00 04/03/2009 13:13
Premesso che chi vive una situazione di disagio dovuto all'appartenenza ad un culto di un componente la famiglia, ha il diritto e il dovere, qualora non abbia altrimenti soddisfazione, di chiedere chiarimenti direttamente ai vertici religiosi, preciso che deve comunque esprimere tale richiesta in modo civile.
Capisco che, con l'animo esacerbato anche da anni di difficoltà. non è impresa facile, ma se si desiderano risposte, credo anche che sia l'unica strada percorribile.
Ma anche nel caso non si abbia alcun riscontro, se le domande sono redatte in tono preciso e puntuale, senza accanimento, potrebbero essere prese in considerazione per eventuali ripensamenti.
Naturalmente non immediati, ma comunque i problemi sollevati avrebbero più possibilità di essere risolti, ad esempio dando disposizioni diverse agli anziani della congregazione in oggetto.
Utopia? chissà, bisognerebbe provare.
Gabriella Prosperi