Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

Giovanni 10:30

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    lovelove84
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    00 09/09/2008 16:22
    cosa dicono i tdg sul versetto di Giovanni che Gesu dice chiaramente io e il Padre siamo uno?
    [SM=x570865] [SM=x570865]






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    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
  • mauro.68
    00 09/09/2008 16:37
    Posso invece citarti Giovanni 10:38 "ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre".

    La traduzione del nuovo mondo invece traduce che, io sono in unione col Padre, come se fosse vicino e non dentro. L'interlineare invece li smentisce.
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    lovelove84
    Post: 281
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    00 09/09/2008 17:20
    Re:
    mauro.68, 09/09/2008 16.37:

    Posso invece citarti Giovanni 10:38 "ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre".

    La traduzione del nuovo mondo invece traduce che, io sono in unione col Padre, come se fosse vicino e non dentro. L'interlineare invece li smentisce.




    si ma qui hanno cambiato "è in me" con "unito" ma in gv 10.30 non hanno cambiato niente, se loro credono che Gesu e Dio sono 2 persone diverse, questo come lo spiegano?si rifanno al versetto che hai citato tu senza dare altre spiegazioni?
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    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
  • mauro.68
    00 09/09/2008 17:38
    Re: Re:
    lovelove84, 09/09/2008 17.20:




    si ma qui hanno cambiato "è in me" con "unito" ma in gv 10.30 non hanno cambiato niente, se loro credono che Gesu e Dio sono 2 persone diverse, questo come lo spiegano?si rifanno al versetto che hai citato tu senza dare altre spiegazioni?



    Il passo che dici tu infatti non è stato cambiato (ho controllato dall'interlineare), però riescono sempre a darti una risposta ripondendoti con un altro versetto, oppure ti risponderanno con un'altra domanda.

    [Modificato da mauro.68 09/09/2008 17:39]
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    Achille Lorenzi
    Post: 11.055
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    00 09/09/2008 18:18
    Nel loro opuscolo "Dovreste credere nella Trinità" i TdG scrivono a proposito di questo passo:

    «“Io e il Padre siamo uno”
    A proposito di Giovanni 10:30, nel suo commentario al Vangelo omonimo, Giovanni Calvino (che credeva nella Trinità) scrisse: “Gli antichi usarono impropriamente questo passo, per dimostrare che Cristo è [consustanziale] col Padre. Infatti Cristo non parla di unità di sostanza, ma dell’accordo che ha col Padre”. - Corpus Reformatorum, Brunswick 1892, vol. LXXV, col. 250» (.

    Quello che segue è il commento di Francesco Pastore a queste parole della WTS:
    ---------------------------

    Siamo d'accordo con Calvino, ma si ricorda che quando Gesù fece
    questa asserzione, gli ebrei vollero immediatamente prenderlo a sassate. Guardiamo cosa scrive Giovanni: «“Io e il Padre siamo una cosa sola”. I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù rispose loro: “Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?”. Gli risposero i Giudei: “Non ti lapidiamo per un opera buona, ma per bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”» (Giov 10: 30-33). Se Gesù voleva intendere che agiva in accordo con il Padre i Giudei non avrebbero tentato di lapidarlo, infatti anche loro credevano di agire in modo concorde con Dio. Per dirla tutta avrebbero dovuto prendere a sassate anche Mosè per lo stesso motivo! La verità è che gli ebrei capirono questa asserzione come una dichiarazione di uguaglianza con il Padre. In questo passaggio Gesù non dice mai "io non sono Dio", infatti rispose: «Non è forse scritto nella vostra legge: Io ho detto: voi siete dei? Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?» (Giov. 10: 34-36). Qui Gesù fa un discorso molto semplice: se alcuni uomini sono stati chiamati dèi, tanto più lo sono io che sono il Figlio di Dio! Quale fu la reazione dei Giudei a questa affermazione? «Cercarono allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani» (Giov. 10:39). Noi non diremo mai che da Giov. 10:30 si evince che Gesù era della stessa sostanza del Padre, ma come lo stesso Calvino afferma, questo versetto (Giov. 10:30) conferma che Gesù è Dio. Nel suo commentario al Vangelo di Giovanni scrive: «Gli Ariani anticamente distorsero questo passaggio per provare che Cristo non è Dio per natura, ma che possiede un qualche genere di Divinità presa in prestito. Ma questo errore è confutato facilmente, dato che Cristo ora non discute su quello che egli è, ma che dovremmo riconoscerlo per quello che è, dai suoi miracoli in carne umana. Per quanto riguarda noi non potremo mai comprendere mai la sua Divinità eterna, a meno che l'abbracciamo come un Redentore» (tratto da www.infotdgeova.it/dottrine/pastore4.php ).

