Dici bene rocket,la sfida che si presenta dopo usciti riguarda proprio questo:dimostrare di avere dei valori ,indipendentemente dall’appartenenza ad un gruppo.
Io nella mia prima esperienza “la puzza di apostasia” ho sottolineato il fatto che alcuni fuoriusciti si danno alla “pazza gioia”,senza avere freni inibitori e valori morali,come se volessero recuperare “il tempo perduto”.
C’e’ chi si da alla droga,chi all’alcool,a chi si sfascia la famiglia…insomma dopo sai che soddisfazione e’ per coloro che li additano come esempio negativo per chi e’ ancora dentro l’organizazione e gli passasse anche solo per un momento nel cervello l’idea di “uscire”.
Io personalmente mi sforzero’ di non essere “un esempio negativo”, non solo per orgoglio personale,ma perche’ in certi valori io ci credo,gli altri facciano come meglio credono.
Ora ,non per criticare altre persone che sono semplici esseri umani come me,e riconoscendo che tutti possiamo sbagliare,premesso questo ,sono stato testimone di tante situazioni che si creavano nelle congregazioni,e quella che elenchero’ di seguito e una delle tante,ma servira’ da esempio.
Un servitore di ministero figlio di anziano di congregezione,venne pagato per un suo lavoro con un assegno,e che penso’ di fare?Lo ritocco’ per incassare piu’ soldi,l’impiegato di banca se ne accorse,e…,fu solo per la magnanimita’ della persona del “mondo”che emise l’assegno che costui non ando’ in galera.
La domanda e’:tutti i tdg sono cosi? No! Assolutamente!riconosco che costui era una “pecora nera”,ma in questo caso esemplare fu solo il comportamento della persona del “mondo”,ma questa vicenda non la troveremo certamente narrata in qualche rivista wts,ma cosa sarebbe successo se in questa situazione si fosse trovato un ex?
La risposta e’ scontata…
--------------------------------------------------
Un uomo con un orologio sa che ore sono. Un uomo
con due orologi non e' mai sicuro. (Segal)