00 02/12/2008 23:09
Cara Kelly,

se uno non crede all'esistenza di una dimensione soprannaturale, allora, per lui, necessariamente tutte le esperienza mistiche ricadranno nel "patologico" (se non si crede nel diavolo, per esempio, è ovvio che si penserà agli scontri notturni di Padre Pio con il suddetto esclusivamente in termini psicopatologici). Qui però stiamo parlando tra persone che al "soprannaturale" ci credono, per cui ha un senso (eccome!!!) parlare di una "teologia mistica" quale scienza che, tra le altre cose, ci permette di discernere la reale esperienza mistica dai sintomi di una qualche patologia mentale.
Io ho studiato per anni le cosiddette "religioni estatiche" (ecco perché conosco bene quel R. Bastide che è stato citato, ma la cui citazione, conoscendolo, mi suona molto strana, un po' come quelle che si leggono nelle pubblicazioni della WTS) e, da agnostico (come ero allora), tendevo a intepretare tutte le manifestazioni "bizzarre" legate alle suddette in chiave esclusivamente etno-psichiatrica (avvalendomi degli strumenti della psicologia dinamica). Oggi, invece, che sono un credente, non sono più tanto sicuro che determinati fenomeni (anche in ambito extra-cristiano) non possano avere una "spiegazione" che esula dall'ambito psichiatrico, ecco perché, nell'accostarmi ai suddetti, considero indispensabile affidarmi alla guida dei "teologi mistici".


PS

Quando si citano dei resoconti storici, è indispensabile citare le fonti da cui questi sono tratti, di modo che chi legge possa verificarne la fondatezza. Quod gratis adfirmatur, gratis negatur.
[Modificato da Trianello 02/12/2008 23:12]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)