00 17/08/2009 19:15
Re:
Achille Lorenzi, 17/08/2009 18.38:

(Mario70) ha scritto:

magari é uno che non ha più nulla da perdere e che a suo modo ti (ci) vuole bene... non riconosci
lo stile?

Lo "stile" è facilmente riconoscibile e dimostra l'ipocrisia di questa persona, che, scrivendo a me in privato più volte concludeva i suoi messaggi con frasi tipo "Con sincero affetto", "ti voglio bene", ti stimo", ecc., ecc. E poi alle spalle scriveva ben altro.
Un ipocrita, come tanti che ho conosciuto in questo modo virtuale dove è molto facile alle persone nascondere quello che veramente sono e pensano di te.

comunque ora che finalmente le acque si sono calmate dammi retta lasciamo perdere

Esatto, lasciamo perdere. Meglio stendere un velo pietoso su tutta questa ipocrisia.

Achille




Dal momento che sto affrontando questo tipo di discorsi anche con altre persone, mi farebbe piacere esporre il mio punto di vista al riguardo, senza entrare nello specifico ma parlando in generale.
Di solito quando frequento delle persone (sia nella vita reale che in quella virtuale) prima di considerare il mio interlocutore come un amico, faccio passare molto tempo, in questo periodo "metto alla prova" la persona confidandogli poco alla volta qualcosa di me, non lo faccio intenzionalmente, è una cosa che mi viene d'istinto.
In tutto questo periodo se noto che la persona è "fedele", nel senso che non spiffera a destra o a manca queste cose, allora comincio a dargli un pò di fiducia, se questa cosa continua allora alla fine, dopo molto tempo, posso considerare questa persona come un amico.
Di solito non sono molto affettuoso nelle parole ovvero non dico ad una persona "ti voglio bene" o "ti saluto con affetto", ma se lo dico è una cosa sacrosanta.
Devo dire che di solito non sono quasi mai stato deluso, forse perchè sono esattamente me stesso sempre e comunque e la persona che mi sta di fronte se ne accorge e agisce di conseguenza.
Se questa persona fa un passo falso nei miei confronti, chiedo spiegazioni a lui direttamente senza passare per terzi lamentandomi di quanto è stato ipocrita o altro, come dice nostro Signore "metto in chiaro tra me e lui solo" se l'amico ammette l'errore e mi chiede scusa dimentico l'accaduto, del resto se consideriamo una persona come un amico, dovremmo essere tolleranti come lo siamo coi nostri familiari ad esempio, credo che in fondo se lo meritano, se pretendessimo la perfezione dagli altri, chi ci rimarrebbe accanto?
Si è vero, qualcuno può rispondermi che lui è fedele sempre e non inciampa mai, però se uno mi parla così c'è qualcosa che non va, proprio perchè è nell'indole umana a volte inciampare e nessuno ne è esente.
Oltre a tutto questo esiste l'impulsività, ciascuno di noi è diverso dagli altri, c'è chi è estremamente razionale (io appartengo a questa categoria) e di solito se dice una cosa (o la scrive) ci ha pensato bene, e difficilmente ha problemi al riguardo.
C'è invece chi è istintivo, impulsivo, questa specie di persone invece di solito amano molto da subito, si danno "anima e core" come si dice a Napoli, ma in maniera direttamente proporzionale a quanto amano, è facile che scivolino in errori grossolani, l'impulsività è così...
Verrebbe da chiedersi se queste persone siano sincere quando dicono di amarci, io credo di si, o almeno in quel momento in cui lo scrivono o te lo dicono, lo sono, ma nervosismi, problemi al lavoro, depressione o altro possono influire sul loro stato d'animo in maniera più evidente che con chi è razionale, infatti quando commettono errori e glielo facciamo notare, il più delle volte sono disposti a chiederci scusa a dimostrazione che in fondo non pensavano veramente quello che dicevano.
Verrebbe naturale preferire chi è razionale a chi è istintivo, ma da razionale dico tranquillamente che siamo pallosi, prevedibili, prevediamo tutto e ci organizziamo nei dettagli ogni cosa, mentre dall'altra parte l'imprevedibilità ha un suo fascino, queste persone sono capaci di sorprenderci e forse il fatto che non riusciamo a capirle sempre, la vedo come una ricchezza.
Insomma alla fine del discorso chiedo ai razionali di essere più comprensivi verso questa categoria di persone diverse da noi, apprezziamone le qualità che hanno e teniamo a mente il loro modo di essere quando ci confrontiamo con loro, essere longanimi ci porterà dei risultati, parola mia, questo non significa che dovremmo sempre e comunque chiudere gli occhi, ogni cosa ha un limite, facciamo in modo comunque che quel limite sia il più lontano possibile.

Un bacio a tutti gli interessati.
Mario