00 03/10/2008 15:49
Re:
countrydancer, 03/10/2008 15.36:

Come sempre le critiche piovono quando la chiesa parla di questo argomento.

A mio avviso per i cattolici il discorso è: io sono cattolico perché esiste la chiesa cattolica e dovrei seguire i suoi insegnamenti. Non voglio seguirli, bene, ma rifletti sulla tua religione e religiosità.

A differenza dei tdg però il cattolico che non l’accetta non viene discriminato.

In generale penso che nella società attuale fatta di egoismo e di soddisfazione dei propri bisogni istintivamente, credo che tali affermazioni del Papa siano quanto meno indispensabili per ricordare a tutti la fedeltà coniugale e l’importanza dell’amore e del rapporto sessuale tra uomo e donna nel matrimonio, oltre a dare importanza alla procreazione ed alla vita umana.

Se tutti rispettassero tali norme morali non si dovrebbe ricorrere alla giustificazione dei preservativi per ripararsi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Giustificazioni che a mio avviso cercano di negare l’egoismo di fare con il proprio corpo ciò che si vuole.
Logicamente il discorso per i non cattolici non vale…a loro giudizio.





E questo è decisamente un punto di vista più equilibrato che affermare semplicisticamente che "metodo naturale RULEZ".

Non lo condivido (perchè penso che chi si ama e ha una vita sessuale non finalizzata alla procreazione anche se non sposato non lo faccia necessariamente per "egoismo" o per "soddisfazione dei propri bisogni", ma spesso per ragioni che forse sfuggono a tanti approcci troppo rigidi), però non lo contesto. L'argomento posto in questi termini rappresenta quello che dev'essere: una questione tra se stessi e la propria religiosità.
Inoltre evita di scendere nel merito dell'efficacia dei metodi.

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Gianluca