00 22/07/2008 17:16
Re:
patacca75, 22/07/2008 9.57:

Sto sempre cercando di convincere mia sorella ma non ho la cultura che ha lei sulla bibbia e faccio delle gran figuracce perchè mi dice"io te lo so spiegare questo passo perchè tu no?"e io le dico"perchè io non passo la vita a leggere giornalini facci altro"e lei"allora sono contenta perchè ho una padronanza di linguaggio che tu non hai ed io zitta penso"e grazie,vi addestrano bene!"
Vabbè lasciamo perdere..
Comunque ho trovato qui sul sito la traduzione del nuovo mondo e testi originali ma lei non è rimasta soddisfatta della spiegazione che le ho letto anche se per me nella mia ignoranza quadra.Mi ha dato un compito che è di dimostrarle con la MIA bibbia(non la tnm)che c'è scritto e dove è scritto che l'anima è immortale,che quando muoriamo il paradiso è in cielo e non sulla terra(quello che penso anch'io)e dove parla della trinità cioè che Dio non è Gesù perciò si deve pregare solo Dio.
Non posso farmi sfuggire quest'occasione anche se non ci caverò un ragno da un buco per favore datemi qualche dritta.
Grazie [SM=g1537159] [SM=g1537159] [SM=g1537159]
Sara



Sulla trinità stampati il mio scritto e faglielo leggere:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4596727&p=1

Per quanto riguarda l'anima immortale io mi concentrerei di più sul discorso unti che vanno in cielo e gli altri di serie b che rimangono in terra.

Tempo fa un mio conoscente scrisse quanto segue forse ti potrà essere utile (ho il suo permesso per riportarlo qui [SM=g27830] ):



Mettendo in chiaro che solo dopo la morte e resurrezione di Cristo e la discesa dello Spirito Santo è stata aperta la speranza celeste, questa scrittura ha un senso:

luca 7:28 Perché io vi dico che fra i nati di donna, non vi è alcun profeta più grande di Giovanni Battista; tuttavia il minimo nel regno di Dio è più grande di lui".

Giovanni è l'ultimo profeta prima di Cristo, è l'elia che doveva tornare ed è colui che ha preparato la via al figlio di Dio, ecco perchè è il piu grande dei profeti, ma è morto prima della resurrezione di Cristo, quindi non conosceva ancora la speranza celeste, il passo si puo interpretare in questo modo considerando queste scritture:


ebrei 11:39-40 39 Eppure tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza mediante la fede, non ottennero la promessa, 40 perché Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinché essi non giungessero alla perfezione senza di noi.

ebrei 7:22 Per questo Gesù è diventato garante di un patto molto migliore.

ebrei 8:6 Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto più eccellente in quanto egli è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse,

ebrei 9:15 E perciò egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell' eterna eredità.

Da questo punto di vista il minore del regno dei cieli che fa parte del nuovo patto è piu grande di Giovanni battista il quale non prese parte a quel nuovo patto morendo prima.

Discutiamo ora di chi va in cielo:
Tutte le scritture dicono unanimamente che chi ha fede in Cristo ha la sperasnza celeste:

agli ebrei per prima:

Atti 13:26 Fratelli miei, figli della discendenza d' Abraamo, e tutti voi che avete timor di Dio, a noi è stata mandata la Parola di questa salvezza.

e ai gentili poi:

atti 13:46-48 46 Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: "Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili. 47 Poiché così ci ha comandato il Signore: "Io ti ho posto come luce delle genti perché tu porti la salvezza fino all' estremità della terra. 48 I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero.

Cosa includeva la salvezza?

giovanni 13:2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. 3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.

ebrei 3:1 Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l' apostolo e il sommo sacerdote della nostra confessione di fede, Gesù Cristo,

efesini 4:4 Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell' unica speranza della vostra vocazione.
LND 1 Peter 1:4 per un' eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi

filippesi 3:20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo.

