro [...] ma la prossima volta sii più chiaro per non essere frainteso.

    Per queste tue due asserzioni che ho tratto da due punti diversi della tua argomentazione rispondo con una medesima risposta perchè poggiano su un solito medesimo errore che vorrei far capire una volta per tutte:

    Io sono perfettamente responsabile di tutto ciò che ho scritto ma non posso essere responsabile di quanto tu possa capire.

    Dal mio scritto, infatti, non si deduce in nessuna virgola una esclusione tout court di quanto possa essere importante una cultura teologica, altrimenti, io stesso, per coscienza, della laurea che ho che cosa me ne farei? Dal mio scritto emerge, invece, chiaro come il giorno che ciò che conta per il fanciullo è riconoscere Gesù Eucaristia e cioè, essere consapevole di esser protagonista vero e reale di un incontro con Gesù, Dio.

    Mi duole notare che, guarda il caso, gli unici che hanno voluto fraintendere il discorso sono stati Luterana, per i suoi limiti linguistici, e te che sei descritto come colui che:

    si appiglia su tutti i muri che trova per poter screditare la Chiesa Cattolica...

    .

    Sinceramente, gli eventuali tuoi pregiudizi non mi interessano. Io non ti conosco bene sul web e per me sei nuovo su questa piattaforma, tuttavia una cosa è chiara: non sei stato capace - nè potresti esserlo - di dimostrare, al di là di ogni ragionevole dubbio, le affermazioni che avresti voluto impugnare e che avrebbero voluto dire che io screditerei il ruolo della conoscenza.

    Dato che i miei discorsi sono chiari, per chiunque voglia capire, ciò che posso dire è che la prossima volta non devi fare conclusioni affrettate nè arrivare a conclusioni più grandi delle premesse. Nel primo caso hai il 50% di probabilità di azzeccare i discorsi che gli altri ti fanno, nel secondo caso sbaglieresti di sicuro. Che il discorso mio, come del resto quello del lato cattolico, è chiaro si nota a partire da quanto era stato detto sin da subitissimo: Tu dicevi che "chiaramente l'amore e il vissuto evangelico precedono le categorie della conoscenza". Al che ti ho fatto notare che "o sei in contraddizione con te stesso" oppure "stiamo dicendo la stessa cosa. Il che rende inutile tutta questa manfina sulla tua didattica teologica da quattro soldi". Ricordi? Ti rinfresco la memoria:




    --------------------------------------------------------------------------------
    Chiaramente l'amore e il vissuto evangelico li precedono
    --------------------------------------------------------------------------------
    E quindi o sei in contraddizione con te stesso o

    --------------------------------------------------------------------------------
    ma non necessariamente li scartano.

    --------------------------------------------------------------------------------
    o stiamo dicendo la stessa cosa il che rende inutile tutta questa manfrina sulla tua didattica teologica da quattro soldi. Deciditi.



    Come puoi ben vedere il messaggio risale al 24/03/2009 19.35, non dice, come vorresti farci credere tu, una posizione nuova. Anzi ribadisce ciò che è stato detto sin dall'inizio.
    Pertanto la tua frase:

    Perfetto chiarisci con questa tua frase,

    scredita, a limite, solo il tuo acume... o dice, in parte, una verità, e cioè che adesso sei riuscito a capire ciò che ti era stato già detto in tutte le salse giorni e giorni fa, giorni e giorni prima. Cerca ti stare più attento e di essere più sveglio… e non attribuire la responsabilità del tuo non capire ad altri che si sono espressi in modo inequivocabile. Se hai equivocato potrebbe certo essere colpa della controparte, ma se non riesci a dimostrare un tubo di ciò che vuoi dire allora è meglio passarsi una mano sulla coscienza ed ammettere - se non si hanno prove inconfutabili - che si è sbagliato non per colpa d'altri, ma per cause proprie, per fretta, per pregiudizio, per qualsivoglia situazione.

    E' da immaturi uscirsene con frasi

    Perfetto chiarisci con questa tua frase, ma la prossima volta sii più chiaro per non essere frainteso.

    quando poi non si sa dimostrare in che cosa si sarebbe dovuti esser più chiari dato che le frasi le hanno capite tutti tranne te e, ovviamente, Luterana... Ma sappiamo già perchè. Quindi invece di dire "chiarisci con questa frase" io ti direi: "finalmente hai capito"; con la frase "ma la prossima volta sii più chiaro per non essere frainteso" direi: "la prossima volta stai più sveglio, leggi attentamente, non arrivare a conclusioni più grandi delle premesse, non saltare discorsi, non avere troppi pregiudizi, ma cerca di capire - come fanno gli altri - ciò che c'è scritto. Chiedi spiegazioni piuttosto. Oppure se ciò che reputi sbagliato è deducibile in modo chiaro da qualcosa, porta a dimostrazione quanto da te asserito. Solo allora potrai dire: 'sii più chiaro la prossima volta'."


    La percentuale citata da luterana non la condivido nemmeno io perchè è impossibile definirne una esatta di apprendimento in un bambino, anche se ci sono stime in psicologia infantile che magari potrebbero pure avvicinarcisi,

    Sarebbero, nell’ambito della fede, stime fasulle che non hanno a che fare con la realtà del rapporto personalissimo del bambino con Dio e viceversa.


    Semmai l'unica correlazione plausibile è quella che dall'apprendimento di una tal cosa (esempio episodio evangelico) sorga il sentimento (fede).

    Questo è da dimostrare. Il sentimento della fede deriva anche da vissuti che non hanno a che fare col vangelo, ma che si richiamano a un concetto di fratellanza filantropica. Il cristianesimo non è l'unica fede e se è per questo da un lato non è detto che sgorghi la fede dall'apprendimento di un episodio evangelico, così come non è detto che dall'amore dei genitori una persona debba necessariamente arrivare all'accettazione di un Dio. All’inizio, certo, è l’esempio dell’amore dei genitori che può instillare il concetto dell’essere oggetto e soggetto d’amore di qualcuno più grande di noi (i genitori), financo arrivare attraverso un procedimento a ritroso all'intuizione dell'idea di Dio. È solo un seme, è la legge iscritta nei cuori (Cf Geremia). Di più è difficile dire con certezza. E' un tipo di ambiente fin troppo mobile e complesso, come daltronde è la natura umana.


    Esperienza diretta quando ero bambino come ho già detto ed esperienza di aiuto di un mio amico catechista anni fà per circa due mesi.

    La memoria autobiografica, come ben sai, esprime ciò che vedi adesso di quando eri bambino ed è inquinata, volente o nolente, dalla realtà che sei ora e che ora vivi. Dato che mi fai intuire di aver studiato almeno psicologia dell’età evolutiva, dovresti sapere certe cose ed evitare di farti poi riprendere come sto già facendo io. Non che nessuno possa dire come si era da fanciulli, ci mancherebbe, ma che tra le due realtà che hai portato a titolo di esempio troverei più convincente quella secondo cui anni fa hai aiutato un amico catechista per qualche mese. Ecco, ora che ho capito che hai fatto d'assistente ad un tuo amico catechista mi sorgono alcune domande: tu a che titolo eri lì? Esattamente per far cosa? Quale è stato il tuo ruolo? E cosa ne avresti dedotto?


    No chiaramente non ho dato la colpa direttamente alla catechetica, ma di certo non vedo lecito estranearla completamente,

    Bene dato che ti fai portatore di questo pensiero ci fai la cortesia di farci capire pure il "perchè" ritieni sia così e, soprattutto, come è possibile che a catechesi di diverse confessioni e financo religioni diverse si arrivi alle medesime conclusioni negative, ossia la crisi della famiglia. Poi analizzeremo pure perchè credi che sia come tu dici e come mai ci sono famiglie con la medesima catechesi, con confessioni e religioni diverse e arrivano alle medesime conclusioni in positivo, cioè la non crisi della famiglia.


    Dicevo che hai ragione che la colpa non è della catechetica

    Sei allora in contraddizione con quanto detto poc'anzi. O sei d'accordo con me che ho ragione a dire che la colpa non è della catechetica o sei in contraddizione con te stesso quando dici che "non è lecito estraniarla completamente". Ovviamente, su quest'ultimo punto, cioè del "non è lecito estraniarla completamente", ci si aspetta l'argomentazione di cui sopra. Grazie.


    la seconda parte era roba mia e non era mia intenzione mettertela in bocca, se l'avessi detta non credo che saresti cattolico.

    Sei ancora una volta in errore. Questo tuo modus procedendi nel giudizio di ciò che concerne l'idea del cattolicesimo, fa comprendere che sconosci ciò che il cattolicesimo insegna. Cattolicesimo non è WTS e ci sono, come afferma il Concilio, diversi gradi di verità.


    Il pappardellone che abbiamo scritto sopra con marcuccio evidenziava anche che non puo' esistere un modo per vagliare i sentimenti e la fede altrui, almeno non nel profondo, quindi anche per te vale la stessa cosa, non puoi conoscere la mia fede, sopratutto sapendo poco di me, ne se io sappia come si percorre un cammino del genere.

