bungatunga, 15.10.2008 20:46:
Salve Ragazzi ho bisogno del vostro aiuto, dato che non sono un buon scrittore e non so tanto le regole della dissociazione come avviene.
Dovrei dissociarmi ,una mia scelta inevitabile perchè come ho già detto non trovo più commestibile il loro "cibo spirituale"(quanto odio sta parola)
anche perchè mia moglie è una TdG ed è stanca di mantenere il segreto agli anziani, il segreto che io frequento questo Forum e che sono convinto della mia scelta.
Si può fare una lettera? Perchè di persona non mi va.. davvero non riesco!!
Se si, come iniziare la lettera.
Grazie in anticipo a tutti.
Caro Bungatunga,
Il trauma dei fuoriusciti è un soggetto che ci sta molto a cuore a mia moglie ed a me.
Da qualche tempo, come vi dissi, sono occupato con altre priorità che non mi permettono di frequentare il forum assiduamente. Ma mia moglie, che partecipa regolarmente al forum, mi tiene al corrente delle discussioni più significative, in particolare quelle che coinvolgono persone che soffrono a causa delle loro esperienze geoviste, ma soprattutto il trauma del fuoriuscire.
Mi ha così indicato il tuo problema riguardo allo scrivere o meno una lettera di dimissioni.
Dato che anche noi ci troviamo da ormai quattro anni nella tua stessa situazione, ossia quella di aver smesso di frequentare ma di non avere espresso ufficialmente, con o senza lettera, la nostra decisione di divorziare dall'Organizzazione.
Ti espongo dunque, qui di seguito, il mio pensiero, sperando che possa essere un ingrediente atto a farti prendere una decisione o, perlomeno, farti vedere la situazione sotto un altro aspetto.
Tieni in considerazione che mi sono battezzato quando ero minorenne, e che mi trovavo in una nazione nella quale non c'era nessun ente legale a rappresentanza dell'Org.
Se la mia posizione rispetto a Dio è quella di un rapporto di fede, allora voglio considerare il mio battesimo come un segno tangibile di questa mia fede.
Dunque, questo rapporto è un rapporto individuale tra me e il mio creatore, e nulla ha a che fare con un Org. qualsiasi, quella dei TdG o qualsiasi altra denominazione religiosa cristiana.
Se non fossi nato e cresciuto in un ambiente di cultura cristiana, probabilmente avrei avuto, come credente, un altro simbolo della mia fede che non il battesimo.
Questa è una precisazione importante, perché in questo rapporto di fede, l'Organizzazione non ha nulla a che vedere, e la posizione è chiara anche dalle scritture, dove viene indicato senza nessuna possibilità di errore che il credente, doveva credere che il Cristo fosse il Salvatore per ottenere la salvezza, mentre il movimento Cristiano era solo un mezzo per venirne a conoscenza e per darne un sostegno, non un autorità che dovesse essere messa alla pari con il Cristo, in quanto al “credere che fosse il mezzo della salvezza”, come viene sottinteso con la domanda indagatrice che ti fanno gli anziani, rappresentanti della Org (e non solo dell'Ente Legale) quando smetti la tua associazione con l'Org, “credi che questa sia l'Organizzazione di Dio”.
Vorrei ricordare a questo punto che le scritture non sottintendono nulla circa il battesimo in quanto al fatto che “implicitamente” fosse un patto che includesse una qualsiasi lealtà ad un Organizzazione e che coloro che finivano per abbandonare il movimento, non dovevano scrivere nessuna lettera di dimissione.
Personalmente ritengo che, essendomi battezzato da minorenne e in un paese che non riconosceva nessun Ente Legale che rappresentasse in alcuna misura la l'attuale Ente Legale, “Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova”, non mi sento obbligato a scrivere nessuna lettera di dimissione da un ente al quale non ho mai aderito né per iscritto né in maniera implicita.
L'unica cosa che avevo “accettato”, per la quale ricevetti una “nomina” è stata la mia posizione di “anziano” che ho svolto per quasi 30 anni, e dalla quale mi sono “dimesso” con regolare lettera di dimissione dall'incarico. Oltre questo mio gesto, non sento debba rendere conto di nulla a nessuna Organizzazione umana. Semmai dovessi rendere conto, lo sarebbe solo a Dio.
Che poi, avendo frequentato un Organizzazione per praticamente 60 anni, e avendone scoperto le magagne, io decidessi di dire loro, verbalmente o per iscritto, che non voglio nulla a che vedere con loro, nulla ha a che fare con un disimpegno de jure da un Ente Legale con i suoi statuti.
Per il momento, il mio attuale de facto mi è sufficiente.
Penso che arriverà il giorno quando mi deciderò a scrivere una lettera all'Organizzazione, non di dimissione come loro vorrebbero, ma di condanna, specificando che io, nel mio intimo, non avevo mai aderito ad una tale Organizzazione e che ora, scoprendo quello che realmente è, non voglio nulla avere a che fare con questa.
Ma il mio caso, quello di un minorenne che si battezza in un paese dove non esiste nessun Ente Legale a rappresentanza della WT, dovrebbe servire a distinguere il de jure dal de facto, e che solo un de jure richiederebbe una lettera di dimissioni datata e firmata dall'interessato.
È importante, secondo me, distinguere le questioni legali che nulla hanno a che vedere con il nostro rapporto con Dio, e che vengono a imbrogliare le idee per soggiogarci con pesi che il Cristo non aveva mai voluto darci, e con un autorità che Dio non ha mai voluto dare ad un Organizzazione umana.
Infatti, né durante la disamina del battezzando (le famose domande fatte dagli anziani) né all'atto del battesimo (durane il discorso del battesimo) viene mai indicato esplicitamente (dunque de jure) che l'atto implica anche l'adesione ad un organismo legale dal quale uno dovrebbe dissociarsi nel caso, in seguito, dissentisse dal mandato che sta per accettare con il suo battesimo.
Se ti senti di dover scrivere una qualsiasi lettera all'Org. suggerirei che dovrebbe prendere questo verso chiaro e indiscutibile, che non è una letta di dimissioni da un ente legale, ma di condanna di un Organizzazione che impiega o meno un ente legale, con la quale Organizzazione, e non ente legale, non vogliamo nulla a che vedere e alla quale non dobbiamo alcuna giustificazione.
Con affetto e solidarietà per la tua situazione,
Nick!
.........................................................
La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)