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Crisi delle banche: come tutelarci?

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    predestinato74
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    00 06/10/2008 20:55



    tutti abbiamo sotto gli occhi quello che sta succedendo negli USA e
    in Europa con la crisi delle Banche che mette in pericolo la gente comune coi suoi risparmi.

    secondo voi come dovremmo tutelarci, noi comuni cittadini, in attesa e nella speranza che i politici riescano a tamponare il problema?
    dovremmo forse tornare a tenere i nostri risparmi sotto il cuscino, per la gioia dei rapinatori d'appartamento? [SM=x570867]

    con questo post vorrei raccogliere ogni possibile consiglio ad utilità di tutti.

    mi domando , per esempio, se investendo i risparmi nei classici libretti postali o in altre offerte delle Poste, i risparmi, nella crisi che si sta abbattendo minacciosa, possano ugualmente essere in pericolo, oppure essendo le Poste sotto controllo dello Stato (sarà vero?) hanno una garanzia maggiore?

    penso a chi ha lavorato tutta una vita e poi rischia di vedersi polverizzare tutto dalle banche in fallimento.

    sbizzarritevi in "ricette" per uscire indenni da questa tempesta.






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
    "Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

    Ezechiele



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    Vecchia Marziana
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    00 06/10/2008 21:16
    Persomalmente non ho molti soldini sul conto corrente (con la liquidazione ho estinto il mutuo), ma ho sentito che molti hanno trasferito in posta o investono in immobili.
    Nonna Pina
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    Robenz
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    00 07/10/2008 01:06
    Re:
    Vecchia Marziana, 06/10/2008 21.16:

    Persomalmente non ho molti soldini sul conto corrente (con la liquidazione ho estinto il mutuo), ma ho sentito che molti hanno trasferito in posta o investono in immobili.
    Nonna Pina




    Nonna Pina ci attendono tempi BUI!!
    confidiamo in DIO Lui ha predetto ogni cosa, come segni compositi prima del SUO ritorno che ogni Cristiano attende!!
    No perdiamo la fede amiamoci l'un l'altro, questo è quanto richiesto da ciascuno di noi!
    La guerra è SUA!!
    ciao tvb

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    Robenz
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    00 07/10/2008 01:08
    Re:
    predestinato74, 06/10/2008 20.55:




    tutti abbiamo sotto gli occhi quello che sta succedendo negli USA e
    in Europa con la crisi delle Banche che mette in pericolo la gente comune coi suoi risparmi.

    secondo voi come dovremmo tutelarci, noi comuni cittadini, in attesa e nella speranza che i politici riescano a tamponare il problema?
    dovremmo forse tornare a tenere i nostri risparmi sotto il cuscino, per la gioia dei rapinatori d'appartamento? [SM=x570867]

    con questo post vorrei raccogliere ogni possibile consiglio ad utilità di tutti.

    mi domando , per esempio, se investendo i risparmi nei classici libretti postali o in altre offerte delle Poste, i risparmi, nella crisi che si sta abbattendo minacciosa, possano ugualmente essere in pericolo, oppure essendo le Poste sotto controllo dello Stato (sarà vero?) hanno una garanzia maggiore?

    penso a chi ha lavorato tutta una vita e poi rischia di vedersi polverizzare tutto dalle banche in fallimento.

    sbizzarritevi in "ricette" per uscire indenni da questa tempesta.



    ciao fratellone, la tempesta è vicina come in ogni tempesta cerchiamo di rifugiarci nella ROCCIA! capisciammè [SM=g1660613] [SM=g1543902] [SM=g1537336]


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    Vecchia Marziana
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    00 07/10/2008 08:46
    "robenz
    la tempesta è vicina come in ogni tempesta cerchiamo di rifugiarci nella ROCCIA!"
    Il

    Pontefice interviene sulla crisi:
    «I soldi non sono una certezza»
    CITTA' DEL VATICANO
    «Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono, sono niente e tutte queste cose che sembrano vere sono di secondo ordine». Lo ha detto il Papa, parlando a braccio alla prima congregazione generale del Sinodo iniziato oggi in Vaticano. «Chi costruisce solo sulle cose visibili, come il successo, la carriera e i soldi» rischia poi di perdere tutto«. Per il Papa, »solo la Parola di Dio è solida. E dunque è «realista chi costruisce sulla Parola di Dio».

    Secondo Benedetto XVI, «costruisce sulla sabbia la casa della propria vita chi costruisce solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi: apparentemente queste sono le vere realtà, ma - ha ammonito - questa realtà prima o poi passa». «Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi, che non sono niente», ha scandito. «Di per sè - ha aggiunto il Papa - tutte queste cose che sembrano la vera realtà sono solo realtà di secondo ordine e chi costruisce su questo costruisce sulla sabbia». Per il Pontefice infatti «solo la parola di Dio è fondamento della realtà e cambia il nostro concetto di realismo: realista è chi riconosce la realtà nella parola di Dio».
    www.lastampa.it