    In questo senso concordo con te. Tuttavia attraverso la differenziazione di ciò che chiamiamo "atteggiamento" e "comportamento" riusciamo ad arrivare ad alcune considerazioni approssimative. Nel caso specifico il tuo "comportamento" (esperienze, vissuti che tu racconti, il tuo modo di porti di fronte alla realtà religiosa ecc...) mi fa dire: "Le cose che dice costui non le condivido. Dunque non le faccio". Possiamo capire i reciprochi "perchè". Alle volte può capitare che ci si intende male (caso "frequente", a quanto pare). Ma la maggior parte delle volte il confronto dialogico esige che una parte abbia ragione e l'altra torto. Il problema è portare alla luce le dimostrazioni di quanto si vuole addurre. Per quanto mi riguarda penso che la verità ci trascenda e che è impossibile arrivarvi senza il contributo di ognuno. Non sto dicendo, però, che più verità sommate mi diano l'unica verità. Dico che ciò che credo in buona fede esser verità può rafforzarsi nel processo veritativo e allargarsi anche con contributi che non avremmo mai pensato o sperato. Esempio: sappiamo che per far parlare Dio all'interno del nostro animo dobbiamo fare il vuoto interiore per morire a se stessi, facendo soccombere in un certo senso l'io. Il fare "vuoto interiore" fa essere l'altro e l'Altro per eccellenza. Possiamo imparare a fare il vuoto interiore, ad esempio, con le tecniche degli orientali? Si, certo, ne usciremo arricchiti se si ha una forte identità. Si farà come le api con il miele dai fiori, si butta via ciò che non collima benissimo con la mia fede a livello logico, teologico ma si arricchisce il mio bagaglio. Una volta si pensava che Dio non soffrisse. Oggi, con il contributo di altri sappiamo che Dio partecipa alle sofferenze. Come? Per alcuni è chiaro (beati loro), per altri rimane mistero (beati loro). Ma ciò sarebbe stato improponibile secoli fa. Ma torniamo a noi se no mi dilungo.


    preferisco non identificarmi nelle etichette [...]

    Questa è pura ideologia. Non potresti nemmeno "pensare" di parlare di Cristo se non ti fosse stato rivelato dalla Chiesa. Ragiona. Non ti dici nè cattolico nè protestante:

    nel senso che molte mie idee sono orientate alla riforma, non che sia protestante in tutto e per tutto

    . Intendiamoci, per me va bene quello che sei, "se la sbrigherà il Signore con te" (ma nel senso più vero, cioè non mi permetto di guardare in tasca a Dio). Se mi trovassi nella tua stessa posizione mi riterrei una persona "tiepida", dunque io non vorrei esser come te. Non ti ritengo una persona "tiepida" perchè non posso saperlo, ma se fossi te vedrei me stesso così. Se lo ritengo giusto? E' una domanda alla quale non si può dare una risposta definitiva. In buona fede rispondo che "ciò" non si adatta alla "mia" coscienza. Cioè per ciò che il Signore mi ha dato attraverso la Chiesa io non lo sarei così e difatti non lo sono. Fin qui posso arrivare nel merito del giudizio. Poi posso arrivare a dire di non fare come te.

    Io non guardo in faccia a nessuno se c'e' da evidenziare fanatismi o errori in una o in quell'altra confessione.

    Se sono fantasmi è inutile sottolinearli. Non esistono. Se sono errori bisogna sottolinearli di sicuro, ma essere - almeno in buona fede - coerenti. Questo significa che chi dice io mi faccio il cristianesimo a modo mio dice una cosa impossibile o che comunque non sarebbe vera. Possiamo limitarci a dire di avere buoni sentimenti filantropici, ma essere cristiano è un'altra cosa e come si può esser cristiani se non essendo parte integrante della comunità cristiana? Protestante o cattolica o ortodossa, dato che ci siamo, la cosa non mi tange perchè attraverso il battesimo siamo visti da Dio in modo molto particolare. Quando si compiono gesti d'amore concreto... li vedrà Dio. Poi ciò che ha determinato il nostro aderire o meno a fatti contingenti della vita che ci possono portare vicino o lontano da un percorso piuttosto che un altro, questo "Se la sbrigherà il Signore". Per ciò che mi è dato di comprendere mi identifico nella confessione cattolica, ma questo non vuol dire che mi identifico nelle persone, bensì nella retta dottrina. Il fatto che io disprezzi l'operato di Alessandro VI non mi fa meno cattolico.


    Punto 3 la cristianità cattolica come quella delle altre confessioni cristiane la ho approfondita molto più di quanto si possa pensare e lo faccio tuttora, quindi non parlo per ipse dixit.

    Si percepisce tutt'altro...


    ma una cosa è certa che la preparazione al battesimo nelle congregazioni dei tdG è molto più approfondito che non la preparazione alla comunione in molte parrocchie cattoliche.


    Già la preparazione... poi però nella vita chi è che è veramente libero?

  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 16:06

    --------------------------------------------------------------------------------

    ma una cosa è certa che la preparazione al battesimo nelle congregazioni dei tdG è molto più approfondito che non la preparazione alla comunione in molte parrocchie cattoliche.


    --------------------------------------------------------------------------------


    Già la preparazione... poi però nella vita chi è che è veramente libero?


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    La preparazione è una cosa la libertà è un'altra cosa.
    Poi bisognerebbe anche capire cosa intendi per libertà nel contesto religioso.
    Ma vedo che ti trovi d'accordo sulla preparazione.






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    00 31/03/2009 17:00

    La preparazione è una cosa la libertà è un'altra cosa.

    Non mi riferisco, infatti, al grado di preparazione, ma ai suoi contenuti.
    Esempio:

    1)Ad un bimbo di 12 - 13 anni (il TdG nel nostro caso) faccio credere, spiegando attraverso testi scientifici, che lui è sulla terra perchè lo ha portato la cicogna, o perchè è nato sotto ad un cavolo. Poi lo "addestro" a render testimonianza di ciò che gli ho inculcato attraverso gli strumenti che porterà con sè tutta la vita (TNM e "Torre di Guardia..." e "Svegliatevi!");

    2)Ad un bimbo di 12 - 13 anni (un cristiano) spiego sommariamente che siamo frutto di mamma e papà e che veniamo fuori dal grembo materno. Il bimbo sarà meno informato, vero, ma almeno sa la verità in nuce.

    Quindi il tuo discorso è già inutile


    Poi bisognerebbe anche capire cosa intendi per libertà nel contesto religioso.

    Semplice: il concetto di morte sociale dovrebbe già farti capire cosa intendo. Se vuoi maggiori spiegazioni le fornisco domani.


    Ma vedo che ti trovi d'accordo sulla preparazione

    Nulla da eccepire sul grado, ma il discorso ti taglia le gambe in partenza.


  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 17:18
    La preparazione deve essere visto in relazione della dottrina che quella particolare congregazione insegna io non posso essere d'accordo sul contenuto ma posso cmq riconoscere la qualità della preparazione.


    "il concetto di morte sociale dovrebbe già farti capire cosa intendo"

    Sinceramente non capisco, vuoi dire che un bambino che si battezza nella cctdG sia socialmente morto, oppure ti riferisci all'ostracismo che egli potrebbe subire dissociandosi in un futuro?


    [Modificato da Luteranamanier 31/03/2009 17:24]
  • operman
    00 31/03/2009 17:59
    Re:
    Luteranamanier, 31/03/2009 17.18:



    Sinceramente non capisco, vuoi dire che un bambino che si battezza nella cctdG sia socialmente morto, oppure ti riferisci all'ostracismo che egli potrebbe subire dissociandosi in un futuro?



    E siamo in due a non capire, Veronika.

    Cosa ci vuole ad ammettere che in quanto a preparazione spirituale un bimbo TdG è quasi sempre più preparato di altri della sua stessa età.

    Certo poi vale la qualità della preparazione.
    E anche su questo campo non c'è paragone.
    Cosa si dovrebbe insegnare ad un bambino cattolico, i misteri in cui il cattolico crede senza sapersene dare una spiegazione?

    Preferisco insegnare al mio piccolo di 8 anni racconti tratti dalle Sacre Scritture adatti alla sua età e non misteri.
    Man mano che cresce avrà modo di acquistare ulteriore conoscenza.
    La stragrande maggioranza dei bambini cresciuti in famiglie cattoliche questo se lo sogna.


    [Modificato da operman 31/03/2009 18:00]
  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 18:05
    Re: Re:
    operman, 31/03/2009 17.59:



    E siamo in due a non capire, Veronika.

    Cosa ci vuole ad ammettere che in quanto a preparazione spirituale un bimbo TdG è quasi sempre più preparato di altri della sua stessa età.

    Certo poi vale la qualità della preparazione.
    E anche su questo campo non c'è paragone.
    Cosa si dovrebbe insegnare ad un bambino cattolico, i misteri in cui il cattolico crede senza sapersene dare una spiegazione?

    Preferisco insegnare al mio piccolo di 8 anni racconti tratti dalle Sacre Scritture adatti alla sua età e non misteri.
    Man mano che cresce avrà modo di acquistare ulteriore conoscenza.
    La stragrande maggioranza dei bambini cresciuti in famiglie cattoliche questo se lo sogna.





    Eh no caro opermann stai facendo delle affermazioni di cui tu non capisci niente, e che vuol dire la stragrande maggioranza? [SM=x570874]

    Ammettere...qualcosa, il caro marcuccio, ma per carità!
    Ho trovato molto più sincero qello detto da una sua sorella cioè caterina63
    "Ho letto gli interessanti interventi di Veronica e mi sento di condividerli...le sue segnalazioni non sono vaghe, sono purtroppo una triste realtà in molte parrocchie che usano gli oratori NON per come li aveva fondati appunto san Giovanni Bosco, ma come riempitivo...
    E proprio strano che per Caterina i miei interventi sono interesanti mentre per marc sono deliranti.
    Ora saranno deliranti anche i tuoi caro opermann, pazienza.


    [SM=g1543902]
    Veronika


    [Modificato da Luteranamanier 31/03/2009 18:17]
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    (Mario70)
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    Utente Master
    00 31/03/2009 18:54
    Re: Re:
    operman, 31/03/2009 17.59:



    E siamo in due a non capire, Veronika.

    Cosa ci vuole ad ammettere che in quanto a preparazione spirituale un bimbo TdG è quasi sempre più preparato di altri della sua stessa età.

    Certo poi vale la qualità della preparazione.
    E anche su questo campo non c'è paragone.
    Cosa si dovrebbe insegnare ad un bambino cattolico, i misteri in cui il cattolico crede senza sapersene dare una spiegazione?

    Preferisco insegnare al mio piccolo di 8 anni racconti tratti dalle Sacre Scritture adatti alla sua età e non misteri.
    Man mano che cresce avrà modo di acquistare ulteriore conoscenza.
    La stragrande maggioranza dei bambini cresciuti in famiglie cattoliche questo se lo sogna.






