Vecchia Marziana, 03/02/2009 11.38:
Accipicchia! (se è un'esclamazione consentita)
Sei bravissimo!
Un'analisi così dovrebbe essere inserita nel sito.
Che ne dici Achille?
Gabriella Prosperi
Un grazie sincero per i complimenti...
E’ una ricostruzione ironica che nasce da un collegamento fortuito tra due miei neuroni appartenenti a emisferi diversi: l’attuale analisi sull’andamento dei miei investimenti (molto diversi dai rendimenti “PAC WT$”) e una mia passata riflessione sui “ladri del tempo”.
Credo sia utile condividere questa mia trascorsa riflessione, risale a molti anni fa mentre leggevo il romanzo di Micheal Ende “Momo”.
Senza raccontarvi completamente la trama, ad un certo punto del romanzo entrano in scena “the man in grey”, uomini vestiti rigorosamente di grigio che fumano perennemente un sigaro.
Questi personaggi tenebrosi promettono guadagni straordinari a tutti gli abitanti del paese se avessero economizzato il loro tempo: andare di fretta, non indugiare, correre, affrettarsi. Ma l’intento nascosto degli “uomini grigi” è quello di rubare il loro tempo, quindi la loro vita.
Gli “uomini grigi” sopravvivono proprio grazie al tempo, al tempo rubato agli altri, accumulato e fumato nei grossi sigari dai cui non si separano mai.
E’ in prima analisi una critica al consumismo e al “logorio della vita moderna” (pubblicità occulta).
Per garantire il progresso tecnologico e la “produttività” economica viene sacrificata la felicità e la qualità della vita. Il tempo rubato… rubato all’assaporare i piccoli piaceri, gli attimi, le piccole cose che danno un senso alla nostra vita, quelle piccole cose essenziali che ci fanno sentire vivi.
Quando lessi il romanzo diedi però un’ulteriore valenza metaforica alla setta degli “uomini in grigio” che per sopravvivere aveva rubato e ridotto in fumo il tempo, il “mio” tempo e la “mia” vita…
“Meditate gente, meditate”
(ulteriore tentativo di pubblicità occulta)
196