00 09/07/2008 00:59
Da quello che leggo, l’iscrizione contiene due frasi su cui ruota tutta la questione. La prima suonerebbe “In tre giorni tu saprai che il diavolo sarà sconfitto dalla giustizia”, mentre la seconda suonerebbe “Dopo tre giorni tu rivivrai, Io, Gabriele, te lo comando” (ma qui il testo è assai più incerto e la traduzione è stata contestata da molti). Il tutto sarebbe riferito ad un certo Simone, che si mise a capo di una rivolta alla morte di Erode (di questa vicenda parlerebbe anche il Talmud).
Allora, alcuni hanno voluto dedurre da tutto questo che i seguaci di tale Simone, sconfitto dai romani, credevano che egli fosse risorto il terzo giorno. Per cui, i seguaci di Cristo si sarebbero ispirati a quanto già si era creduto per Simone per “inventarsi” uno dei pilastri del loro Vangelo.
Ci sono però alcune considerazioni da fare. Tutti coloro che hanno fatto un corso di scienze bibliche sanno che le espressioni "il terzo giorno" o "dopo tre giorni" nelle Scritture stanno ad indicare un breve lasso di tempo qualsiasi. E’ poi plausibile (ma per saperlo dovrei leggere tutto il testo) che l’iscrizione in oggetto semplicemente riecheggi il secondo versetto del capitolo sesto del profeta Osea “Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza” (che successivamente i Cristiani, sulla scia di Paolo 1Cor 15,4, lessero come una preannuncio della Risurrezione di Cristo), ed essere quindi una promessa di una prossima vittoria sul male dopo un periodo di sofferenza, onde rincuorare i seguaci superstiti di Simone dopo la di questi sconfitta, come a dire: “Simone è morto, ma Dio non si è dimenticato di noi, la liberazione è comunque prossima”.
Un’ultima nota, da credente. In un famoso passo degli Atti ci ricorda che di presunti Messia, prima di Cristo, ce ne erano stati, ma che fine avevano fatto coloro che avevano creduto in costoro una volta che questi erano morti?

“Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, disse: "Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!".” (Atti 5,34-39)

Dei seguaci di Gesù è pieno il mondo, che fine hanno fatto i seguaci di questo Simone?

[Modificato da Trianello 09/07/2008 01:01]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)