    Io stesso ho ringraziato i tdg per la conoscenza biblica che ho ricevuto dall'infanzia, quindi posso permettermi di risponderti.
    Il problema del battesimo è la diversità di interpretazione che entrambe le chiese ne danno.
    Senza entrare nel merito di chi ha capito meglio il battesimo mi limito a dire che i tdg stessi non sono esenti da colpe quando battezzano dei dodicenni o poco oltre, per gli stessi principi che hai enunciato tu contro i cattolici.
    Se vorreste essere coerenti bisognerebbe che aspettaste l'età adulta per fare un passo del genere, dal momento che da voi non ci sono conferme di sorta, e soprattutto per capire bene cosa significhi essere poi disassociati con tutto ciò che ne deriva, e se hanno avuto difficoltà chi si è battezzato da adulto come me ad esempio, figurati chi lo ha fatto nella pubertà.
    Ciao
    MArio
  • operman
    00 31/03/2009 18:55
    Re: Re: Re:
    Luteranamanier, 31/03/2009 18.05:



    Ora saranno deliranti anche i tuoi caro opermann, pazienza.





    Me ne farò una ragione, Veronika.

    Ai miei tempi si andava al catechismo perchè era l'unico modo per avere un pallone con cui giocare.
    Il sacerdote per farci andare a messa la domenica, segnava le presenze.
    Alla fine del mese chi dei ragazzi aveva più presenze, riceveva in regalo un pallone.

    Oggi queste cose fanno ridere.
    Una volta o per un motivo o per un altro a messa si ci andava.
    Oggi, se ai bambini togli l'ora di religione a scuola, è finito l'addestramento religioso. Il risultato è quello scritto da Caterina.


  • operman
    00 31/03/2009 19:07
    Re: Re: Re:
    (Mario70), 31/03/2009 18.54:



    Io stesso ho ringraziato i tdg per la conoscenza biblica che ho ricevuto dall'infanzia, quindi posso permettermi di risponderti.
    Il problema del battesimo è la diversità di interpretazione che entrambe le chiese ne danno.
    Senza entrare nel merito di chi ha capito meglio il battesimo mi limito a dire che i tdg stessi non sono esenti da colpe quando battezzano dei dodicenni o poco oltre, per gli stessi principi che hai enunciato tu contro i cattolici.
    Se vorreste essere coerenti bisognerebbe che aspettaste l'età adulta per fare un passo del genere, dal momento che da voi non ci sono conferme di sorta, e soprattutto per capire bene cosa significhi essere poi disassociati con tutto ciò che ne deriva, e se hanno avuto difficoltà chi si è battezzato da adulto come me ad esempio, figurati chi lo ha fatto nella pubertà.
    Ciao
    MArio



    Ognuno decide per se quando si sente idoneo per il battesimo.
    Ho partecipato alla fase prebattesimo, discutendo le domande con dei candidati.
    Quando una persona si convince che stà facendo la cosa giusta, cosa dovrebbe fare chi considera le domande?
    Scoraggiarlo?
    Dirgli di aspettare?
    Mario, sai benissimo come verrebbe considerata dalla persona il non farla battezzare.
    Chi sono io da giudicare i suoi motivi e le sue motivazioni?
    Il battesimo è solo l'inizio del suo cammino spirituale.
    La disassociazione non sarà l'unico pericolo a cui un TdG battezzato và incontro.
    Se dobbiamo pensare che potrà accaderci qualcosa, allora non usciamo neanche di casa, perchè fuori vi sono dei pericoli.

    Il tempo dirà se le motivazioni erano giuste. Se quei due "SI" che dirà saranno stati meditati e motivati veramente.
    E questo vale per ragazzi e adulti.

    Ma mettere sullo stesso piano il battesimo di un ragazzo TdG con la prima comunione di un ragazzo cattolico, per il tipo di preparazione che possono avere, questo proprio non ci riesco.
  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 19:14
    Re: Re: Re: Re:
    operman, 31/03/2009 18.55:




    Me ne farò una ragione, Veronika.

    Ai miei tempi si andava al catechismo perchè era l'unico modo per avere un pallone con cui giocare.
    Il sacerdote per farci andare a messa la domenica, segnava le presenze.
    Alla fine del mese chi dei ragazzi aveva più presenze, riceveva in regalo un pallone.

    Oggi queste cose fanno ridere.
    Una volta o per un motivo o per un altro a messa si ci andava.
    Oggi, se ai bambini togli l'ora di religione a scuola, è finito l'addestramento religioso. Il risultato è quello scritto da Caterina.





    Beh direi però anche qui non dobbiamo generalizzare infatti io non l'ho mai fatto ci sono anche delle parocchie dove c'è una adeguata preparazione non dobbiamo fare di tutt'erba un fascio ma di nuovo vorrei citare la cara caterina
    Gli oratori di oggi hanno perduto in gran parte questa funzione, tranne nelle parrocchie gestite dai salesiani nelle quali infatti fioriscono ancora ottime vocazioni...e questo aspetto ci fa comprendere l'attuale situazione per la quale il nascondere i problemi che ci sono non ci aiutano a comprendere il da farsi



    [SM=g1543902]
    Veronika


  • Luteranamanier
    00 31/03/2009 19:28
    Re: Re: Re: Re:
    [QUOTE :92664701=operman, 31/03/2009 19.07]


    Quando una persona si convince che stà facendo la cosa giusta, cosa dovrebbe fare chi considera le domande?
    Scoraggiarlo?

    Dirgli di aspettare?
    Mario, sai benissimo come verrebbe considerata dalla persona il non farla battezzare.
    Chi sono io da giudicare i suoi motivi e le sue motivazioni?

    Ma mettere sullo stesso piano il battesimo di un ragazzo TdG con la prima comunione di un ragazzo cattolico, per il tipo di preparazione che possono avere, questo proprio non ci riesco.



    Ecco qui c'è un abbisso tra la cc e la cctdG.

    Nella cctdG il bambino ne fa richiesta ed il bambino avra una preparazione individuale.
    Mentre nella cc non voglio parlare del battesimo perché quello ormai è stato fatto ma parlo della comunione, il bambino ne fa richiesta?

    Beh sempre dalla esperienze dei miei nipoti... il prete va a scuola e dice ai bambini della fascia d'età 8/9 anni che cominceranno il mese tot i "corsi" della preparazione per la comunione quindi chi vorra fare prossimamente la comunione dovra presentarsi in parrocchia.
    A questo punto sarà per alcuni il desiderio di volerlo fare certo ma per molti altri sarà la pressione del gruppo a spingerli di cominciare tale preparazione "perchè si fa cosi".
    Poi come già abbiamo visto (almeno lo ha visto pure caterina che ha esperienze nel campo e non solo io) che oggi come oggi una buona preparazione alla comunione scarseggia, ma anche se in alcune parrocchie c'è mi chiedo questa preparazione è individuale?



    [SM=g1543902]
    Veronika


    [Modificato da Luteranamanier 31/03/2009 19:32]
  • cavdna
    00 31/03/2009 23:56
    Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mia cara sorella "veronika" che scrivi :

    Luteranamanier, 31/03/2009 9.07:

    Per cavdna

    Senti qua è irrelevante come e come non i bambini tdG ricevono il Signore i tdG a quelle parole danno semplicemente un altro significato che nemmeno io condivido ma bisogna dire che i loro bambini ne sanno molto di più della loro dottrina che non molti adulti cattolici della loro "verità".



    R I S P O S T A

    mia cara sorella


    ma di quale conoscenza mi stai parlando??

    la stessa conoscenza che per esempio si potrebbe dire riferita
    sia ai figli del PADRE Misericordioso
    (figlio maggiore e figlio minore)
    o dei Discepoli di Emmaus? [SM=x570868]
    (lo riprendo dopo)

    non è conoscendo a pappagallo le Scritture che si può affermare di conoscere DIO
    "ti faccio una confidenza":
    (avendo avuto la possibiltà e il tempo, di poter essere all'interno di qualche "sala del regno" (un pò di anni or sono),
    rimasi molto stupito non tanto dalle risposte degli adulti,
    ma proprio dalle risposte dei bambini/ragazzi.
    Costoro (i ragazzi/bambini) rispondevano in maniera veramente ledevole (tono della voce pacato, timbro sicuro, discorso molto scorrevole...),
    MA! - ci è voluto un pò di tempo per potermi accorgere che ciò che essi dicevano non era farina del loro sacco,
    ma solo il "riporto di quanto sottolineato/evidenziato" nelle varie riviste del CD).


    mia cara sorella, lasciami dire che
    non è studiando "le riviste" che si può dire di conoscere DIO.

    Infatti dicevo a riferimento
    i due fratelli della parabola
    costoro pur essendo figli dello stesso PADRE,
    essi (ENTRAMBI) non riconoscono il PADRE,
    pur vivendo sotto lo stesso tetto lo riconoscono come "padrone",
    il minore addirittura lo lascia ritenendolo già morto
    (richiesta di eredità)....
    il maggiore, gli rinfaccia che non ha mai ricevuto un abbraccio, una festa una....

    ed i Discepoli di Emmaus?
    costoro, pur avendo condiviso con il MAESTRO le gioie e i dolori,
    pur avendo ascoltato i suoi insegnamenti,
    pur avendo ascoltato gli annunci sulla PASSIONE
    costoro faranno prevalere i loro "bisogni":
    "(noi speravano che fosse lui a liberare Israele....)"

    vedi mia cara sorella un pò come in questo specifico spazio è il comportamento del caro fratello "operman"
    sempre pronto a evidenziare ciò che "ritiene" errato nel comportamento e nella fede altrui
    ma "SEMPRE" assente quando deve dare dimostrazione della sua cultura religiosa, della sua verità di fede, del suo credo

    e tu mi sei testimone che non è un caso isolato, in altro spazio WEB (non mi va di fare riferimenti con le coordinate, ma ricorderai perfettamente che tutti gli interventi di cui UNO in maniera impeccabile, non facevano altro che ripetere gli stessi "stornelli" (estrapolazione Scritturali/sterili))

    ed allora la domanda rimane aperta
    di quale conoscenza mi parli?






