Agharti64 ha scritto:
Non mi sembra particolarmente strano che la mia coscienza sia in armonia con ciò che insegna la mia religione. Se non lo fosse farei altre scelte.
Non penso che la coscienza e gli insegnamenti di una religione debbano necessariamente coincidere.
La coscienza fa parte dell'intimo di ogni essere umano, e non dipende da ciò che viene insegnato da una religione.
La Bibbia stessa, parlando di coloro che non avevano una legge (o una specifica religione) afferma che costoro osservavano "la legge" seguendo la loro coscienza:
«...essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché
la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda» (Rom. 2:15).
Ad ogni essere umano, in quanto tale, l'idea di lasciar morire un bambino che potrebbe essere salvato solo con una trasfusione appare ripugnante ed inaccettabile. E questo perché la
coscienza umana fa comprendere quanto tale comportamento sia assurdo.
E' solo perché i TdG devono ubbidire agli 'intendimenti' del CD che costringono le "loro coscienza" ad accettare un tale insegnamento.
Ma se "domani" il CD - come ha fatto già con altri insegnamenti analoghi - riconoscesse finalmente che Dio non vuole una cosa del genere e che ognuno è davvero libero di scegliere, secondo la sua coscienza, se accettare o meno una trasfusione di sangue in simili circostanze, sicuramente moltissimi, se non tutti i TdG acconsentirebbero alla trasfusione se questa fosse l'unico modo per salvare la vita dei loro figli.
Attualmente tale "libera scelta" non esiste, anche solo considerando il fatto che chi davvero seguisse la sua coscienza, acconsentendo alla trasfusione, verrebbe escluso ("dissociato") dalla congregazione, con le pesantissime conseguenze sociali che ben conosciamo.
Achille