00 24/05/2008 22:43
Il testo biblico non esiste, esistono le sue tradizioni. E' uno dei motivi per cui tradurre dai LXX o da versioni aramaiche e siriache può essere in alcuni casi più utile che tradurre dall'ebraico del testo masoretico, perché quel testo greco può essere la traduzione di uno stadio testuale più antico.
Per lo stesso motivo nel NT a volte la Vulgata riporta spesso lezioni che, alla luce dei manoscritti che noi oggi abbiamo in mano, sarebbero minoritarie, ma che al tempo di Girolamo, coi codici da lui posseduti, potevano essere maggioritarie. Non a caso la prossima versione della Bible de Jérusalem curata dall'Ecole Biblique, che non si chiamerà più così perché si tratterà di un progetto completamente nuovo, prenderà il nome di "La Bible en ses traditions"(La Bibbia nelle sue tradizioni), ed affinacherà i testi di tradizioni diverse (Greco, ebraico, aramaico, siriaco, paleoslavo, ecc.), infatti, come recitava il testo di presentazione del progetto: "Il n'y a pas un seul texte, rarement un seul sens possible !" ("Non esiste un solo testo, e raramente un solo senso possibile!").
SI capirà dunque perché il concetto di "Sola Scriptura" non ha il benché minimo senso.
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)