    Luteranamanier, 31/03/2009 9.07:


    Praticamente non sappiamo ciò che davvero si trova nel cuore di un bambino questo abbiamo già discusso ma una cosa è certa che la preparazione al battesimo nelle congregazioni dei tdG è molto più approfondito che non la preparazione alla comunione in molte parrocchie cattoliche. [SM=g1543902] Veronika



    R I S P O S T A

    forse ti ho già risposto [SM=x570868]

    certo
    nel cuore solo DIO può guardare

    ma mi pare di poter dire
    che anche tu hai conosciuto DIO abbandonando i TdG
    (la TRINITA' per esempio?)
    Quindi
    quale conoscenza di DIO ti hanno offerto i TdG [SM=x570872] [SM=x570869] ?

    grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .
    [Modificato da cavdna 01/04/2009 00:08]
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    PFrancesco
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    00 31/03/2009 23:59
    Re:
    Teodoro Studita, 03/03/2009 23.23:

    Discussione troppo interessante per non rispondere, anche se come avrete notato partecipo sempre meno ai forum.

    Innanzitutto il problema del vino/sangue negato all'assemblea e/o ritenuto in fondo superfluo. Anche affidandosi solo alla Scrittura, abbiamo brani piuttosto espliciti in proposito, ad esempio:

    Gv:6,53-57
    Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. 57 Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a cagion di me

    oppure 1Cor 11,26-29, che parla della prassi della chiesa primitiva:

    Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finch’egli venga. 27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore. 28 Or provi l’uomo se stesso, e così mangi del pane e beva del calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudicio su se stesso, se non discerne il corpo del Signore.


    Nei Padri pure è chiarissimo che al corpo e al sangue partecipava sempre tutta l'assemblea (solo qualche esempio, se volete le coordinate bibliografiche scrivetemi)

    Giustino:
    noi non li prendiamo come un pane comune e una comune bevanda […] ma abbiamo imparato che è carne e sangue di quel Gesù che si incarnò. Gli Apostoli infatti tramandarono negli Evangeli […] che Gesù ha detto: 'Fate questo in memoria di me: questo è il mio Corpo… questo è il mio Sangue'".

    Ambrogio
    come il Signore Gesù Cristo è il vero Figlio di Dio, così è la vera carne di Cristo che noi mangiamo, e il suo vero sangue che noi beviamo…

    Tertulliano
    La carne [nostra] si nutre del Corpo e del Sangue di Cristo

    Cirillo di Gerusalemme
    Dopo la comunione col corpo di Cristo, accostati al calice del suo sangue senza stendere le mani, ma prendine inchinandoti con gesto della massima adorazione e dicendo: "Amen" santificati tutto. Finché hai il sangue di Cristo sulle labbra, toccalo con le mani e con esso santifica gli occhi, la fronte e gli altri sensi



    La comunione sotto le due specie viene introdotta essenzialmente per motivi pratici, come appare chiaro dai documenti conciliari che seguono. Alla prassi consolidata, segue poi la specifica dottrinale, nel tridentino. A mio avviso, l’aver dato più importanza alla prassi che al rispetto delle parole del Signore circa la sua reale presenza nel pane e nel vino, comportamento esitato nella possibilità di sopprimere quest’ultima specie nella liturgia eucaristica, è stato il principale agente determinante, nel mondo protestante, l’idea che la presenza di Cristo nelle specie eucaristiche sia solo simbolica, o evocativa, e non già reale. Come già diceva Mario, se però Gesù Cristo ha istituito due "specie" probabilmente un motivo ci sarà....

    DOCUMENTI CONCILIARI

    Cd. CONCILIO DI COSTANZA
    SESSIONE XIII (15 giugno 1415)

    (Condanna della comunione sotto le due specie, reintrodotta da poco tra i Boemi da Giacomo di Misa).

    “…sebbene Cristo abbia istituito questo venerando sacramento (9) dopo la cena e lo abbia distribuito ai suoi apostoli sotto entrambe le specie del pane e del vino, ciò non ostante, la lodevole autorità dei sacri canoni e la consuetudine autorevole della chiesa ha ritenuto e ritiene che questo sacramento non debba celebrarsi dopo la cena né essere ricevuto da fedeli non digiuni, eccetto il caso di infermità o di altra necessità, concesso o approvato dal diritto o dalla chiesa.

    Questa consuetudine è stata introdotta con ragione per evitare alcuni pericoli e scandali. Con analoga o maggior ragione è stata introdotta ed osservata la consuetudine che, nonostante che nella chiesa primitiva questo sacramento fosse ricevuto dai fedeli sotto entrambe le specie, dopo i celebranti lo ricevano sotto le due specie, ma i laici solo sotto la specie del pane. Si deve credere e non dubitare che, sia sotto la specie del pane che sotto quella del vino sia contenuto realmente l'intero corpo e sangue del Cristo.

    CONCILIO DI TRENTO XII-XVI sessione (1551-1552)
    Capitolo III.

    Eccellenza della santissima eucaristia sugli altri sacramenti.

    il corpo è sotto la specie del pane e il sangue sotto la specie del vino; ma lo stesso corpo sotto la specie del vino, e il sangue sotto quella del pane, e l’anima sotto l’una e l’altra specie, in forza di quella naturale unione e concomitanza, per cui le parti di Cristo Signore, che ormai è risorto dai morti e non muore più (215), sono unite fra loro; ed inoltre la divinità per quella sua ammirabile unione ipostatica col corpo e con l’anima.

    È quindi verissimo che sotto una sola specie si contiene tanto, quanto sotto l’una e l’altra. Cristo, infatti, è tutto e intero sotto la specie del pane e sotto qualsiasi parte di questa specie; e similmente è tutto sotto la specie del vino e sotto le sue parti.


    Concilio Vaticano II
    Costituzione sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, n. 55.

    Comunione sotto le due specie

    55. Si raccomanda molto quella partecipazione più perfetta alla messa, nella quale i fedeli, dopo la comunione del sacerdote, ricevono il corpo del Signore con i pani consacrati in questo sacrificio. Fermi restando i principi dottrinali stabiliti dal Concilio di Trento, la comunione sotto le due specie si può concedere sia ai chierici e religiosi sia ai laici, in casi da determinarsi dalla sede apostolica e secondo il giudizio del vescovo, come per esempio agli ordinati nella messa della loro sacra ordinazione, ai professi nella messa della loro professione religiosa, ai neofiti nella messa che segue il battesimo.

    Istruzione "Redemptionis Sacramentum"
    Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, d'intesa con la Congregazione per la Dottrina della Fede
    (approvata il 19 marzo 2004, nella solennità di San Giuseppe e pubblicata il 25 marzo 2004, nella solennità dell'Annunciazione del Signore)

    XIII) COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE

    [100] Al fine di manifestare ai fedeli con maggior chiarezza la pienezza del segno nel convivio eucaristico, sono ammessi alla Comunione sotto le due specie nei casi citati nei libri liturgici anche i fedeli laici, con il presupposto e l’incessante accompagnamento di una debita catechesi circa i principi dogmatici fissati in materia dal Concilio Ecumenico Tridentino.

    [101] Per amministrare la santa Comunione ai fedeli laici sotto le due specie si dovrà tenere appropriatamente conto delle circostanze, sulle quali spetta anzitutto ai Vescovi diocesani dare una valutazione. Ciò si escluda assolutamente quando esista rischio, anche minimo, di profanazione delle sacre specie. Per un più ampio coordinamento, occorre che le Conferenze dei Vescovi pubblichino, con la conferma da parte della Sede Apostolica, mediante la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, le norme relative soprattutto al «modo di distribuire ai fedeli la santa Comunione sotto le due specie e all’estensione della facoltà».

    [102] Non si amministri ai fedeli laici il calice, laddove sia presente un numero di comunicandi tanto grande che risulterebbe difficile stimare la quantità di vino necessario per l’Eucaristia e esisterebbe il rischio che «rimanga una quantità di Sangue di Cristo superiore al giusto da assumere al termine della celebrazione», né parimenti laddove l’accesso al calice può essere regolato con difficoltà o fosse richiesta una quantità sufficiente di vino, della quale solo difficilmente si può avere garanzia di provenienza e qualità, o laddove non sia disponibile un congruo numero di ministri sacri né di ministri straordinari della sacra Comunione provvisti di appropriata preparazione, o laddove una parte notevole del popolo perseveri, per varie ragioni, nel rifiutarsi di accedere al calice, facendo così venir meno in un certo qual modo il segno dell’unità.


    [103.] Le norme del Messale Romano ammettono il principio che, nei casi in cui la Comunione è distribuita sotto le due specie, «il Sangue di Cristo può essere bevuto direttamente al calice, per intinzione, con la cannuccia o con il cucchiaino». Quanto all’amministrazione della Comunione ai fedeli laici, i Vescovi possono escludere la modalità della Comunione con la cannuccia o il cucchiaino, laddove non sia uso locale, rimanendo comunque sempre vigente la possibilità di amministrare la Comunione per intinzione. Se però si usa questa modalità, si ricorra ad ostie che non siano né troppo sottili, né troppo piccole e il comunicando riceva dal Sacerdote il Sacramento soltanto in bocca.




    Il ruolo del vescovo sembra essere in ordine alla “valutazione delle circostanze”, non già in ordine alla esperibilità del sacramento così amministrato.

    In conclusione, in ottemperanza alla Scrittura innanzitutto, e alla prassi dellla Chiesa del primo millennio, è evidente che è possibile amministrare l’eucaristia secondo le due specie. L’attuabilità pratica è sottoposta al giudizio del vescovo, e non è possibile accedervi se non “dopo una debita catechesi circa i principi dogmatiici fissati in materia dal Concilio Tridentino”.
    Francamente però non si capisce bene perché debba esserne informato il fedele che voglia accedere alle due specie, mentre sarebbe più logico che i suddetti princìpi fossero esposti ai fedeli che ricevono l’eucaristia sotto la sola specie del pane, giacché il tridentino costituisce una soluzione di continuità nella prassi liturgica delle due specie, e non viceversa.

