Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

Testimoni e 'casi sociali'

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    deep-blue-sea
    Post: 819
    Registrato il: 18/12/2007
    Utente Senior
    00 11/01/2009 13:26
    Vi é una qualche etica nell'approfittare della debolezze della gente?

    Son capitata per caso su questa esperienza di un figlio di Testimone di Geova. Pubblicata sul Guardian Weekly del 19 dicembre 2008.

    Cominciate per leggere dapprima la traduzione che vi ho fatto, poi passiamo alle considerazioni.

    www.guardianweekly.co.uk/?page=editorial&id=868&catID=9




    La prima notte non si dimentica mai per il resto della vita: é un tale trauma vederti ridotto in questo modo. Avevo tutto il mio danaro con me, ma non bastava per un letto. Come e dove dormirò? Mi chiedevo…In un parco? Presi alcune grosse scatole da un cassonetto e cercai di nascondermi. Avevo un sacco a pelo. Dormii li, solo, come un cane randagio. Avevo cosi tanta vergogna.
    Mi chiamo Fermin, sono senzatetto da 3anni e mezzo. Mi trasferii qui a Madrid perché cercavo di migliorare le mie circostanze. In Siviglia dove abitavo le cose non andavano bene, avevo problemi con la mia famiglia e decisi di andarmene.

    Avevo sette anni quando I miei genitori divorziarono. Mia madre ha sofferto di problemi pscicologici tutta la sua vita. È Testimone di Geova, ma di quelle fanatiche, al punto che non poteva vivere senza qualcuno della sua stessa religione. Non voleva avere un marito che non fosse Testimone, non voleva amici che non fossero Testimoni, e i suoi bambini non erano i suoi bambini se non fossero stati Testimoni di Geova. Li abbandonò tutti, mi cacciò fuori di casa, buttato sulla strada. Mi disse che dovevo andar via di casa perché non accettavo ‘la verità’. Per lei semplicemente, non esisto.
    Mio padre é al terzo matrimonio; gli piace andare a puttane e star fuori la notte. È zingaro. Pensa che l’uomo é il capo di casa e colui che impone le regole. Quando le cose non vanno per il giusto verso, se ne va abbandonando la famiglia e ogni cosa. Mio padre non voleva avere nulla a che fare con mio fratello e me. Mia madre con quel carico di m... della religione non si rende conto di nulla. Cosi ho dovuto arrangiarmi da solo.

    La gente non si rende conto di quanto dura sia la vita nella strada. Sento una tale vergogna nel dormire sul suolo. Inoltre sei esposto a ogni genere di pericolo – gli ubriachi possono romperti una bottiglia sulla testa e aprirtela. Non sto dicendo bugie, 15 giorni fa qualcuno mi ha ferito facendomi un taglio di 10 cm sul collo. Finii in ospedale giusto per difendere le mie povere cose. Difendevo solo un sacco a pelo e una giacca. Non possono derubarmi soldi visto che non ne ho.

    Molte persone stanno morendo sulle strade e ancora molte di più moriranno. Ho sentito di paesi che aiutano i senzatetto in inverno, che gli aprono dei centri. In Spagna, la gente che non ha un tetto é trattata come spazzatura. Per molte persone siamo solo dei delinquenti, alcolizzati o drogati.

    Ho alcuni amici della strada, e circa un anno fa ne persi uno di loro. Era un negro chiamato Jon, un uomo vecchio sui 55-60 anni. Aveva l’asma e aveva sempre Ventolin con sé per inalarla in caso di bisogno. Avevamo cercato tutta la serata un riparo per dormire, ma siccome gli spazi erano limitati, se non arrivi prima delle 21h non ti lasciano entrare, e ti ritrovi sulla strada con temperature che arrivano a -6c.
    Jon non poteva camminare di buon passo a causa dell’asma. Camminava lentamente, cosi lentamente, mentre io portavo la sua borsa e lo trascinavo con me. Arrivammo tardi e non ci fu ragione che tenne. Per me non mi preoccupavo cosi tanto perché ero giovane, potevo resistere al freddo. Ma lui non aveva alcuna resistenza.

    Guardammo in giro e trovammo un posto dove passare la notte – nella stazione di Atocha, sotto un ponte pedonale. Disponemmo alcune scatole e plastica e ci riparammo come potemmo. Ci tenemmo stretti, perché faceva tanto freddo. Intendo tanto freddo da non sentire più le dita di mani e piedi, non sentivi più la circolazione. A quel punto avrei dovuto chiamare un’ambulanza. Mi dispiace cosi tanto, e posso solo chiedergli perdono, in qualunque posto sia, perché é in quel momento che avrei dovuto cercare aiuto per lui.

