Per Sonny
“Quello che volevo dire, è che comunque, quando si muore, dovrebbe cessare ogni colpa del passato e così come sicuramente Dio è pronto ad accogliere l'anima (se esiste) del defunto, non vedo perchè coloro che sono preposti all'accompagnamento della sua ultima dimora,”
Questo ragionamento dà per scontato quello che deve dimostrare. Ma dove sta scritto che Dio accoglie tutti? Al contrario sta scritto: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa”.
“spiritualmente parlando, si traggano indietro a motivo di regole e regolette trate da un codice scritto da uomini e non tratto dalla bibbia a cui dicono di attenersi!”
Sbagli ancora, perché è proprio quel libro in cui sta scritto “i peccati che rimetterete saranno rimessi, e a coloro cui non li rimetterete resteranno non rimessi”, e il Signore è altrettanto chiaro nel dire “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”
“Noto con dispiacere che non ti perdi un'occasione per offendere i tdg e coloro che EVENTUALMENTE possono ancora avere dei residui di geovismo!”
Sarà per i tuoi toni profetici ed apocalittici contro la Chiesa, i tuoi slogan urlati senza nessuna argomentazione, che ovviamente scatenano la giusta e sdegnata reazione di chi poi legge un paralogismo dietro l’altro.
“Se io pure avessi ancora delle "ragnatele" caro Poly, non è certo con la tua delicatezza che me le fai togliere! Anzi!
Con il tuo presuntuoso modo di fare e di avere SEMPRE ragione e comunque l'ultima parola, sappi che non fai altro che confermarmi ancora una volta, (Se ce ne fosse di bisogno) che la tua religione non fa per me!”
Altro paralogismo. Se anche io fossi Hitler non vedo come potresti giudicare dal mio comportamento la religione di quasi un miliardo di persone. Questo errore continui a commetterlo incessantemente. Inoltre come si può sostenere che, solo perché una persona è in grado di risponderti, allora la sua religione non fa per te? Non scambiare il tuo risentimento dettato dal fatto che io ti risponda riga per riga con l’analisi delle argomentazioni che faccio.
“Io ricordo un Cristo misericordioso, non pignolo e meticoloso nell'applicare farisaicamente regole e regolette di un codice canonico uscito da chissà dove!”
Come abbiamo già visto il tuo Gesù pare uscito non dal Nuovo Testamento ma da una Bibbia edulcorata ad uso dei Figli dei Fiori.
“Preferisco credere in un Dio di amore, anzichè un Dio pieno di regolamenti e codici canonici che non riconosco assolutamente!”
Le regole di Dio sono solo per il tuo bene. Sono secoli che la filosofia s’è resa conto che l’assenza di una regola, di un limite, non è la libertà ma la schiavitù.
“figurati a un codice canonico!”
Come abbiamo ripetuto e continueremo a farlo è la Bibbia che si basa sulla Chiesa, non il contrario. Inoltre non c’è nulla nel Codice di diritto canonico che vieti di fare un funerale ad un divorziato.
“La prima frase che ti ho sottolineato, ti mostra appunto che OGNI confessione religiosa tende INVECE a oltrepassare questo confine! E' appunto la dirigenza di tale confessione che determina cosa Dio accetta e NON accetta, arrocandosi il diritto di comunicarlo in Sua vece definendosi in qualche maniera, il canale di Dio.”
Veramente se ho interpretato bene cosa ti voleva dire la nostra amica ha espresso qualcosa di un po’ diverso. Non ha contesto il diritto per le varie Chiese di stabilire un codice di comportamento, bensì ha detto che la Chiesa non può sapere con certezza se nessuno sia nella grazia o nella perdizione. Ma questo la teologia cattolica lo sa molto bene. Come è noto per i cattolici di nessuno si può dire con certezza che sia all’inferno, neppure di Giuda. Bisogna infatti distinguere l’errore dall’errante. L’errore in sé va condannato, ma colui che erra può essere perdonato, e noi non sappiamo se Dio l’abbia fatto o meno, perché non conosciamo la vita interiore di questo soggetto. Ma il fatto che il soggetto in sé non possa essere certamente ascrivibile alla dannazione eterna, non toglie il fatto che la Chiesa debba ribadire a gran voce qual è l’errore. Condanniamo dunque l’omicidio, mentre perdoniamo l’omicida. Il fatto che una Chiesa abbia tutto il diritto di dire cosa sia giusto e cosa è errato è lapalissiano, e del tutto irrilevante al medesimo tempo. E’ lapalissiano perché Gesù nella Bibbia dice agli apostoli “chi ascolta voi ascolta me”, ed è irrilevante perché il punto non è se la Chiesa abbia ragione a dire che può dire a cosa Dio dispiaccia, bensì è rilevante il fatto che è a questo che i cattolici credono, e dunque, se si vuole poter essere definiti cattolici ed usufruire dei sacramenti cattolici è questo che si deve accettare. Se non si vuole accettare questo si è liberissimi di cambiare religione, mentre non si è liberi di pretendere di essere cattolici e di usufruire dei sacramenti cattolici se poi non ci si vuole comportare da cattolici, perché sarebbe come sbattere i piedi perché il WWF non mi accetta più in quando sono diventato un fautore della caccia alle balene.
“Che peccati poteva avere un divorziato?”
Non scambiare la tua mentalità moderna dove il matrimonio e la sua indissolubilità sono una barzelletta con quanto invece dice Cristo “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”. Il fatto che divorziare non sia grave quanto sterminare ebrei non vuol certo dire che il divorzio non sia peccato.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)