E' una tua scelta, io odierei di più un Dio che crea della marionette, anzi non potrei neppure odiarlo, come non potrei odiare nessuno, né fare il benché minimo errore, neppure alzare al cielo una protesta come stai facendo tu. Ma allora perché Dio avrebbe creato l'uomo? Per avere un teatro di marionette da lui stesso animate? L'uomo è tale proprio perché può scegliere. Bisogna pensare coi neuroni e non con le viscere. La possibilità di fare il male inoltre, è anche la possibilità di fare il bene, perché se non c'è scelta, non c'è scelta neppure di compiere il bene, semplicemente c'è Dio che ci pilota. Dio non può creare cerchi quadrati, e allo stesso modo non può creare esseri liberi che non possano scegliere anche il male. Non sarebbe una vita umana, perché non ci sarebbe alcuna delusione, nessuna ansia che un desiderio non venga appagato, insomma, nulla di quello che riempie un romanzo: sarebbe la vita degli androidi di Asimov.
Il dolore, non può inficiare questa verità. Dio ha creato degli uomini, non dei robot. E probabilmente, la vita di questi robot non meriterebbe neppure di essere tutelata, perché è l'essere umano nella sua individualità quello che la nostra cultura ha imparato a tutelare, non il robot prodotto in serie. Quel robot non sarebbe da tutelare perché non sarebbe unico, infatti, essendo tutti incapaci di fare il male, saremmo tutti perfetti. E in quanto perfetti, saremmo tutti uguali, perché nessuno avrebbe una sua personalità peculiare con le sue manchevolezze, ma ciascuno avrebbe sempre la miglior personalità possibile, che, per definizione, sarebbe uguale per tutti in quanto la più perfetta.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)