Un commentario evangelico online (piuttosto datato) comemnta in questo modo Ap. 9:11:
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Nei Proverbi 30:27 si dice delle locuste ordinarie che «non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere». Le locuste infernali, invece, hanno per re l'angelo dell'abisso ossia l'angelo ch'è il capo degli spiriti rinchiusi nell'abisso. Il nome di cotesto angelo è dato in ebraico con parola che vale distruzione, e in greco con parola che vuol dire: Distruttore o 'Colui che perde'. Il nome induce a credere che si tratti di Satana stesso intento a perdere gli uomini, corpo e anima Giovanni 8:44; 10:10; 1Pietro 5:8.
L'interpretazione storica più in voga del quinto flagello vede nella stella caduta Maometto che discendeva da nobile famiglia araba; vede nelle locuste gli eserciti di Arabi convertiti all'islamismo e marcianti alla conquista del mondo romano; nei cinque medi i 150 anni decorrenti dal principio della predicazione di Maometto, 612, al 762 in cui la sede dei califfi fu trasferita a Bagdad; nel tormento inflitto, le umiliazioni e l'oppressione inflitte dai Saraceni alla cristianità infedele. Si obietta che non è possibile trovare nella storia del maomettismo una rispondenza non forzata al quadro datoci delle locuste e della loro azione. Maometto non era una stella caduta dal cielo, non ha aperto il pozzo dell'abisso, i suoi seguaci non hanno risparmiato i cristiani genuini ed hanno ucciso a centinaia di migliaia gli uomini; anzi il Corano prescrive di 'tagliar la testa agli increduli facendone una grande strage'. Le invasioni dei Saraceni son durate parecchi secoli. Altri han veduto nelle cavallette le orde dei Barbari.
L'interpretazione allegorica ha scorto nel flagello l'azione delle sette eretiche le quali oscurano la verità e tormentano le anime fedeli; ma il flagello doveva risparmiare i credenti sinceri. Secondo l'opinione di altri si tratterebbe del papa e delle legioni dei monaci che colle loro privazioni e torture volontarie cercano in certo modo la morte; ovvero delle superstizioni e del fanatismo che piombano l'anima in cupa tristezza.
Gl'interpreti che non lasciano la briglia sciolta all'immaginazione, preferiscono veder qui l'annunzio di un flagello misterioso determinato da uno spiegamento insolito dell'attività dei demoni, attività permessa da Dio a castigo dell'umanità ribelle, e diretta a tormentare i corpi e le anime con mezzi che non sappiamo definire. Il Godet chiama questo 'una possessione in grande' avente analogia coi fenomeni, isolati ma pur frequenti, di cui ci parlano i Vangeli. «Senza dubbio, osserva Alford, i particolari misteriosi della visione diventeranno chiari agli occhi della Chiesa di Dio quando sarà giunto il tempo del compimento». Per ora è più savio sospendere il nostro giudizio.
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www.laparola.net/testo.php
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Come vedi la "spiegazione" dell'Apocalisse è stata ed è molto... fantasiosa e soggettiva. Come ho detto altrove, meglio rivolgersi a testi specializzati, fatti da studiosi seri, per riuscire a comprenderne almeno il messaggio generale.
Ciao
Achille