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Il TdG non chiamano "Bibbia" la loro traduzione perché "Bibbia" non è un termine biblico.
La parola "Bibbia" infatti «deriva dal termine greco biblìa, che significa “libretti”. Questo a sua volta deriva da bìblos, che indica la parte interna del fusto di papiro da cui, nei tempi antichi, si ricavava la “carta” da scrivere. ... Vari messaggi scritti su questo tipo di materiale venivano chiamati biblìa. Così biblìa finì per indicare scritti, rotoli, libri, documenti o scritture sacre, perfino una collezione di libretti di una biblioteca» (Libro "Scrittura ispirata" p. 299)..
Invece la parola "Scritture", o "Sacre Scritture", per riferirsi alla "Bibbia" si trova più volte nel testo (es. Romani 1:2, Luca 24:27).
La scelta quindi di chiamare la traduzione dei TdG "Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture" non ha niente a che vedere con il modo in cui questa versione biblica traduce i testi originali.
"Nuovo Mondo" richiama quella che è la speranza dei TdG per il futuro e "Sacre Scritture", o semplicemente "Scritture", è il modo in cui nella "Bibbia" stessa si definisce la raccolta degli scritti sacri.

Achille