00 24/04/2008 10:30

In quanto sia protestanti che evangelici considerano la Bibbia composta di 66 libri.

Ciao
Nonna Pina

hehe... Nonna Pina, ma gli evangelici sono un ramo protestante, prima di Lutero non c'era nessuno! [SM=x570865]

Le Bibbie protestanti, oggi, si presentano così: per l'AT, nel protestantesimo europeo, ci son segni di posizioni più moderate di ritorno, rispetto ai primi Riformatori. Lutero raggruppava nella parte finale i deuterocanonici col titolo "Apocrifi" dicendo che erano utili e buoni a leggersi sebbene non applicati dalla lettura liturgica. Solo nel XIX i deuterocanonici, posti fino ad allora in appendice, sono stati espunti come in La Sacra Bibbia, riedita dalla "Società Biblica Britannica e Forestiera" con sede in Roma: sia nella traduzione di G. Diodati (1607), sia in quella rivista dal G.Luzzi (1931). Oggi le Bibbie protestanti mettono una bella prefazione e inseriscono i libri deuterocanonici dicendo che sono "esclusi dal canone degli Ebrei" (In questo senso The New English Bible [with Apochipha], Oxford-Cambridge 1970, vol. II, pp. V-VIII; La Bibbia, tradotta e commentata da G. Luzzi, vol X (Apocrifi dell'AT), Fides et Amor, Firenze 1930; TOB (Traduction oecuméque de la Bible), vol. I (Ancien Testament), Du Cerf, Paris 1975, pp. 1887 ss. (Les Livres Deutérocanoniques): trad. it. TOB (Traduzione ecumenica della Bibbia) - AT, vol. 2, LDC, Torino-Leumann 1979, pp. 693-697.

Per in NT, invece, nelle Bibbie protestanti di oggi, vi sono anche le cosiddette "lettere di paglia" come le definì Lutero (Giacomo, Giuda, Ebrei e Apocalisse) che voleva espuntare dall'elenco dei canonici (fu seguito da alcuni Rifomatori tedeschi, mentre altri riformatori non lo seguirono) e li mise, appunto, alla fine della sua traduzione dopo gli altri libri che considerava "i veri, sicuri e più importanti libri del NT". I luterani poi nel XVII ritornarono al canone tradizionale.

Ogni bene
Marcuccio

P.S.: scusatemi se non risponderò nei prossimi giorni ai post che verranno, ma sto partendo per una Mariapoli.