Queste scritture sono incontrovertibili.
Ora analizziamo cosa ci insegna Paolo riguardo la resurrezione:

1 Corinti 15:20-55

"20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. "

Le scritture parlano dello stato dei morti come di sonno, sappiamo che la teologia ebraica primordiale concepiva l'uomo come un insieme di adam, ruah e neshama, l'anima (nephesh) era la persona completa nella sua totalità con tutti questi "soggetti" (per lo più derivati da cose fisiche come l'aria il respiro e il sangue, tutte cose che rendono l'uomo vivo), i morti però non hanno un annientamento totale in quanto qualcosa sopravvive alla morte in uno stato larvale in un "luogo" chiamato sheol, qui "risiedono le ombre dei morti":
Isaia 14:9-11:
" 9 Dal basso dello sheol si agitano per te, per farsi incontro al tuo arrivo; per te esso risveglia le ombre, tutti i potenti della terra; ha fatto sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10 Tutti prendono la parola per dirti: "Anche tu sei stato fiaccato come noi, sei diventato simile a noi!". 11 Il tuo fasto è disceso nello sheol, come la musica delle tue arpe. Sotto di te si stendono le larve, i vermi sono la tua coperta. "

Proverbi 9:18 E lui non sa che là ci sono le ombre, che agli antri dello sheol scendono i suoi invitati.

1 Samuele 2:6 "L' Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nello Sceol e ne fa risalire."

salmo 16:10 "perché tu non lascerai l' anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione."

Più tardi cominciò a spuntare il concetto di "resurrezione dei corpi" alla venuta del messia, si comincia a parlare dello stato dei morti come di sonno, termine ripreso dalla teologia cristiana successiva, i farisei fecero loro questo concetto della morte e resurrezione, i sadducei invece la negavano completamente.
Questa fase arcaica venne poi superata e gli ebrei ampliarono il loro concetto di anima:

L'anima venne vista come composta da tre elementi: nefesh, ru'ah, e neshamah. Essi sono solitamente spiegati in questi termini:

Nefesh La parte inferiore o "funzioni animali" dell'anima. Si riferisce agli istinti e funzioni vitali. Si trova in tutti gli uomini, ed entra nel corpo fisico al momento della nascita. È all'origine della natura fisica e psicologica.
Le altre due parti dell'anima non esistono dalla nascita, ma si creano lentamente col passare del tempo. Il loro sviluppo dipende dall'agire e dalle credenze dell'individuo. Di esse si dice che esistano in forma completa negli individui spiritualmente avanzati
Ruach L'anima mediana, o spirito. Essa consiste nelle virtù morali e nella capacità di distinguere il bene dal male. Nel linguaggio moderno è analoga alla psiche o all'ego.
Neshamah L'anima superiore, il Sé più elevato. Essa distingue l'uomo da tutte le altre forme di vita. Ha a che fare con l'intelletto, e permette all'uomo di godere e beneficiare della vita dell'aldilà. Questa parte è comune ad ebrei e non ebrei al momento della nascita. È la parte che permette la consapevolezza dell'esistenza e presenza di Dio.

Queste "scoperte" però erano assenti nel periodo neotestamentario, la dottrina più importante per i cristiani era, ed è, la resurrezione dei corpi in un periodo di tempo chiamato "ultimo giorno" fu Gesù a parlarne in Giovanni 11 che noi conosciamo bene in relazione alla resurrezione di Lazzaro.
Continuiamo con Paolo:



"22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo. 23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta."

