00 23/05/2008 17:11

Per cui tutti abbiamo ragione e tutti abbiamo torto... si tratta solo di scegliere la versione che ci piace di più...mmh, mi sembra un po' strana come cosa...



No, perché per il principio di non contraddizione non si dà che A e non-A possano essere entrambe vere. Per cui lì dove due interpretazioni della Bibbia sono in contraddizione tra di loro solo una delle due sarà vera. Si tratterà a questo punto di stabilire quale tra le due interpretazioni è vera. Questo, ovviamente, non potrà essere fatto per tramite della Bibbia stessa (altrimenti ci si ritroverebbe in un circolo vizioso), ma grazie a criteri extra-biblici.


Se fosse bastata la razionalità o la ragionevolezza, doni che Dio ci ha dato, a quale scopo farci pervenire la Sua Parola?



La Rivelazione completa quanto ci dice la ragione. La ragione, per esempio, ci dice che Dio esiste e non può non esistere, ma è la Rivelazione che ci dice che Egli si è scelto un popolo per custodire la sua promessa e che ha inviato suo Figlio nel mondo per la nostra salvezza. L’idea di base è che ciò che è rivelato non può contraddire quanto ci insegna la ragione, questo perché anche per comprendere la rivelazione abbiamo bisogno della ragione (la Grazia, infatti, perfeziona la natura, non la annulla). La Rivelazione ci è comprensibile a partire dalla ragione e non viceversa. Ad esempio, è possibile che Dio mandi qualcuno a togliere i peccati dal mondo (e così la Rivelazione ci dice che è avvenuto), ma non è possibile che Dio mandi e al contempo non mandi qualcuno a togliere e al contempo a non togliere i peccati dal mondo.
[Modificato da Trianello 23/05/2008 17:11]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)