00 30/12/2008 19:49
rocket74 ha scritto:

Ancora i Tdg che dichiarano false queste considerazioni,il punto 5 dovrebbe essere in teoria il loro piu' gettonato.

Per il punto 5 si intende:

Ritiro la letteratura ,faccio di TASCA MIA la contribuzione forfettaria ,mettiamo, ad esempio euro 20,00.

Vado in servizio tutto il mese ed ottengo Euro 40,00.

Trattengo e recupero Euro 20,00 da me anticipati al ritiro della letteratura e metto in Mt 24:14 l'esubero o guadagno di Euro 20,00 in piu'.


In teoria questa dovrebbe essere la piu' gettonata ,dopo il "non contribuivo mai" perche' cosi' in teoria non si rimetteva nulla,a parte il tempo e la benzina per girare.

Chi di voi faceva cosi'?

Io non l'ho mai fatto ,tuttavia in rete si dice che SI FA COSI'.......

Le disposizioni della Società erano chiare: si contribuiva ("per l'opera") quando si ritirava la letteratura (o anche in altri momenti, l'importante era che le spese venissero coperte) e poi si doveva versare anche tutto il denaro che le persone davano "per l'opera".
Prima del 1991 veniva detto che le contribuzioni servivano per coprire le spese di carta e stampa:
La Società riceve numerosi rapporti da cui risulta che molta della letteratura distribuita nel campo è data via gratis. Sembra che alcuni proclamatori abbiano l'abitudine di non chiedere la contribuzione per la letteratura distribuita. ... È vero che può esserci qualcuno che effettivamente non ha la possibilità di contribuire per la letteratura. Ma nel nostro paese sono pochi. Avete notato che molti che dicono di non poter contribuire spendono poi i soldi per cose inutili? Perciò, è realmente saggio distribuire la letteratura gratis nell'opera di casa in casa? Aiuterà i padroni di casa ad apprezzare le nostre pubblicazioni? Se effettivamente incontriamo qualcuno che dice di non poter contribuire per la letteratura, potremmo offrirgli un opuscolo, una rivista arretrata o un volantino, purché prometta di leggerlo. Oppure potremmo dire che ripasseremo in un altro momento, in cui forse sarà in condizione di contribuire per la letteratura che offriamo.

Ai padroni di casa che dicono di non avere soldi per contribuire per le pubblicazioni si potrebbe dare una copia del volantino. ... se si lasciano indiscriminatamente le riviste agli assenti o tutte le volte che si lavora il territorio, le persone potrebbero credere che le riviste vengano distribuite gratis. ... se si parla a estranei, come avviene nell'opera di casa in casa, è meglio offrire la letteratura in corso per la normale contribuzione. In questo modo aiuteremo le persone ad apprezzare il valore delle pubblicazioni, e questo potrebbe costituire un motivo in più per leggerle. ...

Non dobbiamo affatto pensare, però, di essere in dovere di accollarci noi tutte le spese della letteratura che distribuiamo alle persone nel campo. In paragone con le costose riviste e con i libri del mondo, la nostra letteratura è ancora disponibile per una ragionevole contribuzione. ... La minima contribuzione che viene chiesta dà risalto al valore della letteratura agli occhi del padrone di casa (km 5/82)
In seguito invece si disse esattamente l'opposto, e cioè che la letteratura doveva essere data gratis e che i proclamatori si sarebbero addossati tutte le spese, versando alla Società anche le "contribuzioni per l'opera" (non più per la letteratura, che venivano raccolte durante il servizio di campo. In questo modo la Società guadagna molto di più, in quanto tutte le riviste vengono pagate in anticipo dai proclamatori (anche se non vengono "distribuite) e il povero proclamatore non può nemmeno tenersi i soldi che gli vengono dati dal "padrone di casa".
Ecco come la WTS ha cercato di spiegare queste modifiche, contraddicendo quanto affermato in precedenza. Copio/incollo dal Km 11/91, pag. 3 (il grassetto e i commenti tra parentesi quadre sono miei):
Risposta a domande

[Domanda] Se nelle cassette di contribuzioni contrassegnate "Contribuzioni per l'opera di predicazione - Matteo 24:14" mettiamo una contribuzione quando prendiamo la letteratura e poi le contribuzioni ricevute nel campo, non stiamo contribuendo due volte per la stessa letteratura?

[Chiunque conosca bene il dispositivo messo in atto dalla Torre di Guardia non può che rispondere affermativamente a tale domanda. Ecco invece come rispose la Società:]

[Risposta] No. Le contribuzioni messe nelle cassette di contribuzioni con la scritta "Contribuzioni per l'opera di predicazione - Matteo 24:14" non sono solo per la letteratura. Sia i proclamatori che le persone sinceramente interessate nel campo ricevono la letteratura senza dover pagare nulla. Quando i proclamatori fanno le loro contribuzioni, è per aiutare a mantenere la casa Betel e le scuole missionarie e di ministero, per aiutare missionari e sorveglianti viaggianti, nonché per sostenere i centri per la distribuzione di letteratura e numerosi altri servizi ausiliari necessari per compiere l'incarico globale che Gesù diede ai suoi discepoli. La pubblicazione di letteratura è solo una piccola parte di quest'opera.

[Si noti che le contribuzioni per la "Betel" (la sede nazionale), i missionari, ecc., venivano fatte anche prima di questa "semplificazione". Vi sono sempre state, infatti, cassette apposite per tale scopo]

Pertanto, quando riceviamo contribuzioni dagli interessati nel campo non dovremmo dire che la contribuzione è "per la letteratura".

[si confronti questa affermazione con il Km del 1982 riportato sopra]

Come spieghiamo loro, quelli che desiderano sinceramente leggere la nostra letteratura la ricevono senza pagare nulla. Qualsiasi contribuzione essi desiderino fare sarà usata per coprire le spese inerenti all'opera di predicazione. Lo stesso vale per le contribuzioni fatte dai proclamatori.
Quindi dal 1991 la WTS si aspetta che tutto il denaro raccolto "per l'opera" durante la predicazione venga versato interamente nella cassetta "Contribuzioni Matteo 24:14". Se qualche TdG non si comporta in questo modo sta contravvenendo alle disposizioni dell'organizzazione.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 30/12/2008 19:50]