Quindi il primo a resuscitare in questo stato è Cristo, seguiranno i suoi discepoili ma alla sua venuta...
ancora:

35 Ma dirà qualcuno: "Come risuscitano i morti, e con quale corpo verranno?". 36 Stolto! Quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore. 37 E quanto a quello che semini, tu non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, che può essere di frumento o di qualche altro seme. 38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme dà il suo proprio corpo. 39 Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne dei pesci, altra la carne degli uccelli. 40 Vi sono anche dei corpi celesti, e dei corpi terrestri, ma altra è la gloria dei celesti, altra quella dei terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna ed altro lo splendore delle stelle, perché una stella differisce da un' altra stella in splendore. 42 Così sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. 43 È seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita pieno di forza. 44 È seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale. 45 Così sta anche scritto: "Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente" ma l' ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. 46 Ma lo spirituale non è prima bensì prima è il naturale, poi lo spirituale. 47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. 48 Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l' immagine del terrestre, porteremo anche l' immagine del celeste. 50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l' incorruttibilità. 51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, 52 in un batter d' occhio, al suono dell' ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, 53 poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l' incorruttibilità e questo mortale rivesta l' immortalità. 54 Così quando questo corruttibile avrà rivestito l' incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l' immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: "La morte è stata inghiottita nella vittoria". 55 O morte, dov' è il tuo dardo? O inferno, dov' è la tua vittoria? "

Quindi le anime che dormono nello sheol saranno ricongiunte ad un nuovo corpo glorioso ed immortale ad immagine di Cristo, invece i suoi seguaci che saranno vivi alla sua venuta verranno mutati in tale stato senza passare per la morte:

1 Thessalonicesi 4:13
"13 Non vogliamo lasciarvi nell' ignoranza, o fratelli, riguardo a quelli che dormono, affinché voi non siate afflitti come gli altri che non hanno speranza. 14 Se infatti crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, così Dio riunirà con lui anche quanti si sono addormentati in Gesù. 15 Questo infatti vi diciamo sulla parola del Signore: che noi, i viventi, i superstiti, non precederemo nella venuta del Signore quelli che si sono addormentati. 16 Poiché il Signore stesso, al segnale dato dalla voce dell' arcangelo, dalla tromba di Dio, discenderà dal cielo e i morti che sono in Cristo risorgeranno per primi. 17 Quindi noi, i viventi, i superstiti, insieme con essi saremo rapiti sulle nubi per incontrare il Signore nell' aria. E così saremo sempre col Signore. "

E i morti precristiani?

Abbiamo letto che i cristiani avranno la prima resurrezione, questo non esclude che gli altri risorgeranno dopo, da nessuna parte è scritto che i morti risorgeranno in un corpo diverso e che alcuni rimarranno sulla terra e altri andranno in cielo, la speranza celeste dal punto di vista biblico è aperta a tutti indistintamente come mostrato dalle parole di Cristo stesso:

Giovanni 5:26-29 "26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso; 27 e gli ha dato il potere di fare il giudizio, perché è Figlio dell' uomo. 28 Non stupitevi di ciò: viene un' ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri ascolteranno la sua voce 29 e coloro che hanno fatto il bene ne usciranno per la risurrezione della vita, coloro che hanno praticato il male per la risurrezione del giudizio."

La dottrina del millennio è fondata dalle parole dell'apocalisse, ma non mi pronuncio sull'attendibilità della stessa, l'apocalisse è scritta in segni e non è facile da capire o interpretare, la divisione tra 144000 e grande folla ha senso se si inquadrano i 144000 come i martiri (i numeri sono evidentemente simbolici), coloro che hanno scelto di morire volontariamente per Cristo, hanno una posizione privilegiata, ma insieme a loro vi è la grande moltitudine in cielo, davanti al trono di Dio e all’Agnello con gli angeli, i vegliardi ed i quattro viventi (Apocalisse 7,9).

Creare due destini rende Dio parziale, questa dottrina non ha fondamento nella scrittura, chi ci crede prende passi dell'apocalisse interpretabili o figure allegoriche tipo le "altre pecore" le quali possono rappresentare benissimo i gentili e non una categoria di serie b cestinata sulla terra sotto la guida di eletti di serie A; si è creata prima la dottrina (cercando di fondere insieme la teologia veterotestamentaria che vedeva la resurreziione sulla terra in un paradiso edenico con la successiva speranza celeste fornita ai cristiani, ma questo non è necessario, basta seguire gli sviluppi teologici che si sono susseguiti nel corso dei millenni ed accettare quello finale esposto nel NT) e poi si sono cercate scritture che potessero avallare questa dottrina, non è cosi che un serio studioso della scrittura deve fare.
La speranza è unica:

Efesini 4:4-5 4 un solo corpo e un solo spirito, così come siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione; 5 un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo;

1 Corinti 12:13 13 Siamo stati infatti battezzati tutti in un solo Spirito per formare un corpo solo, sia Giudei sia Greci, sia schiavi sia liberi; e tutti siamo stati abbeverati nel medesimo Spirito.

