00 04/09/2008 10:26
E mi sovviene pure come l'antropologa Cecilia Gatto trocchi smontò come niente, in una discussione televisiva, la lagnanza della nostra "medicinaccia" e dell'inquinamento che ammazzerebbe dio sa quanta gente con cancri, polveri sottili e e trappole varie, ricordando che ieri, quando c'era più natura e meno medicina moderna, la gente campava di meno. Lo conferma anche SUPERQUARK notando che i romani antichi in media campavano quasi la metà della media attuale nonostante che l'inquinamento (fuori della fossa biologica) non si sapeva neanche che fosse.

Dobbiamo dire che si trattava di una "naturaccia" o che piuttosto, proprio al contrario del detto che suona "si stava meglio quando si stava peggio" è piuttosto giusto dire che "si sta meglio ora che quando si stava peggio prima"?

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E poi, siccome i pensieri sono come le cerase, che una tira l'altra, mi viene anche da riflettere al fenomeno stranissimo che consiste nel fare del salutismo estremo proprio nel momento in cui circola e dilaga il virus della insignificanza della vita e del tirare a vivere senza sapere perché. Al punto che per alcuni il tenere tanto alla vita viene espresso proprio dal darsi agli sport estremi, allo sballo e alle guide contromano in autostrada. Così tanto per buttare a mare in un soffio questa salute tanto preziosa e coccolata.
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est modus in rebus