00 20/02/2009 15:48
Una riflessione, anzi, più di una.
Il denaro richiesto per la ristrutturazione del chiostro del duomo di Monza, non credo sia solo da considerare come elargizione alla chiesa cattolica, ma anche come conservazione di un patrimonio di tutti.
E' singolare come l'organizzazione TdG, esiga quanto, per legge, dovuto, ma poi neghi la partecipazione dei suoi aderenti a tutta una serie di diritti/doveri per il buon funzionamento della cosa pubblica.
Come dire "pretendi da Cesare, ma dagli solo lo stretto necessario"(le tasse, per intenderci)
E' singolare che l'organizzazione TdG chieda contributi ad una istituzione laica ( un comune )anzichè ai propri aderenti.
Come si può leggere ciò?
La somma necessaria è così esorbitante da trascendere le offerte?
oppure
è il calo di aderenti a far si che le singole quote, già eventualmente richieste agli aderenti,diventino esorbitanti?
Gabriella Prosperi