    Dopo circa un’ora, un’ora e mezzo, Jon cominciò a tossire. Tossiva e sputava e faceva strani rumori con la gola. Io non sono dottore, non me ne intendo, cosi feci quello che potevo. Feci un po di posto, feci appoggiare la sua testa sul mio ginocchio e gli dissi: “Dai, respira Jon, respira, respira”. Ma cominciò a scivolare. Ogni respiro era piu breve, piu leggero, meno, meno, meno finché smise di respirare. D’un tatto smise di respirare, E tutto perché non lo lasciarono entrare al riparo. Mi sentii cosi disperato!

    Voglio far conoscere alla gente come viviamo. Viviamo in assoluta povertà. La gente deve comprendere che in inverno non possiamo vivere sulla strada. Non chiedo un palazzo. Non voglio nemmeno un appartamento. Chiedo solo una camera con un letto e una docia. E uscire la mattina per andare al lavoro. Io non rubo, né faccio cretinate. Chiedo solo che mi diano un tetto sulla testa.
    Il lavoro possso poi trovarlo da me, senza problemi. Posso essere un valido aiuto. Ho solo bisogno di quella spinta, quel letto, quella doccia, e quel tetto per la notte. Dove lo trovo? Perché non esiste. Tutto quello che vedo quando appoggio la testa per riposarmi sono I piedi della gente che passa e I rifiuti che lasciano dietro di loro.

    Fermin é stato intervistato da Jake Rollnick, il quale sta cercando di inserirlo in un sistema di reintegrazione sociale.

    Sono esterrefatta, addolorata e rattristata nel vedere tanta miseria umana. Poi rifletto al modo di pensare TG.

    Una madre che dovrebbe essere l’esempio d’amore per i figli, tanto più se Testimone...con tutto il bla bla bla di amore che ti insegnano...ecco che mette i figli sulla strada perché non sono TG.
    Va bene, forse il cervello non funziona tanto bene a causa dei problemi psicologici di cui soffre, ma ecco il punto, quanti ‘casi sociali’ vi sono tra i TG?

    Purché divengano Testimoni, predichiamo e teniamo studi con persone, ritardate, gravemente ammalate, indigenti, tutte persone che sperano di godere della ‘meravigliosa speranza del Regno’. Ma intanto bisogna occuparsene, bisogna sostenerle, aiutarle...e poi una volta battezzate ognuno porta il suo peso e chi s’é visto s’é visto!!!!!
    È vero che Gesù si occupava degli umili e dei semplici.....in realtà sono solo quel genere di persone che si interessano al messaggio dei Testimoni......

    La domanda chiave é: é ETICO, é LEALE, portare il messaggio a persone bisognose, profittando della loro vulnerabilità e debolezza? [SM=x570868] [SM=x570868] [SM=x570868]



    [Modificato da deep-blue-sea 11/01/2009 13:38]
    ........................
    "Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
    Henri Poincaré




    Claudia
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    Vecchia Marziana
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    Registrato il: 17/02/2008
    Utente Veteran
    00 11/01/2009 14:58
    Indubbiamente la madre di quel ragazzo ha grossi problemi mentali.

    Ma il suo caso (e quello dei suoi figli, di riflesso) è aggravato dal fatto che coloro che, nella sua organizzazione religiosa, sono preposti alla cura del "gregge" non se ne fanno carico.

    Vedi, a mio parera, in molte organizzazioni pseudoreligiose esistono manipolatori di coscienze, per cui, una volta agganciato il possibile adepto e una volta inquadrato nel "sistema", serve solo ad essere spremuto di ciò che occorre appunto alla sussistenza di tali organizzazioni.

    E' chiaro che nella ricerca di adepti si ricorra ai sistemi usati anche per scopi, diciamo così "mondani" (non voglio far ricorso a professioni che operano ai limiti della legalità, ma ci siamo capiti) e che quindi i requisiti richiesti siano anche quelli legati ad instabilità emotiva.

    Certo, in una organizzazione che si richiama ai valori del cristianesimo, suona riprovevole che accetti nelle proprie fila persone di tal fatta senza intervenire in soccorso dei più deboli.

    Ma appunto, sappiamo ormai che l'organizzazione dei TdG NON è cristiana.

    Gabriella Prosperi
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    EVA70@
    Post: 177
    Registrato il: 05/12/2008
    Utente Junior
    00 11/01/2009 19:57
    HO letto la storia mi si spezza il cuore per questo ragazzo,ma possibile che nessun tg puo' aiutare questo povero ragazzo?tanto piu' che la mamma ha problemi mentali,dov'e' finita la carita' cristiana tanto piu' che chiede una mano per partire poi non vuole essere mantenuto.Nessuno ha il diritto di toglierci la dignita'..il diritto alla vita,non ho mai capito come possano vivere i senzatetto..meno male che alla fine qualcuno gli ha teso una mano..guarda un po' "babilonia la grande",che di gesti umani ne fa e tanti e non parole,ha dovuto provvedere ad un loro figlio!!Che ha subito quel che peggio si puo' subire l'ABBANDONO DEI PROPRI GENITORI.. [SM=g1537334]
    CIAO EVA [SM=x570865]
    Contatto Skype: candye11