00 13/05/2008 17:31
Re:
elghorn84, 13/05/2008 15.26:



E per me il popolo ebraico, al quale sono contento di appartenere e con cui sento una profonda affinità mentale, ha le stesse qualità di tutti gli altri popoli. In base alla mia esperienza non sono meglio degli altri gruppi umani anche se la mancanza di potere li protegge dai peggiori cancri. Non vedo in essi nulla di eletto".





Che è praticamente ciò che dichiarono il mio rabbino e il grande rav Elio Toaff. Gli ebrei sono uomini, esattamente come tutti gli altri. Una cosa è l'ebraismo, un'altra cosa sono gli ebrei. L'ebraismo ha come scopo l'elevazione morale , mentre l'uomo è quello che è.
Israele racconta la sua storia come una continua confessione di peccato. Israele ha inciampato? Si, lo dicono i profeti. Se Israele non avesse peccato, dicono i maestri, solo il Pentateuco e il libro di Giosuè sarebbero stati dati loro.

Il popolo ebraico non è stato eletto perchè sia "migliore" degli altri (e le Scritture Ebraiche stanno lì a ricordarcelo ), è stato "scelto" per svolgere una "missione": portare tutti i popoli a credere nel Dio Unico. L'elezione non ti rende "migliore", ti dovrebbe rendere più "responsabile" semmai, nei riguardi dell'impegno che, come ebrei, ci siamo liberamente assunti al Sinai.


Ma che Enstein non ricordasse nulla di tutto ciò, mi rende alquanto perplessa circa l'autenticità di queste dichiarazioni a lui attribuite. Non ha senso mettere in relazione l'elezione del popolo ebraico, con le sue singole qualità dei suoi appartenti (che sono simili a quelle di tutti gli altri popoli della terra). Se non lo si chiarisce si rischia di generare confusione. Il termine "eletto" ed "elezione", non di rado vengono fraintesi.

Shalom!
[Modificato da Topsy 13/05/2008 18:14]