    E ora veniamo a quello che facciamo noialtri (ortodossi).

    In barba a ogni norma igienico-sanitaria (come evocato da domingo) tutta l'assemblea che si comunica (solo dopo una opportuna preparazione di digiuno, astinenza e confessione) riceve corpo e sangue tutti dallo stesso cucchiaio, con la certezza che il corpo di Cristo non può essere veicolo di alcuna malattia ma che, viceversa, è il Farmaco per antonomasia, quello del corpo e dell'anima. Se così non fosse avremmo migliaia di diaconi e preti malaticci o moribondi, dal momento che sono proprio loro che consumano tutto ciò che rimane avendo cura di leccare bene il cucchiaio acciocché non rimanga veramente nulla.

    Questo coniuga il rispetto della prassi apostolica (la Tradizione che abbiamo ricevuto) ad una manifestazione vissuta di fede da parte di tutti. Io stesso (che di mestiere faccio il medico) cerco di ricevere la comunione tutte le domeniche, e per il momento non sono mai morto.

    Per quello che mi riguarda le verbosità tomistiche sul mutamentod di sostanza e menate affini sono proprio ciò che distrugge la fede della gente e che porta ad aberrazioni tipo "il capo visibile della Chiesa è il papa". Per noi il capo della Chiesa è Gesù Cristo, se i cattolici non lo vedono ci dispiace per loro che evidentemente sono troppo impegnati a dissertare sulla sostanza del pane (e ignorare una istituzione che viene direttamente da Gesù Cristo) per sprecare tempo in queste cose.

    Cordialità,








    Quoto.

    Shalom

    ****************************
    "Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"
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    PFrancesco
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    00 01/04/2009 00:07
    Re:
    Polymetis, 07/03/2009 14.08:

    Gli ortodossi, senza rendersene conto, reciclano da qualche secolo le accuse contro il cattolicesimo che non vengono dalla loro tradizione bensì salla pubblicistica protestante. Si arriva non sono al rigetto del primato del vescovo di Roma (o al suo declassamento nel vuoto primus inter pares), ma addirittura al rigetto di dati ben condivisi dalla tradizione antica come il primato dell'Apostolo Pietro sui dodici. Queste posizioni "antipapiste" derivano non dalla teologia ortodossa del I millennio, ma dal serbatoio protestante.




    Come no! Come no! gli ortodossi "plagiano" i protestanti contro le deformazioni papiste (che restano gravemetne tali anche se fossero constatate da un buddista). In fondo i protestanti non errano affatto quando denunciano i gravi errori papisti ma quando, come in molti casi, non lo fanno in modo sufficiente, corretto, o peggio, quando li confermano e aggravano. In fondo le diatribe fra protestanti e romano-cattolici nascono dopo la deriva eterodossa del cristianesimo occidentale, e le parentale fra le varie comunità ecclesiali eterodosse sono talmente evidenti che qualche cattolico ortodosso, molti decenni fa, scrisse (fu una battuta, ma una battuta azzeccata) che fu il Papato scismatico la prima forma storica di protestantesimo.

    Cordialmente
    [Modificato da PFrancesco 01/04/2009 00:09]
    ****************************
    "Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"
  • Luteranamanier
    00 01/04/2009 10:15
    Re: Re:
    cavdna, 31/03/2009 23.56:

    vi saluto in CRISTO SIGNORE



    quale conoscenza di DIO ti hanno offerto i TdG [SM=x570872] [SM=x570869] ?

    grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .




    Ho usato forse la parola "conoscenza"?
    Non mi sembra, ho parlato di preprazione relativa alla loro dottrina a prescindere se questa sia giusta o errata.



    [SM=g1543902]
    VeronikA


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    Caterina63
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    Utente Veteran
    00 02/04/2009 10:23
    "qualcuno" qui ha scritto:

    Bisogna anche capire che il bambino in quella età ha bisogna di svago e non sempre l'ambiente ecclesiale lo stimola più di tanto, dipende poi dal bimbo in questione. Crescendo magari capirà molte più cose.


    Va specificato che Cristo non ha fondato un circo o un circolo ricreativo nè un Club..[SM=x570867] ..e non ha fondato la Chiesa perchè si occupasse dello SVAGO DELLE MEMBRA...per fare tutto questo c'è la FAMIGLIA che se ne deve occupare ...educando appunto agli svaghi corretti...portando i figli allo sport, ecc...

    Con la creazione degli Oratori il concetto di svago non è quello che tale forumista vuole attribuire...san Giovanni Bsco fondò gli Oratori perchè di svago i ragazzi di strada ne avevano fin troppi..[SM=g1558696] ..ergo nell'ortorio si doveva creare lo svago si ma mai fine a sè stesso, ma improntato all'educazione Cristiana e Cattolica e dalla quale, oltre che a recuperare i ragazzi meno fortunati, far maturare LE VOCAZIONI...
    Per esempio, san Giovanni Bosco sosteneva che invece di raccontare SOLO storielle fantastiche ai bambini, relegate al mondo dei sogni, occorreva SVAGARLI CON LE STORIE VERE DEI SANTI....per far conoscere loro il vero volto della Chiesa...


    [SM=g1543784]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
  • Luteranamanier
    00 02/04/2009 10:28
    Re:
    Caterina63, 02/04/2009 10.23:

    "qualcuno" qui ha scritto:

    Bisogna anche capire che il bambino in quella età ha bisogna di svago e non sempre l'ambiente ecclesiale lo stimola più di tanto, dipende poi dal bimbo in questione. Crescendo magari capirà molte più cose.


    Va specificato che Cristo non ha fondato un circo o un circolo ricreativo nè un Club..[SM=x570867] ..e non ha fondato la Chiesa perchè si occupasse dello SVAGO DELLE MEMBRA...per fare tutto questo c'è la FAMIGLIA che se ne deve occupare ...educando appunto agli svaghi corretti...portando i figli allo sport, ecc...

    />Con la creazione degli Oratori il concetto di svago non è quello che tale forumista vuole attribuire...san Giovanni Bsco fondò gli Oratori perchè di svago i ragazzi di strada ne avevano fin troppi..[SM=g1558696] ..ergo nell'ortorio si doveva creare lo svago si ma mai fine a sè stesso, ma improntato all'educazione Cristiana e Cattolica e dalla quale, oltre che a recuperare i ragazzi meno fortunati, far maturare LE VOCAZIONI...
    Per esempio, san Giovanni Bosco sosteneva che invece di raccontare SOLO storielle fantastiche ai bambini, relegate al mondo dei sogni, occorreva SVAGARLI CON LE STORIE VERE DEI SANTI....per far conoscere loro il vero volto della Chiesa...


    [SM=g1543784]




    Brava!

    [SM=x570864]


    [Modificato da Luteranamanier 02/04/2009 10:45]
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    =Marcuccio=
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    Utente Veteran
    00 02/04/2009 12:21
    Per caterina63

    Va specificato che Cristo non ha fondato un circo o un circolo ricreativo nè un Club

    Perchè l'idea dello svago per lo svago in certe situazioni pastorali dovrebbe richiamare l'idea che il Cristo avrebbe fondato un circo o un circolo ricreativo o un club? Cristo ci ha chiamati alla salvezza, lui è la porta. Ma per attraversare la porta bisogna che le persone si avvicinino: la gioia, il gioco in un certo stile, avvicinano sicuramente le persone fino a farle esclamare: “Guardate come si amano l’un l’altro!” (Tertullianus: PL 1, 471).


    .. ..e non ha fondato la Chiesa perchè si occupasse dello SVAGO DELLE MEMBRA...per fare tutto questo c'è la FAMIGLIA che se ne deve occupare ...educando appunto agli svaghi corretti...portando i figli allo sport, ecc...