    Achille
    [Modificato da Achille Lorenzi 09/09/2008 18:18]
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    (Mario70)
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    00 09/09/2008 18:19
    Re: Re:
    lovelove84, 09/09/2008 17.20:




    si ma qui hanno cambiato "è in me" con "unito" ma in gv 10.30 non hanno cambiato niente, se loro credono che Gesu e Dio sono 2 persone diverse, questo come lo spiegano?si rifanno al versetto che hai citato tu senza dare altre spiegazioni?




    Non riflettono su questa scrittura ma la interpretano alla luce di quell'altra che dice "anche loro siano uno con noi" e spiegano che come i seguaci di Gesù non erano una sostanza sola, cosi anche Gesù non lo era col padre... erano uno nel senso di concordia, di unità di intenti.

    ciao
    MArio
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    Elyy.
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    Registrato il: 17/06/2008
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    00 09/09/2008 19:57
    Re: Re: Re:
    (Mario70), 09/09/2008 18.19:




    Non riflettono su questa scrittura ma la interpretano alla luce di quell'altra che dice "anche loro siano uno con noi" e spiegano che come i seguaci di Gesù non erano una sostanza sola, cosi anche Gesù non lo era col padre... erano uno nel senso di concordia, di unità di intenti.

    ciao
    MArio



    Quindi tu come la spiegheresti?
    Intendo giovanni 10:30 con l'altra che anche gli apostoli dovevano essere UNO con Gesù..

    (ho già chiesto spiegazioni in privato e ho già ricevuto risposta, ma mi piacerebbe conoscere anche la tua versione)

    Grazie

    Ely

    ----------------






    "Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




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    wolfstenio
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    00 09/09/2008 20:05
    RE
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    wolfstenio
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    00 09/09/2008 20:12
    RE

    ALLA luce del veretto di giovanni 10:38, i tdg dicono che gesu' intendesse dire,che quello che le opere che faceva lui,era come se li facesse il padre. [SM=x570880] [SM=x570880]

    SPESSO e volentieri fanno questo esempio:

    SE un padrone di un'azienda mandasse il figlio a riscuotere del denaro da un debitore,è come se si muovesse il padre, il figlio in poche parole fa le veci di suo padre.

    [SM=g1537159] [SM=g1537159] [SM=g1537159]
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    (Mario70)
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    00 09/09/2008 20:41
    Re: Re: Re: Re:
    Elyy., 09/09/2008 19.57:



    Quindi tu come la spiegheresti?
    Intendo giovanni 10:30 con l'altra che anche gli apostoli dovevano essere UNO con Gesù..

    (ho già chiesto spiegazioni in privato e ho già ricevuto risposta, ma mi piacerebbe conoscere anche la tua versione)

    Grazie

    Ely

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    Non mi piace molto dare io la spiegazione di un passo ma preferisco che siano i diretti interessati a farlo.
    Eccoti il contesto ti evidenzio in grassetto le parti che secondo me spiegano in che senso va letto il passo:

    Giovanni 10:24-38 24 Lo circondarono i Giudei e gli dicevano: «Fino a quando ci tieni con l' animo sospeso? Se sei il Cristo, diccelo apertamente». 25 Rispose loro Gesù: «Ve l' ho detto e non credete. Le opere che faccio in nome del Padre mio, esse mi rendono testimonianza. 26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco e mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non periranno mai; e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno le può strappare dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno [dal greco esmen da eimei "essere" quindi non "uno" in senso numerico, ma di essenza "una cosa sola" rende bene l'idea]». 31 I Giudei raccolsero di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: «Vi ho mostrato molte opere buone da parte del Padre. Per quale di queste opere mi lapidate?». 33 Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un' opera buona, ma per una bestemmia: perché tu che sei uomo, ti fai Dio». 34 Rispose loro Gesù: «Non è scritto nella vostra legge: Io ho detto: siete dèi? 35 Se ha detto dèi coloro cui fu rivolta la parola di Dio, e la Scrittura non si può abolire, 36 a colui che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Io sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi. 38 Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, così che conosciate e cominciate a comprendere che il Padre è in me ed io nel Padre».

    Oltre al contesto ti sarà utile sapere che l'altra scrittura si trova in giovanni 17:21 quindi è decontestualizzata rispetto a questa, i discepoli di Cristo saranno partecipi della natura divina, mentre Cristo e il padre sono di quella natura.

    Ciao
    Mario