    Anche il Santo Padre la pensa così.
    Ma condivido anche le preoccupazioni espresse da Predestinato
    Nonna Pina
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    rocket74
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    00 07/10/2008 10:22
    Re:
    predestinato74, 06/10/2008 20.55:




    tutti abbiamo sotto gli occhi quello che sta succedendo negli USA e
    in Europa con la crisi delle Banche che mette in pericolo la gente comune coi suoi risparmi.

    secondo voi come dovremmo tutelarci, noi comuni cittadini, in attesa e nella speranza che i politici riescano a tamponare il problema?
    dovremmo forse tornare a tenere i nostri risparmi sotto il cuscino, per la gioia dei rapinatori d'appartamento? [SM=x570867]

    con questo post vorrei raccogliere ogni possibile consiglio ad utilità di tutti.

    mi domando , per esempio, se investendo i risparmi nei classici libretti postali o in altre offerte delle Poste, i risparmi, nella crisi che si sta abbattendo minacciosa, possano ugualmente essere in pericolo, oppure essendo le Poste sotto controllo dello Stato (sarà vero?) hanno una garanzia maggiore?

    penso a chi ha lavorato tutta una vita e poi rischia di vedersi polverizzare tutto dalle banche in fallimento.

    sbizzarritevi in "ricette" per uscire indenni da questa tempesta.




    Non c'e' ricetta .Quello che i governi stanno cercando di evitare e' che il risparmiatore vada a ritirare in contanti i propri risparmi.

    Siccome il denaro che "ha" la banca realmente e' minore di quello che dovrebbe restituire,significa che TUTTE le banche italiane sarebbero destinate a fallire non avendo denaro sufficiente a coprire tutti i correntisti.

    Se cosi' fosse ,come mi e' stato raccontato dal mio bisnonno,si tornerebbe a dare valore ZERO al denaro , e tutto avrebbe un significato diverso.

    Se poi sarebbe l'inizio di questa grande tribolazione,che vi posso dire...
    [SM=x570868]
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    edinz
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    Registrato il: 23/05/2008
    Utente Senior
    00 07/10/2008 11:17
    La politica ha da tempo abdicato in favore del potere finanziario. Sono costretto a utilizzare una banca per gestire i miei soldi e in questo contribuisco, mio malgrado, ad alimentare il giro della finanza. Tuttavia, mi son posto il problema morale della speculazione e sono ormai una decina d'anni che non investo in nessun tipo di strumento finanziario. Perché se qualcuno ci guadagna, qualcun altro senz'altro ci perde e a guadagnare sono sempre i grossi poteri della finanza, mentre a perdere è il terzo mondo. Inoltre, parlando di riparmiatori, il mercato finanziario è come un enorme tavolo da poker: il baro ha bisogno che gli allocchi mettano il cip e, possibilmente, vadano a vedere le sue carte. Se egli, però, non fosse accorto e vincesse tutte le "mani", dopo un po' gli altri si stancherebbero di perdere e smetterebbero di giocare. La furbizia del baro sta nel perdere una volta e vincerne due, lasciando così l'illusione a tutti i giocatori di avere una possibilità di guadagnare. Quel che successe negli Stati Uniti con Enron o Worldcom, stava minando la fiducia dei risparmiatori e senza fiducia niente cip! Il governo USA mise subito mano alle leggi e inasprì le pene per aggiotaggio, insider trading, falso in bilancio... e mise anche alla gogna i manager che avevano contribuito alla bancarotta. Tutti hanno sempre pensato che fosse una garanzia per i piccoli risparmiatori ma, a mio avviso, fu il tentativo di ritrovare i giocatori al tavolo una volta passata la buriana. In Italia, con Cirio e Parmalat accadde la stessa cosa... quasi la stessa cosa, perché non ci fu la stessa reazione del Governo, anzi si preferì depenalizzare il falso in bilancio. Del resto, quando l'attuale Presidente del Consiglio, allora solo candidato alla poltrona di Primo Ministro, turbò non poco il mercato con i continui appelli di solo supposte cordate italiane in favore di Alitalia, mentre la dirigenza della società trattava con Air France, nessuno, nemmeno la Consob che è l'organismo che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo, sigh!) sovrintendere alla regolarità dei mercati finanziari, si premurò di chiedere spiegazioni.

    Esiste una Torre di Guardia ancor più grande e potente e si chiama plutocrazia da cui è molto più difficile dissociarsi. [SM=x570888]

    Un saluto a tutti, TDG e non.
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    Robenz
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    Registrato il: 30/09/2006
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    00 07/10/2008 12:27
    Re:
    Vecchia Marziana, 07/10/2008 8.46:

    "robenz
    la tempesta è vicina come in ogni tempesta cerchiamo di rifugiarci nella ROCCIA!"
    Il

    Pontefice interviene sulla crisi:
    «I soldi non sono una certezza»
    CITTA' DEL VATICANO
    «Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono, sono niente e tutte queste cose che sembrano vere sono di secondo ordine». Lo ha detto il Papa, parlando a braccio alla prima congregazione generale del Sinodo iniziato oggi in Vaticano. «Chi costruisce solo sulle cose visibili, come il successo, la carriera e i soldi» rischia poi di perdere tutto«. Per il Papa, »solo la Parola di Dio è solida. E dunque è «realista chi costruisce sulla Parola di Dio».

    Secondo Benedetto XVI, «costruisce sulla sabbia la casa della propria vita chi costruisce solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi: apparentemente queste sono le vere realtà, ma - ha ammonito - questa realtà prima o poi passa». «Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi, che non sono niente», ha scandito. «Di per sè - ha aggiunto il Papa - tutte queste cose che sembrano la vera realtà sono solo realtà di secondo ordine e chi costruisce su questo costruisce sulla sabbia». Per il Pontefice infatti «solo la parola di Dio è fondamento della realtà e cambia il nostro concetto di realismo: realista è chi riconosce la realtà nella parola di Dio».
    www.lastampa.it

    Anche il Santo Padre la pensa così.
    Ma condivido anche le preoccupazioni espresse da Predestinato
    Nonna Pina



    Ciao Nonna Pina
    Certamente non è un bel periodo!!
    Mi fa veramente piacere che il Santo Padre abbia detto questa frase
    (dall'abbondanza del cuore la bocca parla)
    Ciao [SM=x570921]
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    lovelove84
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    Registrato il: 21/04/2008
    Utente Senior
    00 07/10/2008 14:07
    io consiglio di prendere tutti i soldi,e tenerli al calduccio sotto al matessasso per un po, è meglio perdere poco che tutto, dato che non si sà se ci sara un altro crollo o un rialzo, però prevenire è meglio che curare.
    quello che ha detto il Papa, concordo,perche non ha detto cose diverse da quello che ci insegna Gesu, di non attaccarci alle cose materiali,perciò prima bisogna essere ricchi dentro e poi fuori, altrimenti non ci avrebbe insegnato la parabola dei talenti mt.25:14.30.

    i soldi non rendono felici,ma la migliorano!!!!

    [SM=x570865] [SM=x570865] [SM=x570865]
    --------------------------------------------------
    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
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    Paolino74
    Post: 203
    Registrato il: 17/07/2002
    Utente Junior
    00 07/10/2008 19:38
    Re:
    edinz, 07/10/2008 11.17:

    La politica ha da tempo abdicato in favore del potere finanziario. Sono costretto a utilizzare una banca per gestire i miei soldi e in questo contribuisco, mio malgrado, ad alimentare il giro della finanza. Tuttavia, mi son posto il problema morale della speculazione e sono ormai una decina d'anni che non investo in nessun tipo di strumento finanziario. Perché se qualcuno ci guadagna, qualcun altro senz'altro ci perde e a guadagnare sono sempre i grossi poteri della finanza, mentre a perdere è il terzo mondo. Inoltre, parlando di riparmiatori, il mercato finanziario è come un enorme tavolo da poker: il baro ha bisogno che gli allocchi mettano il cip e, possibilmente, vadano a vedere le sue carte. Se egli, però, non fosse accorto e vincesse tutte le "mani", dopo un po' gli altri si stancherebbero di perdere e smetterebbero di giocare. La furbizia del baro sta nel perdere una volta e vincerne due, lasciando così l'illusione a tutti i giocatori di avere una possibilità di guadagnare. Quel che successe negli Stati Uniti con Enron o Worldcom, stava minando la fiducia dei risparmiatori e senza fiducia niente cip! Il governo USA mise subito mano alle leggi e inasprì le pene per aggiotaggio, insider trading, falso in bilancio... e mise anche alla gogna i manager che avevano contribuito alla bancarotta. Tutti hanno sempre pensato che fosse una garanzia per i piccoli risparmiatori ma, a mio avviso, fu il tentativo di ritrovare i giocatori al tavolo una volta passata la buriana. In Italia, con Cirio e Parmalat accadde la stessa cosa... quasi la stessa cosa, perché non ci fu la stessa reazione del Governo, anzi si preferì depenalizzare il falso in bilancio. Del resto, quando l'attuale Presidente del Consiglio, allora solo candidato alla poltrona di Primo Ministro, turbò non poco il mercato con i continui appelli di solo supposte cordate italiane in favore di Alitalia, mentre la dirigenza della società trattava con Air France, nessuno, nemmeno la Consob che è l'organismo che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo, sigh!) sovrintendere alla regolarità dei mercati finanziari, si premurò di chiedere spiegazioni.

    Esiste una Torre di Guardia ancor più grande e potente e si chiama plutocrazia da cui è molto più difficile dissociarsi. [SM=x570888]




    quoto in toto..

    aggiungo solo che attualmente non conviente investire negli immobili tranne nel caso di acquisto prima casa.. il mercato è destinato a ridimensionarsi, lo dico con cognizione di causa perchè sono ogni giorno in cantiere e so per certo che i preventivi ai subappaltatori (impiantisti , artigiani ecc ) stanno subendo un certo ribasso, a seguire si avrà la discesa del valore degli immobili causa anche la maggior offerta sul mercato.

    Per gli investimenti acquistate terreni agricoli.. costano un nulla e si auto mantengono riguardo a spese e tasse.. e soprattutto non si deprezzano mai.. e non è detto che prima o poi non diventino edificabili..





    La vita è come una scatola di cioccolatini.. prima o poi FINISCE!