00 20/02/2009 21:58
Re:
Vecchia Marziana, 20/02/2009 15.48:

Una riflessione, anzi, più di una.
Il denaro richiesto per la ristrutturazione del chiostro del duomo di Monza, non credo sia solo da considerare come elargizione alla chiesa cattolica, ma anche come conservazione di un patrimonio di tutti.
E' singolare come l'organizzazione TdG, esiga quanto, per legge, dovuto, ma poi neghi la partecipazione dei suoi aderenti a tutta una serie di diritti/doveri per il buon funzionamento della cosa pubblica.
Come dire "pretendi da Cesare, ma dagli solo lo stretto necessario"(le tasse, per intenderci)
E' singolare che l'organizzazione TdG chieda contributi ad una istituzione laica ( un comune )anzichè ai propri aderenti.
Come si può leggere ciò?
La somma necessaria è così esorbitante da trascendere le offerte?
oppure
è il calo di aderenti a far si che le singole quote, già eventualmente richieste agli aderenti,diventino esorbitanti?
Gabriella Prosperi





I TdG sono già salassati per le contribuzioni volontarie ordinarie (gestione sale del regno, utenze, ecc.) per il sostegno all'opera (altre contribuzioni sollecitate per la produzione di pubblicazioni e per lo sviluppo della stessa in altre nazioni) per il contributo "volontario" al mantenimento dei sorveglianti, per la restituzione dei prestiti alla società WTS con l'acquisto delle nuove sale del regno (il paradosso dei paradossi, un prestito concesso dalla WTS e da restituire in rate mensili per acquistare un immobile intestato e quindi di proprietà della WTS stessa!!!)

Poichè quindi non è possibile spremere sangue dalle rape, soprattutto in periodo di recessione, urgono ulteriori fonti di entrate, in questo caso allo Stato. Personalmente non darei l'8x1000 a nessuna confessione religiosa, nemmeno alla cattolica, non per una questione di fede ma semplicemente perchè questi denari, gestiti esclusivamente e nella loro interezza dallo Stato potrebbero meglio essere usati per realizzare opere pubbliche, cliniche, centri di ricerca scientifico/medica, aumenti delle pensioni di anzianità/invalidità, contribuiti ad aziende per lo sviluppo di nuove energie e conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, ecc.

Tutte le confessioni, soprattutto quelle che si autodefiniscono "crisitiane" dovrebbero autoalimentarsi ed autosostenersi ma senza dissanguare i singoli aderenti.