E cmq tra di voi sono certa che ci sia tanta gente che ha una grande nostalgia della verità ma non ha il coraggio di rientrare.
Mia personalissima considerazione: a dire il vero io credo che in effetti non debba essere la nostalgia a spingere una persona a rientrare fra le fila della sua vecchia confessione religiosa di appartenenza (qualunque essa sia: sia che sia la cattolica, sia che siano i Tdg, i Mormoni o quant'altro) quanto la convinzione che tutto l'intero impianto dottrinale della medesima sia fondamentalmente corretto.
La nostalgia scaturente dall'isolamento disciplinatorio riservato agli ex non è un motivo valido, giacchè la coerenza con se' stessi deve venire prima di qualunque legame sentimentale e di amicizia. Se si cedesse alla semplice nostalgia si rientrerebbe per un motivo sbagliato e quindi in sostanza si andrebbe contro la propria fede e per tale motivo contro Dio.
A questo punto sarebbe meglio che uno non rientrasse piuttosto che farlo per il motivo sbagliato. Ecco perchè ritengo che la rottura dei rapporti sociali, oltre che a quellis pirituali, con l'ex sia controproducente. Bisognerebbe che venissero interroti solo i privilegi e i rapporti spirituali e non quelli sociali, affinchè l'ex possa davvero prendere la sua decisione senza condizionamenti e riabbracciare la sua precedente fede, se è questo quello che vuole, proprio perchè convinto che sia giusta e non solo per la mancanza di amici e parenti che gli sono tanto cari.
Saluti da parte mia. Buona continuazione anche a te.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico