00 27/12/2008 15:20
Re:
Vecchia Marziana, 27/12/2008 13.01:

Il patto di Dio con Israele è poi stato "ampliato" nel NT comprendendo così tutta l'umanità che avesse avuto fede.




Si, ma occorre anche far attenzione a non cadere nell'errore di ritenere che la dottrina religiosa ebraica escluda le Nazioni, tra coloro che, al pari di Israele, beneficeranno del favore divino. L'umanità tutta è stata creata a immagine e somiglianza di Dio, senza alcuna eccezione; per l'ebreo, ogni uomo ha in sé una scintilla dello spirito di Dio. Il messianismo biblico ha carattere universale, non ha mai tagliato fuori i non ebrei dalla salvezza, e l'ebraismo rabbinico, si è fatto continuatore di questo stesso orientamento (vedi l'Alleanza stipulato da Dio con Noè, e i sette precetti noachidi).

Come scriveva M.Buber in "Il cammino del giusto" a commento dei Salmi: "Bisogna davvero presumere molto di sè per ritenere che la sublime immagine di Dio che si china dal cielo a scrutare se vi sia anche un solo essere umano che lo cerchi, vada interpretato nel senso che il Signore è tanto perfettamente appagato da tutti i suoi ebrei da non ritenere neppure necessario esaminarli, mentre le nazioni non sarebbero che il lato oscuro di un tale radioso splendore".




Cmq, ciò che chiedevo era esattamente questo: Dio ama Israele nonostante le infedeltà di quest'ultimo; ma è anche vero che è dichiarato più volte esplicitamente nella Bibbia Ebraica, come lo stesso Dio, sia sempre pronto a "sculacciarlo" allorchè i suoi membri non osservino più i suoi comandamenti: ama il tuo prossimo, prenditi cura della vedova , dell'orfano, dello straniero, del nemico, ect...
Questo vale anche per i TdG? La loro dottrina religiosa prende o meno in esame l'eventualità che essi possano "peccare" allontandosi dal volere di Dio (non singolarmente, ma come entità collettiva) e per questo subire delle severe batoste "divine"? :-)