00 12/01/2009 14:28
Re:
Divenire81, 12/01/2009 13.49:

La mia è solo una curiosità. Quando andavo in sala e anche dopo, ho sempre sentito dire che esiste una scrittura che vieterebbe la pratica del sesso orale. Siccome alla mia domanda quale scrittura fosse, nessuno era mai in grado di rispondermi, ma che stranamente in passato un anziano l'aveva letta a loro... mi chiedo se tra voi ex, più esperti di me, qualcuno la conosca.
Grazie.

ps spero di non aver sconvolto nessuno [SM=g1558696]




Nella torre di guardia del 15/02/2004 p.13 ver.15 si legge:

15 Il termine greco pornèia, tradotto “fornicazione”, ha un significato piuttosto ampio. Indica i rapporti sessuali fra persone non unite in matrimonio e si riferisce all’uso errato degli organi sessuali. Pornèia comprende atti come sesso orale, sesso anale e masturbare un’altra persona, atti che vengono di solito messi in relazione con le case di prostituzione. Chi pensa che queste cose non siano “fornicazione” si inganna ed è caduto in un laccio di Satana. (2 Timoteo 2:26) Inoltre mantenere la castità significa più che astenersi semplicemente da qualsiasi atto che costituisce fornicazione. Per ‘fuggire la fornicazione’ dobbiamo evitare ogni forma di impurità sessuale e di condotta dissoluta che potrebbe portare al grave peccato della pornèia. (Efesini 4:19) In questo modo manteniamo la castità.

La torre di guardia 01/09/1999 p.12 ver.17 si legge:

17 Infine dovete mantenervi moralmente puri. La Bibbia esorta: “Fuggite la fornicazione”. (1 Corinti 6:18) La parola greca originale per fornicazione, pornèia, si riferisce ad atti sessuali che implicano l’uso dei genitali compiuti al di fuori del vincolo matrimoniale. Include quindi il sesso orale e l’accarezzare deliberatamente gli organi sessuali. Alcuni giovani cristiani hanno fatto cose simili senza rendersi effettivamente conto di commettere fornicazione. Ma la Parola di Dio dice chiaramente: “Questo è ciò che Dio vuole, la vostra santificazione, che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore”. — 1 Tessalonicesi 4:3, 4.

Nella torre di guardia del 01/09/1983 p.31 si legge:

Che dire però se un coniuge vuole o perfino esige che la moglie o il marito partecipi a quella che è chiaramente un’attività sessuale pervertita? I succitati fatti indicano che porneia implica atti sessuali illeciti al di fuori dell’istituzione coniugale. Perciò, se un coniuge impone atti pervertiti, come sesso orale o anale, nell’ambito del matrimonio, questo non costituirebbe una base scritturale per ottenere un divorzio che renderebbe entrambi liberi di risposarsi. Anche se il coniuge credente è angustiato dalla situazione, il suo sforzo di attenersi ai principi scritturali gli farà ottenere una benedizione da Geova. In tali casi può essere utile che la coppia consideri francamente il problema, tenendo presente che in particolar modo le relazioni sessuali devono essere onorevoli, sane, un’espressione di tenero amore. Questo escluderebbe di sicuro qualsiasi cosa potesse angustiare o danneggiare il coniuge. — Efesini 5:28-30; I Pietro 3:1, 7.

Avete notato come il cd gestisce la situazione quando una tdg si trova un marito perverso?
(I succitati fatti indicano che porneia implica atti sessuali illeciti al di fuori dell’istituzione coniugale. Perciò, se un coniuge impone atti pervertiti, come sesso orale o anale, nell’ambito del matrimonio, questo non costituirebbe una base scritturale per ottenere un divorzio che renderebbe entrambi liberi di risposarsi.)