    Ma ti stai riferendo alla struttura interna della Chiesa dove risiede il SS. Sacramento? O la Chiesa in generale? Perchè se è per altro la Chiesa è chiamata ad agire dove esiste la 'malattia' del corpo e dello spirito. E' chiamata ad esser il sale della terra, ma non solo dicendolo, ma soprattutto facendolo. Ecco perchè abbiamo fondato gli ospedali! Forse che Cristo aveva fondato un'ala ospedaliera specifica? O forse che Cristo aveva detto di curare le persone malate solo se accettavano la fede in lui? L'esempio del 'buon samaritano' dice altro. E nella nostra società di malattie ce ne sono fin troppe. Quando dici: "ha fondato la Chiesa perchè si occupasse dello SVAGO DELLE MEMBRA...per fare tutto questo c'è la FAMIGLIA che se ne deve occupare ...educando appunto agli svaghi corretti...portando i figli allo sport, ecc..." forse lo dici perchè non percepisci la Chiesa come una famiglia allargata? La Chiesa è casa mia, è madre mia ed è anche maestra. Se come spero hai studiato dottrina sociale della chiesa saprai che nel '61 papa Giovanni xxiii ha emanato un'enciclica che definiva la Chiesa Mater et Magistra ed è un'enciclica che si pone sulla stessa linea di tutte le altre encicliche sociali attualizzandone i concetti fondamentali per fare incarnare la Chiesa nella società, ma soprattutto per la società. La Chiesa, casa mia, è Mater et Magistra! Di tutte le combinazioni scelte da Giovanni xxiii lui ha scelto questa perchè richiama un concetto patristico arcinoto: la Chiesa è Madre! Avrebbe potutto dire: Magistra et Mater e invece ha scelto Mater et Magistra! Quindi prima è Madre e una madre si occupa del bene della persona a partire dai beni concreti. Quando dici: "per fare tutto questo c'è la FAMIGLIA che se ne deve occupare ...educando appunto agli svaghi corretti...portando i figli allo sport, ecc..." ma certo! Che comoda realtà che descrivi! Sembra quella del Mulino Bianco. Ma dove sta scritto che i locali adiacenti alle parrocchie non possano servire per lo scopo ricreativo? Dove è scritto che i catechisti stessi attraverso il gioco per il gioco non possano dare attraverso l'esempio l'incanazione del Vangelo? Cara Caterina è facile parlare così quando non si vivono certe situazioni: quando vedi cioè che le famiglie se ne fregano e anzi diventano fucine di pericoli per i loro stessi figli. Non pretendo che tutti debbano avere la vocazione di tirare fuori dalla strada certi ragazzi, ma che non si promuova il concetto di un tipo di Chiesa che prima è Magistra e poi Mater.
    Qualche giorno fa ti ho scritto:"Infatti... quale parrocchia è che usa gli oratori per fare da riempitivo? Riempitivo di che? Cortesemente gradirei i nomi delle parrocchie cui ti riferisci e i parroci. Ad esempio, vicino casa mia, nella parrocchia San Metodio, parroco padre Gallo, si raccolgono ragazzi che vivono una realtà arcimodo pazzesca. Vittime di violenza da parte dei genitori, per alcuni anche abusi, per altri complici di atti mafiosi e delinquenti, droga, prostituzione e... se hai in mente una qualsiasi cosa che abbia a che fare con un problema, esiste già lì come realtà consolidata. Bene, padre Gallo ha usato il suo oratorio come riempitivo... si... li ha tolti dalla 'strada' (intendendo con questo tutto il negativo che ci possa essere) attraverso ping-pong, calcio balilla, pallacanestro, pallavolo ecc... Non gli ha parlato di Cristo neanche una volta... ma il suo amore per loro, come quello dei catechisti e dei volontari in quella parrocchia, ha spinto questi ragazzi ad interrogarsi. Chi più, chi meno, ovviamente. Ma su trenta, quattro di loro, adesso servono messa e uno credo stia pensando ad un cammino vocazionale di tipo sacerdotale. Questa realtà esiste da più di dieci anni! Dieci anni solo per giocare e solo adesso qualcosa comincia a muoversi. Tutti loro vengono a messa... solo dopo dieci anni! Non è un giorno, 50, 80 cavolo sono dieci lunghissimi anni di esempio indefettibile, di costanza... senza parlare di Cristo, solo facendoli giocare secondo uno stile, quello della fratellanza. Non è stato facile all'inizio. Per una partita andata a male loro uscivano coltelli e rivoltelle... ti lascio immaginare". Ti ho pure spiegato che: "Alcuni oratori non nascono nemmeno per quello scopo, nascono per offrire un diversivo in un ambiente protetto", proprio perchè la famiglia non esiste! Ancora una volta te ne esci con una frase che ha dell'inverosimile sulla bocca di una catechista:"ergo nell'ortorio si doveva creare lo svago si ma mai fine a sè stesso, ma improntato all'educazione Cristiana e Cattolica e dalla quale, oltre che a recuperare i ragazzi meno fortunati, far maturare LE VOCAZIONI...
    Per esempio, san Giovanni Bosco sosteneva che invece di raccontare SOLO storielle fantastiche ai bambini, relegate al mondo dei sogni, occorreva SVAGARLI CON LE STORIE VERE DEI SANTI....per far conoscere loro il vero volto della Chiesa..."... ma dico... ? Ti ho già spiegato che il tuo è un discorso riduttivo: "Non si può misurare la funzionalità di un oratorio solo in base al numero delle vocazioni... " e non mi hai saputo rispondere altro che con le parole di cavadna che confermano quanto asserisco io. Addirittura mi hai citato il De Catechizandis Rudibus e ti ho detto che è una citazione impropria e decontestualizzata. Ti è sfuggito?

    Per Luterana

    La preparazione deve essere visto in relazione della dottrina che quella particolare congregazione insegna io non posso essere d'accordo sul contenuto ma posso cmq riconoscere la qualità della preparazione.

    Q.E.D. (Quod erat demonstrandum). E' proprio con queste parole che confermi quanto ho sempre sostenuto: dai più importanza all'esteriorità che all'essenza. Ti ho argomentato dicendo che non mi riferivo al numero di contenuti, dato che non ne fanno la vera preparazione: infatti ti ho detto che se ho un bimbo di 12 - 13 anni (il TdG nel nostro caso) e gli faccio credere, spiegando attraverso testi scientifici, che lui è sulla terra perchè lo ha portato la cicogna, o perchè è nato sotto ad un cavolo e poi lo "addestro" a ripetere queste insulsaggini attraverso gli strumenti che porterà con sè tutta la vita (TNM e "Torre di Guardia..." e "Svegliatevi!") e ho un bimbo di 12 - 13 anni (un cristiano) al quale spiego sommariamente che siamo frutto di mamma e papà e che veniamo fuori dal grembo materno. Il risultato è che il bimbo sarà meno informato, vero, ma sa la verità in nuce che svilupperà non appena ne avrà le capacità cognitive. A questo tu hai risposto con:

    La preparazione deve essere visto in relazione della dottrina che quella particolare congregazione insegna

    Hai i paraocchi... che ne vale la preparazione se è sbagliata? Al TdG s'insegnerà che il Padre è il padre ed è Dio, il Figlio è figlio e non è dio semmai è "un dio" e lo spirito santo è una forza e con tanto di riferimenti biblici. Il problema è che è più semplice, vero (esempio della cicogna/cavolo), ma è falso. Poi da grande potrà capire da questa base che il Padre ha chiesto un sacrificio di sangue per colmare la sua sete... chissà? non sapevo che eri stata TdG, ma molto adesso mi si spiega. Ragioni diversamente, ma con gli stessi strumenti logici. Cioè nulli.


    Sinceramente non capisco, vuoi dire che un bambino che si battezza nella cctdG sia socialmente morto, oppure ti riferisci all'ostracismo che egli potrebbe subire dissociandosi in un futuro?

    Mi riferisco al fatto che quando un bambino va in Chiesa cristiana (a meno che nella chiesa luterana si faccia diversamente poi me lo dirai tu) e non vuole più frequentare, gli amici non gli voltano le spalle. Se diventa ateo o buddista gli amici lo cercano lo stesso. Insieme possono condividere i giochi nell'oratorio. Gioco per il gioco, nulla di più. Attraverso il gioco si stringe un legame che lo capisci solo se lo provi. Poi può capitare che qualcuno dica all'ateo o al buddista che magari ha una bella qualità, il saper suonare ad esempio e vanno a suonare insieme in chiesa canzoni che nulla hanno a che fare con la chiesa. Si instaura un rapporto, una relazione, per la quale suonare insieme è liberatorio e appagante. Magari finisce pure che l'ateo o buddista vada a messa per stare insieme ai compagni! Per stare insieme e basta! Della messa se ne frega altamente. Poi, un giorno, comincerà ad interrogarsi e la storia continua come Dio e l'agnostico - oramai - vogliono. Può venire in Chiesa e credere o semplicemente coltivare come prima un rapporto d'amicizia che comunque ha i suoi semi nel cielo. Se io cresco in una famiglia TdG, invece, imparerò - e non c'è verso - che al di fuori della mia isola felice non c'è altro che tentazione. Ho tanti amici, certo, ma il mio gruppo di riferimento è l'amicizia che coltivo in sala o in famiglie TdG. Gli altri amici sono, come dire, di straforo. Ma se per testa a me TdG mi viene il ghiribizzo di non credere o di diventare buddista... apriti cielo! Gli amici del mio gruppo di riferimento dopo avermi fatto una "capa tanta" e io rimango convinto di diventar buddista che fine fanno? Non esistono più, ho l'idea di essermi fatto terra bruciata attorno. Questa è condanna a morte a meno che non si ritorni indietro o rinasca attraverso l'amore degli altri. Ma, dopo tanti anni di lavaggio del cervello, io bambino TdG cresciuto in famiglia TdG, dopo aver apostatato, mi fiderò del male che c'è nel mondo? Mi convincerò che il mondo non è il male? Ce la farò ad andare avanti? Tempo fa mi parve di capire questo tipo di realtà nell'esperienza di Gianluca più conosciuto con Bicchiere Mezzo Pieno, Bikky. Questa è condanna a morte. Questa non è libertà. Se quei contenuti o il tipo di preparazione mi danno questa libertà allora è una libertà falsa, perchè la verità rende liberi.
    Ecco perchè questa frase

    Non mi sembra, ho parlato di preprazione relativa alla loro dottrina a prescindere se questa sia giusta o errata

    sacrifica l'intelligenza da te tanto perseguita.

    X Operman

    Cosa ci vuole ad ammettere che in quanto a preparazione spirituale un bimbo TdG è quasi sempre più preparato di altri della sua stessa età.

    Preparazione spirituale? Bene e di grazia com'è che la misureresti? Forse volevi dire preparazione contenutistica: si, certo, preparazione sul nulla, infatti.


    Cosa si dovrebbe insegnare ad un bambino cattolico, i misteri in cui il cattolico crede senza sapersene dare una spiegazione?

    Senza sapersene dare una spiegazione? Sono qui. Se vuoi apriamo un topic a parte...


    Preferisco insegnare al mio piccolo di 8 anni racconti tratti dalle Sacre Scritture adatti alla sua età

    Chi ti dice che ciò non accada pure tra i cristiani?


    e non misteri

    Non si insegnano Misteri. Questa è la fregatura dei TdG... che pensano che Mistero sia Segreto e che ci sia qualcosa di male ad ammettere che nella vita esistono cose che la mente umana stenta a comprendere, come l'eternità di Dio.


    Man mano che cresce avrà modo di acquistare ulteriore conoscenza

    Siamo d'accordo sul concetto che man mano che cresce avrà modo di acquisire ulteriore conoscenza, anche se non siamo d'accordo che è da questa che dipenderà la sua salvezza. Il vostro libercolo La Conoscenza che conduce alla vita eterna, si basa su un falso presupposto che non sto qui a snocciolare dato che, ricordo, Trianello ha scritto un saggio che tra le altre cose mette in evidenza i richiami concettuali del libercolo al neopaganesimo e allo gnosticismo. Se non sei d'accordo aprirò io stesso un topic chiedendo il contributo del suo scritto che, all'epoca, mi sembrava estremamente interessante.


