speriamo che questa sia la volta buona ,insomma la volta che riesco a raccontare la mia storia con i tdg.
Ho 32 anni,sono un'insegnante di lingua inglese,e vivo in un piccolo paese in provincia di Torino.
La mi storia è iniziata un po'per caso.
Circa 10 anni fa trovai nella cassetta delle lettere una busta che conteneva uno scritto sulla fine di questo sistema di cose ormai imminente.
la lessi tutta d'un fiato, nel pianerottolo e pensai che era davvero interessante ciò che vi era scritto.
Io ero in un periodo non felice della mia vita,
ero stata lasciata dal mio fidanzato storico con il quale mi sarei dovuta sposare da lì a qualche mese
ed ero sprofondta in una vera e propria depressione.
Sfogavo la mia rabbia alternando periodi di bulimia ad altri di anoressia,mi sentivo persa,sola.
Un mattino però quando aprì il portoncino di casa,vidi due splendide donne...una in particolare mi colpì:
aveva una chioma riccia e rossa,due occhi e un sorriso talmente contagioso...capii subito che erano tdg,
e la prima cosa che chiesi loro se erano le autrici di quella lettera,certo era lei!
Non esitai a farle entrare in casa mia e nel mio cuore,soprattutto lei,quella riccia;
Dio solo sa quanto avessi bisogno di lei,delle sue parole;sembrava che avesse tutte le risposte alle mie domande.
Cominciò a passare da me quasi ogni mattina ,solo per un saluto,per un caffè,
non voleva mai fermarsi di più perchè non voleva darmi fastidio.
Poi un giorno mi chiese se avevo piacere di ricevere le riviste "La Torre di guardia"e"Svegliatevi",e io ne fui felice.
Cominciai a divorarle,
tanto che me ne portò anche di vecchie,e poi iniziai a farle un sacco di domande,e lei aveva sempre una risposta pronta.
Fu così che iniziò il mio studio biblico
sul libro"la verità che conduce alla vita eterna".
Lo leggevo attentamente,facevo un mucchio di domande ,volevo sapere.
,cominciai a frequentare la sala del regno,i vari studio di libro,e mi sentivo davvero di famiglia,mi sembrava che tutti mi volessero bene.
Io però continuavo a dirle che stavo bene con lei,e con i "fratelli"ma c'era qualcosa che non mi convinceva,
e quindi le dicevo che comunque non mi sarei mai battezzata.
Lei mi sorrideva dicendomi che non era quello il suo scopo,voleva solo farmi conoscere la Bibbia,ma senza impegno,e io ci credevo.
Ero anche felice di conoscere la "verità"ormai anche io parlavo come loro,cercavo un versetto per ogni situazione.
Poi conobbi un ragazzo"del mondo"e nel giro di poco lo sposai...
Dopo un anno nacque la nostra prima figlia,e iniziarono le prime guerre,perchè io non volevo battezzarla,alla fine cedetti,
e non dicendo nulla ai testimoni,di nascosto la battezzai.
Entrai in chiesa,e mi sembrava di essere nella casa di Satana.Non feci il segno della croce,dalle mie labbra non usciva nessuna parola,nessuna preghiera.
Pensavo che di certo ora non mi sarei più meritata la salvezza...
Poi si avvicinava anche il compleanno della bimba,e mi pareva tanto triste non poterlo festeggiare...
cercavo un versetto che mi facesse capire che era una cosa sgradita a Dio,ma loro mi raccontavano la solita storia di Erodiade,che a me però non convinceva.
Dicevo loro che non c'era nulla di scritturale ad impedire il festeggiamento,
ma poi lei se ne usciva dicendo che Cristo non aveva mai festeggiato,e siccome noi dovevamo seguire il suo esempipo non potevamo festeggiare,
poi però lo festeggiai,anche se lei mi fece sentire in colpa,dicendo che avrei potuto festeggiare in qualsiasi altro momento,
e allora io dissi che non mi pareva che Cristo facesse grandi feste,a parte i matrimoni o la festa dei pani.
Lei mi chiese se ero contenta di dispiacere Geova,mi fece sentire in colpa,come potevo preferire una festa dopo tutto quello che Lui mi prometteva?
Insomma mi prometteva la vita eterna insieme alla mia famiglia,e io buttavo tutto via per un compleanno.
Riflettei e dovetti darle ragione.Ero pentita,ma lei mi disse che forse non Lo amavo abbastanza.
Mi parlò della disputa nei cieli tra Geova e Satana,e mi chiese da che parte volevo stare:Mi diceva che Satana rideva vedendo quanti erano dalla sua parte.
Anche le feste di Natale erano per me un dramma:mio marito preparava l'albero e io gli dicevo di non farlo,che non arebe avuto la vita salva.
