00 07/01/2009 18:59
dall omelia del sito lachiesa.it

Ma qual è il significato originario della presenza di questi maghi davanti al Dio Bambino? Per trovare il senso del loro esserci dobbiamo soffermarci sui doni che portano, che non sono affatto a caso.
Il primo dono è l’oro. A che cosa serviva l’oro? L’oro era il dono che si faceva e che si portava al re (1 Re 9,11.28). L’oro è il simbolo per eccellenza della regalità.
Ma chi è che adesso porta l’oro al nuovo Re Gesù? Chi è che lo riconosce come sovrano? Non sono più gli ebrei, i giudei, coloro che avrebbero dovuto riconoscerlo, ma sono proprio i pagani, anzi i maghi, quelli odiati, ritenuti eretici, gente della peggior specie che lo riconoscono come re. Altrove Gesù dirà (8,11): “Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli”.
E’ la fine della prima illusione: Dio non è più il re degli ebrei, ma di tutti quelli che lo accolgono.
Il secondo dono è l’incenso. L’incenso era l’elemento specifico dell’uso liturgico, usato soprattutto nei momenti più importanti e nelle offerte di ringraziamento (Lv 2,1-2; 1 Sam 2,28).
Tutt’oggi anche nelle nostre liturgie viene utilizzato in quelle più solenni e più importanti. Ma cosa succede qui? Non sono più i puri sacerdoti del tempio, ebrei purosangue, gli unici che potevano rivolgersi alla divinità nel culto, ad offrire incenso ma dei pagani ed eretici maghi.
E’ la fine della seconda illusione: Dio non è più privilegio solo degli ebrei; è finito il tempo del popolo eletto. Il popolo ebreo non ha più il privilegio di essere il popolo sacerdotale: Dio è di tutti gli uomini.
Il terzo dono è la mirra. La mirra è una resina dall’intensa fragranza, dal profumo molto forte; è il profumo con il quale l’amante conquista il suo amato (Pr 7,17: “Ho profumato il mio giaciglio di mirra”). La mirra è il segno dell’amore tra gli amanti (Ct 5,5; Est 2,12). Ma chi è adesso che porta la mirra, segno dell’amore? Non è più Israele il popolo eletto, ma dei pagani, lontani da Dio e condannati dagli stessi ebrei.
Cade la terza illusione: Dio non ama più solo il suo popolo eletto ebreo; Dio ama tutti i popoli e tutti gli uomini.

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un abbraccio
[Modificato da lovelove84 07/01/2009 19:00]
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