A me, sembra strano che la wt possa asserire in qualche modo che la letteratura venga distribuita gratis sia ai proclamatori, che al pubblico, perché i commenti dei vari km citati già parlano chiaramente di contribuzione per la letteratura.
Ora chiamata contribuzione ,o prezzo di copertina o come dir si voglia, la letteratura ha comunque un prezzo in denaro. Personalmente ricordo che quando venne introdotta la “contribuzione volontaria”, quindi sempre di un valore in denaro stiamo parlando, la società fece delle adunanze con gli anziani a tutti i livelli, quindi sia con i viaggianti ,che con i locali, poi ancora con i servitori di ministero ancor prima che venisse resa nota al resto della congregazione, cercando di anticipare poi tutte le domande che sarebbero state fatte dai proclamatori. Questa disposizione creò parecchio malumore in congregazione , non solo perché in parecchi capirono il giochino della doppia contribuzione, ma soprattutto perché a molti sembrò di andare a chiedere l’elemosina di casa in casa , piuttosto che predicare, svilendo l’opera di predicazione. Inoltre aggiungo, che nelle assemblee, in particolare di distretto, che quando veniva pubblicato un nuovo libro, un opuscolo, o qualsiasi altra novità, IMMANCABILMENTE veniva detta una frase, più o meno questa: alcuni si sono chiesti qual è il costo di produzione di questa pubblicazione…… l’oratore poi diceva la cifra che gli era stata data dall’ufficio. Domanda? Se un secondo prima del discorso il pubblico non sapeva l’esistenza della”meravigliosa pubblicazione”, come facevano “alcuni” a chiedere il prezzo della stessa? Personalmente la domanda che poneva l’oratore non me la sarei mai posta almeno al momento, perché personalmente cercavo di valutare il valore spirituale della cosa presentata, comunque la wt ti ricordava che quella “benedizione” aveva un prezzo che “potevi avere il privilegio di contribuire”
Oggi, come oggi non sono in grado di affermare con certezza come stanno le cose, ma conoscendo il lupo………………….
Bacioni
Power max