Ormai noi sapevamo,e quindi Geova sapeva che noi facevamo delle cose a lui sgradite.
Lui rideva,non capiva,che non volevo vivere in un paradiso senza di lui.
una volta lei mi disse che io avevo un'enorme responsabilità nei confronti dei miei cari,Dovevo cercare di aiutarli.
Dio aveva scelto me come tramite per la loro salvezza,ma io non mi sentivo all'altezza.
Cominciai a parlare a tutti imiei parenti di quanto avevo scoperto..mi sembrava così meraviglioso...quello che si prospettava...
Bè,loro non la pensavano così,anzi...
Quando ne parlai con la mia amica,mi disse che dovevo essere io con la mia condotta a dimostrare che avevo ragione,ma non vedevo risultati.
Io non riuscivo a essere così zelante come loro.Cominciai ad andare in servizio per imparare,ma mi vergognnavo a parlare,Lei iniziò a dirmi che avrei dovuto dare conto a Dio se non avessi partecipato attivamente per aiutare gli altri.
Mi disse che Dio avrebbe fatto pagare me per le loro anime...Mi sentì sempre più piena di responsabilità,non riuscivo...
Iniziai di nuovo a vomitare,e quando glielo dissi,mi disse che probabilmente era Satana,ad indurmi.
Forse in casa avevo qualcosa che dispiaceva Geova.
Cercai dsppetutto libri dove ci fossero cose riguardanti magia.
Buttai un sacco di libri,di riviste dove ci fosse un oroscopo,croci d'oro,anche se non rappresentavano lamorte di Cristo.
Poi mi disse che mi sarei dovuta vestire un po' più elegante,ma non era un obbligo.
Lei mi faceva credere che nulla era un dovere,ma un piacere,Geova ama chi Lo adora con cuore felice.
Io le dicevo che ero felice di adorarLo anche con una gonna corta,o un paio di jeans...
Lei mi lesse un versetto che diceva che bisognava essere con veste modesta e non con acconciature di capelli...etc,etc,
Mi misi a ridere,
e le dissi che era vero che mettevano gonne lunghe,ma erano sempre ben truccate e pettinate,con rossetti e smalti secondo me un po'troppo vistosi.
Quindi forse era meno volgare indossare jeans e non truccarsi a quel modo.
LEI DISSE CHE AI TEMPI DI cRISTO LE DONNE SI TRUCCAVANO!!!Non so,a me non pareva proprio così...
Comunque ormai dovevo prendere una decisione dopo 8 anni di studio.Dovevo mandare una lettera alla chiesa dove chiedevo di essere cancellata dai registri,
ma non lo feci.Lei mi disse che non poteva più occuparsi di me,aveva già perso troppo tempo...Io ci rimasi di sasso.
Le dissi che io le volevo troppo bene per perderla,per me era una sorella,
che il fatto che io fossi del mondo non mi impediva di amarla più di una sorella carnale.
ma lei non sentì ragione.
Mi lasciò senza più una telefonata,una visita,ero sempre più triste,
Iniziai a non mangiare più,e presi il coraggio andando a casa sua,mi accolse con un grande sorriso,pensava che avevo cambiato idea.
Glielo feci credere.
Ma poi cominciai di nuovo con i miei dubbi,le domande.
Lei mi fece leggere Il libro "i giovani chiedono"ma io non vedevo nei ragazzi del mondo tutto così spaventoso.
A volte ridevo del fatto che appena un tdg faceva qualcosa con qualche giovane non testimone,subito una disgrazia incombeva sul poveretto.
Io dicevo che nè a me nè ai miei amici erano capitate gravi sventure,solo fortuna?
Mah...ero allibita.
Così le dissi che secondo me la verità bisognava cercarla altrove,ma ormmai secondo lei ero sotto una qualche influenza di Satana,
non bisognava capire sempre tutto,bisognava attenersi a quelle che erano le disposizioni date dagli anziani senza porsi troppe domande.
Le dissi che io non la pensavo così,e così mi disse che ormai con me aveva chiuso,aveva perso troppo tempo ed ore senza risultati.
Io non mi meritavo il suo affetto,e gli anziani volevano risultati.
Ora sto ancora male,continuo ad alternare momenti di anoressia ad altri di bulimia.
Mi manca tanto lei,le ho voluto un bene immenso,ma sono felice di aver trovato voi.
Da quando vi leggo non mi sento più in colpa se faccio gli auguri di Natale,ma ho ancora delle difficoltà...
ho sempre come la paura che Geova mi distruggerà.
Spero che davvero Lui legga nei nostri cuori,e che veda che io però Lo amo,e che non sono una creatura nelle mani di Satana.
Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.
So che ci sono dei casi peggiori del mio,e forse le mie parole vi sembreranno sciocche,ma avevo bisogno di scrivere.
Grazie Achille per ciò che fai..
Donatella