Per Eretikus
“Questo culto si sviluppa, partendo dal Canone ebraico, facendolo proprio, adattandolo con altri libri per comodità organizzativa anti-giudaica”
Per nulla. Semplicemente nell’ebraismo di allora non esisteva un canone unico. INoi non abbiamo fatto nostro alcun canone giudaico, per la banalissima ragione che il cristianesimo è nato prima che il canone palestinese fosse fissato.
“I dottori di tendenza farisaica verso il (90 - 100) riuniti nel sinodo ebraico di Jamnia (Javnè) decisero, imponendolo a tutto il giudaismo, i libri che potevano a titolo di autorità, entrare accanto alla Legge nella lettura ufficiale della sinagoga.
Da quel momento storico si è autorizzati a parlare di "Canone".”
E’ quello che ho scritto io, seppure in una versione un po’ semplificata, perché non c’è esattamente una decisione canonica a Jamnia, dai testi risulta semplicemente che s’è parlato della canonicità di alcuni libri, senza per questo dire che da questo sinodo sia stato stilato un canone. E’ comunque palese che, anche in assenza di una definizione giuridica, l’indirizzo espresso da questo sinodo s’è consolidato.
“La definizione formale del Canone biblico del culto cattolico avviene nel concilio di Trento del 1546 dove si stabilisce in 46 del Antico Testamento e 27 del Nuovo Testamento.”
Questa roba è da manuale, in realtà andando a vedere le fonti le cose sono decisamente più complesse. In primo luogo non è neppure vero che la definizione formale del canone avviene a Trento, già nel precedente Concilio di Firenze il canone è espresso in modo dogmatico. Quanto a definizioni “non dogmatica”, in quanto opera di Concili non ecumenici, troviamo il canone già fissato nel IV secolo coi sinodi di Ippona e Cartagine. Quanto ad attestazioni letterarie del canone, scendiamo al II secolo.
“Dove sarebbe il problema? I cristiani non leggevano i libri che in sinagoga venivano dichiarati sacri? Non erano libri che il Canone ebraico "nato prima di quello cristiano-cattolico" ha poi definito canonici?
Cosa dimostra, se il Canone ebraico nasce dopo, e già esistevano delle comunità cristiane?
Nulla.”
Pare che ti sfugga un punto. Noi non deriviamo l’autorità di quei libri da alcuna decisione ebraica (se c’è mai stata). Abbiamo a che fare col il fenomeno che una volta era chiamato “canone palestinese” contrapposto altrettanto fantomatico “canone alassendrino”. Questa terminologia da manuale di giudaistica degli anni ottanta non la userei certo a lezione, ma in questo caso per farti capire posso anche usare schemi che la storiografia ha abbandonato da trent’anni, tanto non devi sostenere un esame di istituzioni di cristianesimo antico. I cristiani come ripeto sono ebrei tanto quanto i farisei, nessuno di questi due movimenti è padrone del testo sacro. Semplicemente nel giudaismo dopo la distruzione di Gerusalemme ha vinto la linea farisaica, mentre i cristiani, che vengono prima di Jamnia, appartengono ad un'altra linea di ebrei, cioè gli ebrei della diaspora che leggevano anche i libri in greco, infatti nel NT si possono rintracciare richiami lapalissiani agli scritti dell’AT greco, e addirittura di apocrifi. Siamo dunque in presenza non di cristiani che si appropriano di un canone ebraico, bensì di cristiani, che sono ebrei, e che sono eredi di un'altra linea del canone, parallela e coeva a quella farisaica, che una volta veniva chiamata dagli storici “canone alessandrino”. Non si tratta dunque dei cristiani che hanno ereditato qualcosa dagli ebrei, ma di due linee all’interno degli ebrei, e dalla prima deriva a fine I secolo il canone ristretto, dalla seconda deriva, sempre all’origine, la prosecuzione del canone alessandrino. Noi non ci basiamo dunque su alcuna decisione farisaica, perché gli ebrei che hanno creato il cristianesimo si erano emancipati dall’ebraismo sinagogale prima di quella decisione, e seguivano già un’altra linea.
I protestanti a differenza dei cattolici sono nei guai perché in nessun punto della Bibbia si dice quali siano i libri della Bibbia
In definitiva la questione non è neppure chi sia venuto prima e chi sia venuto dopo, ma su chi si basi la tua scelta di determinati libri. Il protestante che pretende di rifarsi al fantomatico Sola Scriptura non può affatto trovare nella Scrittura l’indicazione di quali siano i libri della Scrittura, da qui la necessità di passare per la Chiesa. Il cattolico invece, quando gli si chiede su cosa basi la sua scelta dei libri della Bibbia, non ha nessun problema a rispondere: la Chiesa, e questo vale sia per l’Antico che per il Nuovo Testamento.
[Modificato da Polymetis 04/07/2008 18:52]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)