    La stragrande maggioranza dei bambini cresciuti in famiglie cattoliche questo se lo sogna

    Ovviamente quod gratis adfirmatur, gratis negatur e la cosa vale pure per Luterana che soddisfa il suo ego perchè un TdG le da ragione...

    [Modificato da =Marcuccio= 02/04/2009 12:24]
  • Luteranamanier
    00 02/04/2009 13:15
    Re:
    =Marcuccio=, 02/04/2009 12.21:




    Per Luterana

    La preparazione deve essere visto in relazione della dottrina che quella particolare congregazione insegna io non posso essere d'accordo sul contenuto ma posso cmq riconoscere la qualità della preparazione.

    Q.E.D. (Quod erat demonstrandum). E' proprio con queste parole che confermi quanto ho sempre sostenuto: dai più importanza all'esteriorità che all'essenza. Ti ho argomentato dicendo che non mi riferivo al numero di contenuti, dato che non ne fanno la vera preparazione: infatti ti ho detto che se ho un bimbo di 12 - 13 anni (il TdG nel nostro caso) e gli faccio credere, spiegando attraverso testi scientifici, che lui è sulla terra perchè lo ha portato la cicogna, o perchè è nato sotto ad un cavolo e poi lo "addestro" a ripetere queste insulsaggini attraverso gli strumenti che porterà con sè tutta la vita (TNM e "Torre di Guardia..." e "Svegliatevi!") e ho un bimbo di 12 - 13 anni (un cristiano) al quale spiego sommariamente che siamo frutto di mamma e papà e che veniamo fuori dal grembo materno. Il risultato è che il bimbo sarà meno informato, vero, ma sa la verità in nuce che svilupperà non appena ne avrà le capacità cognitive.




    Un fatto è di spiegare determinate cose con parole semplici adatti all'età e all'intelletto del bambino ( cosa che cmq viene fatto anche ai bambini tdG) un fatto è di non spiegare per niente certe cose e farlo giocare ping-pong.

    =Marcuccio=, 02/04/2009 12.21:




    A questo tu hai risposto con:

    La preparazione deve essere visto in relazione della dottrina che quella particolare congregazione insegna

    Hai i paraocchi... che ne vale la preparazione se è sbagliata? Al TdG s'insegnerà che il Padre è il padre ed è Dio, il Figlio è figlio e non è dio semmai è "un dio" e lo spirito santo è una forza e con tanto di riferimenti biblici...



    E' normale se i tdG confessano un determinato credo che insegneranno ovviamente quel credo ai loro figli come evidentemente fanno i cattolici con il loro credo, o insegnano i cattolici ai loro figli che Lo Spirito Santo procede solo dal Padre come invece fanno i vostri fratelli ortodosso?

    =Marcuccio=, 02/04/2009 12.21:





    Sinceramente non capisco, vuoi dire che un bambino che si battezza nella cctdG sia socialmente morto, oppure ti riferisci all'ostracismo che egli potrebbe subire dissociandosi in un futuro?

    Mi riferisco al fatto che quando un bambino va in Chiesa cristiana (a meno che nella chiesa luterana si faccia diversamente poi me lo dirai tu) e non vuole più frequentare, gli amici non gli voltano le spalle.




    Beh allora credo che questa tua affermazione cioè socialmente morto nono sia del tutto corretto forse lo sarà per i tdG ma certo non per il resto del mondo.
    Poi noi stavamo parlando di una adeguata preparazione infatti il bambino tdg viene informato delle conseguenze che segue la dissociazione o la dissasociazione.

    I bambini cattolico invece conoscono le parole di Paolo?
    "Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
    (1 Cor 11 27-29)


    =Marcuccio=, 02/04/2009 12.21:



    la cosa vale pure per Luterana che soddisfa il suo ego perchè un TdG le da ragione...




    War schon klar wenn jemand keine Argumente hat... si va sul personale, complimenti.


    [Modificato da Luteranamanier 02/04/2009 13:28]
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    Robenz
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    00 02/04/2009 14:07
    Mi sembra che siamo OFF topic comunque la
    "Conoscenza" è importante fin da piccoli....

    Proverbi 22:6
    Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà.

    II Timoteo 3:15
    e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesú.

    Si cresce:

    I Corinzi 13:11
    Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.


    Quel che si semina si raccoglie (SE IL TERRENO è Buono!!)

    [SM=g1543902] [SM=g1537336]


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    Robenz
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    00 02/04/2009 14:18
    Mi ricordo un bambino cresciuto in una famiglia TDG quando vide per strada una Suora la prese in giro chiamandola Babilonia,
    I bambini recepiscono quel che sentono dai genitori e il rispetto per le altre denominazioni Molti Tdg lo sconoscono anche perchè istigati dal capo "Schiavo" fedele e discreto.

    Per quel che riguarda la messa, intesa come funzione religiosa,
    si differisce da religione a religione.
    Per le collete, religione che vai sempre soldi ci vogliono
    ma come mai?? [SM=x570868] [SM=x570872]



    Matteo 10:8
    Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

    [SM=g27823]

    Romani 3:24
    ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú.

    I Corinzi 9:18
    Qual è dunque la mia ricompensa? Questa: che annunziando il vangelo, io offra il vangelo gratuitamente, senza valermi del diritto che il vangelo mi dà.

    II Corinzi 11:7
    Ho forse commesso peccato quando, abbassando me stesso perché voi foste innalzati, vi ho annunziato il vangelo di Dio gratuitamente?

    II Tessalonicesi 3:8
    né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di nessuno, ma con fatica e con pena abbiamo lavorato notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi.

    Uguale uguale a quello che succede oggi vero?? [SM=g1678738]

    [SM=g1543902]
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    MauriF
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    00 02/04/2009 14:33
    Noi con i soldi delle collette mettiamo a posto la canonica, il centro parrocchiale e le nostre chiese...

    Cos'è, ce li dovrebbe mettere il prete i soldi? no...è giusto che ce li metta la comunità.
    Per quanto riguarda il resto, è giusto che la comunità, dove è possibile (e nelle nostre zone è stra-possibile), mantenga i propri sacerdoti nei loro servizi e nel loro ministero...
    Ci mancherebbe anche che, al giorno d'oggi ed in Italia, il sacerdote dovesse anche pensare a come fare a vivere...

    Lui ha già il suo servizio ed il suo compito.


    1Timoteo 5:17 I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
    1Timoteo 5:18 Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario.

    [SM=g1537332]

    [SM=x570867]

    [Modificato da MauriF 02/04/2009 14:38]
    -----------------------------------------

    Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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    Robenz
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    Registrato il: 30/09/2006
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    00 02/04/2009 15:14
    Re:
    MauriF, 02/04/2009 14.33:

    Noi con i soldi delle collette mettiamo a posto la canonica, il centro parrocchiale e le nostre chiese...

    Cos'è, ce li dovrebbe mettere il prete i soldi? no...è giusto che ce li metta la comunità.
    Per quanto riguarda il resto, è giusto che la comunità, dove è possibile (e nelle nostre zone è stra-possibile), mantenga i propri sacerdoti nei loro servizi e nel loro ministero...
    Ci mancherebbe anche che, al giorno d'oggi ed in Italia, il sacerdote dovesse anche pensare a come fare a vivere...

    Lui ha già il suo servizio ed il suo compito.


    1Timoteo 5:17 I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
    1Timoteo 5:18 Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario.

    [SM=g1537332]

    [SM=x570867]





    Molto bene!! [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570880] [SM=g1543902]


  • cavdna
    00 03/04/2009 00:42
    Re: Re: Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mia cara sorella "veronika" che scrivi :

    Luteranamanier, 01/04/2009 10.15:

    Ho usato forse la parola "conoscenza"?
    Non mi sembra, ho parlato di preprazione relativa alla loro dottrina a prescindere se questa sia giusta o errata. [SM=g1543902] VeronikA




    R I S P O S T A

    mia cara sorella


    non sono forse tue queste affermazioni:
    Luteranamanier, 31/03/2009 9.07:

    ......ma bisogna dire che i loro bambini ne sanno molto di più della loro dottrina che non molti adulti cattolici della loro "verità".
    Praticamente non sappiamo ciò che davvero si trova nel cuore di un bambino questo abbiamo già discusso ma una cosa è certa che la preparazione al battesimo nelle congregazioni dei tdG è molto più approfondito che non la preparazione alla comunione in molte parrocchie cattoliche.

    grasseto mio

    [SM=g1543902] Veronika

    ???? [SM=x570868]

    sapere non equivale a conoscere?

    quindi perché vuoi spostare altrove il tuo dire?


    noto però che il termine "preparati" lo hai usato successivamente

    ad allora mi viene facile chiederti

    ma preparati in cosa?

    se non in una lezione = sapere [SM=x570872]

    vedi mia cara sorella se rileggi i miei precedenti post,

    io dicevo che il nostro DIO non lo si conosce studiando i Sacri Testi o le varie pubblicazioni
    attraverso lo studio, si apprende una "materia"

    la Cristianità Cattolica non è lo STUDIO dei Sacri Testi, ma E' l'incontro con la SECONDA PERSONA della TRINITA'

    e tale incontro non avviene attraverso lo studio
    ma attraverso un "cammino ESPERENZIALE"

    non una imposizione, ma una proposta
    ove la formazione, l'animazione e l'oratorio sono "ambiti" che favoriscono la crescita e l'esperienza

    nella mia realtà non ho mai visto solo gioco (oratorio),
    ma attraverso il gioco, si fa passare un messaggio,
    attraverso l'animazione, si fa passare una creatività
    attraverso la formazione, si fa giocare, condividere accogliere

    ora tu puoi ancora continuare con le tue affermazioni (...un fatto è di non spiegare per niente certe cose e farlo giocare ping-pong.
    ..... )
    , però se le completi con le necessarie risposte invocate (il caso del Battesimo che citavi precedentemente per esempio? e tutte le mie altre richieste)

    grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .


  • Luteranamanier
    00 03/04/2009 11:42
    Re: Re: Re: Re:
    cavdna, 03/04/2009 0.42:




    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mia cara sorella "veronika" che scrivi :

    ???? [SM=x570868]

    sapere non equivale a conoscere?

    quindi perché vuoi spostare altrove il tuo dire?




    Senti lascia stare il tuo tono ironico che non ti sta bene caro Michele io parlvo del sapere della loro dottrina mentre tu parlavi delle conoscenza in altri termini cioè della "vera " conoscenza tipo la conoscenza della trinità e quindi si tratta di due cose ben diverse.
    E ribadisco che molti bambini dei tdG conoscono molto meglio la loro dottrina che non tanti cattolici adulti della "vera" conoscenza cattolica.


    Bye




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    ClintEastwood82
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    00 03/04/2009 14:51
    X Cavdna

    "quindi come ti dicevo
    saprai disinvoltamente parlarmi dei tanti MISTERI di tale Confessione
    (MISTERO dela fede, i DIVINI MISTERI, MISTERO della TRINITA', MISTERO dell'INCARNAZIONE, i 5 (cinque MISTERI del rosario) etc. etc...) "


    Ognuno di questi punti và analizzato in un topic a parte e quindi in futuro avremo modo di discuterne senz'altro, parlarne quì farebbe solamente diventare questa discussione un minestrone.

    X Marcuccio

    "non sei stato capace - nè potresti esserlo - di dimostrare, al di là di ogni ragionevole dubbio, le affermazioni che avresti voluto impugnare e che avrebbero voluto dire che io screditerei il ruolo della conoscenza. "


    Difatti ho già detto di aver frainteso, senza quindi che risponda alle tue frasi sotto dove vuoi marcarlo per non andare a rimbarcarsi in un'altra diatriba; capita a tutti di fraintendersi, come può capitare a me può capitare a anche a te.


    "Questo è da dimostrare. Il sentimento della fede deriva anche da vissuti che non hanno a che fare col vangelo, ma che si richiamano a un concetto di fratellanza filantropica."


    Il mio era solo un esempio su una frase generica, su una possibile correlazione tra fede e apprrendimento.



    " ma che tra le due realtà che hai portato a titolo di esempio troverei più convincente quella secondo cui anni fa hai aiutato un amico catechista per qualche mese. Ecco, ora che ho capito che hai fatto d'assistente ad un tuo amico catechista mi sorgono alcune domande: tu a che titolo eri lì? Esattamente per far cosa? Quale è stato il tuo ruolo? E cosa ne avresti dedotto? "


    A titolo di semplice aiutante di questo mio amico che me l'ha proposto. Lo aiutavo sia nella catechetica o alle volte per preparare lavori che si stavano facendo con i ragazzi (cartelloni, lavori di gruppo, etc), insomma un pò su tutto in quel lasso di tempo.



    "Bene dato che ti fai portatore di questo pensiero ci fai la cortesia di farci capire pure il "perchè" ritieni sia così e, soprattutto, come è possibile che a catechesi di diverse confessioni e financo religioni diverse si arrivi alle medesime conclusioni negative, ossia la crisi della famiglia. Poi analizzeremo pure perchè credi che sia come tu dici e come mai ci sono famiglie con la medesima catechesi, con confessioni e religioni diverse e arrivano alle medesime conclusioni in positivo, cioè la non crisi della famiglia."


    A questo punto devo chiederti tu cosa intendi per crisi nelle famiglie perchè altrimenti il nostro discorso rimane solamente sul generico e rischiamo di fraintenderci di nuovo, quindi esponi anche con qualche esempio della tua visione di crisi così forse ci capiamo meglio.



    "Sei allora in contraddizione con quanto detto poc'anzi. O sei d'accordo con me che ho ragione a dire che la colpa non è della catechetica o sei in contraddizione con te stesso quando dici che "non è lecito estraniarla completamente". Ovviamente, su quest'ultimo punto, cioè del "non è lecito estraniarla completamente", ci si aspetta l'argomentazione di cui sopra. Grazie. "


    Gerarchie che dettano e catechetica che si attua, la catechetica la attuano i catechisti molti dei quali non vanno a vagliare ogni cosa che insegnano come si deve quindi in parte non è colpa loro perchè insegnano cose che gli vengono dettate, ma và là dove vengono dettate. Ho sbagliato a mischiare catechetica con catechisti, spero di essermi spiegato.



    "Sei ancora una volta in errore. Questo tuo modus procedendi nel giudizio di ciò che concerne l'idea del cattolicesimo, fa comprendere che sconosci ciò che il cattolicesimo insegna. Cattolicesimo non è WTS e ci sono, come afferma il Concilio, diversi gradi di verità.

    "
    Da questa tua frase tu invece sconosci la storia.



    "Questa è pura ideologia. Non potresti nemmeno "pensare" di parlare di Cristo se non ti fosse stato rivelato dalla Chiesa. Ragiona. Non ti dici nè cattolico nè protestante: "


    Allora studia il pietismo, le vicende degli anabattisti ai tempi della riforma e anche dei Valdesi, tanto per citare degli esempi; gente che appunto non si definiva con "etichette" ma sapeva vivere il Vangelo e Cristo. La chiesa cattolica è solo una chiesa tra le tante.



    "Fin qui posso arrivare nel merito del giudizio. Poi posso arrivare a dire di non fare come te."


    Ognuno fà le sue scelte.


    "Se sono fantasmi è inutile sottolinearli. Non esistono. Se sono errori bisogna sottolinearli di sicuro, ma essere - almeno in buona fede - coerenti. "


    Credo proprio che i fantasmi che la storia ci dà sono quelli delle vittime di ideologie e dogmi religiosi, quelle altro che fantasmi ma concrete. Di sangue ne è stato sparso abbondantemente quindi spero che con quel "non esistono" ti riferissi ad altro, a meno che tu non abbia confuso la parola fantasmi con fanatismi.


    Stay tuned on the future.
  • cavdna
    00 03/04/2009 15:24
    Re: Re: Re: Re: Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mia cara sorella "veronika" che scrivi :

    Luteranamanier, 03/04/2009 11.42:



    Senti lascia stare il tuo tono ironico che non ti sta bene caro Michele io parlvo del sapere della loro dottrina mentre tu parlavi delle conoscenza in altri termini cioè della "vera " conoscenza tipo la conoscenza della trinità e quindi si tratta di due cose ben diverse.
    E ribadisco che molti bambini dei tdG conoscono molto meglio la loro dottrina che non tanti cattolici adulti della "vera" conoscenza cattolica. Bye




    R I S P O S T A

    mia cara sorella


    la conoscenza di DIO non deriva dalla appartenenza/aderenza di alcuni contenuti

    girare per le case/strade con i Sacri Testi
    o dedicare una intera vita con gli occhi attaccato all'inghiostro, non è sinonimo di appartenenza a DIO

    infatti richiamavo la tua attenzione (dallo Scritto) al comportamento esperenziale che ne deriva da parte dei "figli" del PADRE Misericordioso (entrambi falliscono, per poi....)
    esperienza dei Discepoli di Emmaus, che anch'essi falliscono, per poi....

    grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

    vi saluto in CRISTO RISORTO

    .


  • cavdna
    00 03/04/2009 15:32
    Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mio caro fratello "ClintEastwood.." che scrivi :

    ClintEastwood82, 03/04/2009 14.51:

    X Cavdna

    "quindi come ti dicevo
    saprai disinvoltamente parlarmi dei tanti MISTERI di tale Confessione
    (MISTERO dela fede, i DIVINI MISTERI, MISTERO della TRINITA', MISTERO dell'INCARNAZIONE, i 5 (cinque MISTERI del rosario) etc. etc...) "


    Ognuno di questi punti và analizzato in un topic a parte e quindi in futuro avremo modo di discuterne senz'altro, parlarne quì farebbe solamente diventare questa discussione un minestrone.
    Stay tuned on the future.



    R I S P O S T A

    mio caro fratello


    pensavo che dai tuoi contenuti alcuni foristi interessati avrebbero gustato qualche chiarimento , il primo ad essere rimasto deluso sono io,

    non mi dispiacerebbe poter leggere a breve
    qualche chiarificazione circa i MISTERI della Cristianità Cattolica
    attendo con interesse l'apertura da parte tua di nuovi 3d che possano portare chiarezza e luce necessaria circa tali MISTERI

    ti ringrazio [SM=x570892] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO



    .




    [Modificato da cavdna 03/04/2009 15:33]
  • Luteranamanier
    00 03/04/2009 16:42
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    cavdna, 03/04/2009 15.24:

    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mia cara sorella "veronika" che scrivi :




    R I S P O S T A

    mia cara sorella


    la conoscenza di DIO non deriva dalla appartenenza/aderenza di alcuni contenuti

    girare per le case/strade con i Sacri Testi
    o dedicare una intera vita con gli occhi attaccato all'inghiostro, non è sinonimo di appartenenza a DIO

    infatti richiamavo la tua attenzione (dallo Scritto) al comportamento esperenziale che ne deriva da parte dei "figli" del PADRE Misericordioso (entrambi falliscono, per poi....)
    esperienza dei Discepoli di Emmaus, che anch'essi falliscono, per poi....

    grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

    vi saluto in CRISTO RISORTO

    .






    Infatti io non stavo parlando della conoscenza di Dio io stavo parlando di conoscere i contenuti della propria dottrina come tu sicuramente sai dare una spiegazione perché credi nella trinità (perché sei una persona preparata riguardo alla dottrina cattolica) cosi i tdG sanno dare le loro ragioni perchè non ci credono.


    Bye
    Veronika


    [Modificato da Luteranamanier 03/04/2009 16:42]
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