00 04/07/2008 23:45
“Ammesso che Dio Padre, fosse vicino, come dici tu, nel momento della sofferenza, perchè Cristo in un momento estremo disse: Dio mio, perchè mi hai abbandonato? Ora, se Cristo si sentiva abbandonato, o diceva una bugia, oppure Yavhè non era vicino a Lui, ti pare?”

Quello è l’inizio del Salmo 22. Nel giudaismo citare l’inizio di un salmo è una formula per usare tutto il Salmo come argomentazione. Il Sal 22 si apre per l’appunto con un sofferente che dubita della vicinanza di Dio, ma poiché citare l’inizio di un Salmo equivale a citarlo interamente, quel Salmo si conclude appunto col trionfo della speranza e il perseguitato che sente la mano di Dio.

“o ancora, è la croce del Figlio che ci purifica e ci fa sentire più vicini a Dio! Ma andiamo!”

Tutto ciò è la teologia cristiana. Chi mi ama prenda la sua croce e mi segua. Può non piacere, ma non si potrà certo accusare il cristianesimo di essere incoerente. Si può accusare il Dio cristiano solo se avesse promesso la felicità in terra, e, giacché non l’ha mai fatto, l’accusa cade, perché parte da un’idea ingenua del cristianesimo, nonché del Disegno supremo di Dio.

“Oppure diciamolo ai malati terminali che patiscono le pene dell'inferno (come si suol dire) prima di potere tirare le quoie e vediamo cosa ne pensano!”

Puoi dirlo a chi ti pare, è proprio in questi casi che si sente più vicino Dio (la storia è piena di testimonianze in questo senso).
Se per te avere vicino Dio equivale a non soffrire fisicamente allora hai scambiato Dio per la morfina.

“Se Dio avesse voluto far qualcosa con la Betancourt, l'avrebbe fatto subito”

Affascinante come tu abbia una visione dell’epoca arcaica del divino, cioè un Dio che interviene nella natura direttamente, interrompendo l’ordine dei fenomeni naturali. Mi dispiace ma ancora una volta hai sbagliato religione. Il nostro Dio, pur non escludendo interventi diretti, agisce per cause seconde.

“Il resto.... è tutta pura utopia!”

Ho paura che tu non sappia cosa vuol dire la parola utopia.

“Caro Alenis.... forse ti sfugge che Caino e Abele..... Adamo ed Eva... il giardino di Eden..... e molto altro ancora, sono solo dei racconti popolani tramandati da altre culture religiose e adattate al popolo di Dio”

La non storicità di Adamo ed Eva non ha nessuna rilevanza. Il ragionamento di Alenis non ha nulla a che vedere col fatto che questi siano personaggi reali, bensì parla della morale contenuta nella storia.

Un consiglio in materia di teodicea:
Vito Mancuso, Il dolore innocente. L'handicap, la natura e Dio, Mondadori
Ravasi Gianfranco, Fino a quando Signore?, San Paolo
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)