Matteo 8:10-11 10 All' udire ciò Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico: presso nessuno in Israele ho trovato tanta fede. 11 Vi dico inoltre che molti verranno dall' oriente e dall' occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,

Ebrei 11:12-16 12 Per questo, da quest' unica coppia, e per di più già morta, nacquero figli numerosi come le stelle del cielo e come l' arena che è sulla riva del mare, che è impossibile numerare. 13 Secondo la fede tutti questi [i fedeli precristiani] morirono, pur non avendo ricevuto le promesse, ma avendole viste e salutate da lontano, e riconoscendosi stranieri e pellegrini sulla terra. 14 Quelli infatti che dicono tali cose mostrano chiaramente che cercano una patria. 15 E se avessero avuto nella memoria quella patria da cui erano usciti, avrebbero avuto occasione di ritornarvi. 16 Ora invece essi aspirano a una patria migliore, e cioè alla celeste. Perciò Dio non ha vergogna di essere chiamato il loro Dio. Infatti egli ha preparato loro una città.

Alla luce di queste scritture, quale altra prova vogliamo ancora?


Romani 8:18-39 "18 Penso infatti che le sofferenze del tempo presente non hanno un valore proporzionato alla gloria che si manifesterà in noi. 19 L' attesa spasmodica delle cose create sta infatti in aspettativa della manifestazione dei figli di Dio. 20 Le cose create infatti furono sottoposte alla caducità non di loro volontà, ma a causa di colui che ve le sottopose, nella speranza 21 che la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per ottenere la libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo infatti che tutta la creazione geme e soffre unitamente le doglie del parto fino al momento presente. 23 Non solo essa, ma anche noi, che abbiamo il primo dono dello Spirito, a nostra volta gemiamo in noi stessi, in attesa dell' adozione a figli, del riscatto del nostro corpo. 24 Fummo infatti salvati nella speranza; ma una speranza che si vede non è più speranza: chi infatti spera ciò che vede? 25 Ma se noi speriamo ciò che non vediamo, stiamo in attesa mediante la costanza. 28 Sappiamo poi che per coloro che amano Dio tutto confluisce in bene, per coloro che secondo il piano di Dio si trovano ad essere chiamati. 29 Poiché coloro che da sempre egli ha fatto oggetto delle sue premure, li ha anche predeterminati ad essere conformi all' immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli. 30 Coloro che predeterminò, anche chiamò; quelli che chiamò, questi anche giustificò; quelli poi che giustificò, anche glorificò. ... 37 Ma in tutte queste cose noi stravinciamo in grazia di colui che ci amò. 38 Sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né potestà, né presente né futuro, 39 né altezze né profondità, né qualunque altra cosa creata potrà separarci dall' amore che Dio ha per noi in Cristo Gesù nostro Signore. "

Nel sito di Achille (non ricordo dove) è detto quanto segue:

"La dottrina dei due destini ha privato i testimoni di Geova dalla necessità di nascere di nuovo, di partecipare realmente alla Santa Cena (commemorazione) Giovanni 6:53-56; 13:12-17, e di beneficiare di gran parte della Bibbia (quasi tutto il N.T.) che applicano alla classe dei 144.000 di cui solo una residua parte vive ancora sulla terra. "

Per ulteriori informazioni vedi:

http://www.infotdgeova.it/dottrine/destini.php

http://www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php

http://www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php

Ciao
Mario







"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)