L'UOMO INCINTO

Effettivamente non volevo scalarla nel forum, ma caro Mlp a uno stagionato come me certe notizie le deve prendere a piccole dosi, così, tutta una botta pensavo che fosse la pressione a farmi avere le allucinazioni , ma quale pressione era tutto vero.
Io sono di mente molto aperta, cerco di farmi una ragione delle vicessitudini particolari, ma questa beh mi ci vuole un pò per riprendermi .
Cara Mari sono daccordo con te, ma sono loro che non sono daccordo con noi Ciao
Franco

Io l'ho letta oggi in tgcom... contenti loro contenti tutti... l'importante non e' tanto da dove arrivi il figlio ma che loro siano dei bravi genitori e che lo amino.....

la notizia è apparsa oggi anche sul giornale City distribuito gratuitamente a Milano.

sia io che i miei colleghi siamo rimasti allibiti. che dire? è il mondo moderno che abbiamo davanti, chi non si adegua è un fondamentalista ed un ottuso.
alle nuove generazioni, sia attraverso programmi televisivi (vedi MTv), sia attraverso consigli di educazione infantile (vedi caso della Germania) viene insegnato l'uguaglianaza delle identità di genere (eterosessualità, omosessualità, bisessualità, transessualità ecc ecc, se ne possono contare una decina di generi diversi).

i bigotti siamo noi, convinti che l'eterosessualità sia l'orientamento naturale, invece che una costruzione culturale.

ragassuoli, che dire? aggiornatevi oppure ......

Caro Sammy è giusto e sacrosanto rispettare gli altri, ma vorrei fare ( a loro) una domanda, quando questo bambino/a farà la classica domanda :"mamma come sono nato/a ?", la madre risponderà" io sono tua madre, domandalo a tuo padre", a sua volta il padre risponderà:" io prima ero una donna, poi sono diventato un uomo, beh quasi un uomo, io che sono un uomo ti ho partorito, però lei è tua madre, famo che basta.
Dimmi te, questa povera creatura in che casino si trova.
Franco

Mi sorgono almeno tre pensieri:

1) Speriamo bene per il "cucciolo" in arrivo!

2) Visto che hanno ragione gli inglesi a non usare più i termini mamma e papà... creano solo confusione!!!!!!

3) Cosa non farebbe la gente per farsi notare!!???


Maya

francocoladarci, 27/03/2008 21.03:

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Caro Sammy è giusto e sacrosanto rispettare gli altri, ma vorrei fare ( a loro) una domanda, quando questo bambino/a farà la classica domanda :"mamma come sono nato/a ?", la madre risponderà" io sono tua madre, domandalo a tuo padre", a sua volta il padre risponderà:" io prima ero una donna, poi sono diventato un uomo, beh quasi un uomo, io che sono un uomo ti ho partorito, però lei è tua madre, famo che basta.
Dimmi te, questa povera creatura in che casino si trova.
Franco

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eh no, è qui che sbagli. secondo le nuove vedute, sarà vietato usare termini come "mamma" e "papà", in quanto legati ad un concetto di diversità sessuale da superare. a limite si potrà parlare di "genitore".

vedi l'Inghilterra:
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=237882

Scusa ma allora chi viene adottato? O chi viene al mondo con l'inseminazione artificiale? E quelli che vengono al mondo prendendo in prestito l'utero di un'altra donna esterna alla coppia?

Quando il bambino chiedera'.. mamma, papa' come sono venuto al mondo?
I genitori potranno solo rispondere.. sei venuto al mondo dal frutto del nostro amore... e poi quando sara' piu' grande se vorra' sapere i particolari potranno spiegarglielo...

eee sono Samantha....

ma no dai... non c'e' niente di piu' bello che essere chiamati mamma e papa'... speriamo non passi mai di moda

La notizia è vera, il giornale che l'ha data è serio. Scientificamente non c'è nulla di sconvolgente visto che quest' "uomo" ha tenuto il suo utero femminile nonostante il passaggio di sesso. In realtà non credo di poterlo definire uomo, anche se ne ha l'apparenza. Il camhiamento di sesso sta solo nella testa del paziente. A meno che costei non si sia fatta risequenziare anche il DNA è una donna, una XX e non un XY. Non bisogna confondere l'anatomia con l'identità di genere (che non è l'essere donna ma il sentirsi donna). Ovviamente i confini tra la fisicità e la dimensione psichica non sono ancora stati rigorosamente tracciati, e non è ben chiaro quale sia il reale grado di indipendenza o dipendenza delle due dimensioni. Detto questo: credo che questa donna/uomo metterà il bambino in gravi difficoltà psichiche, perché il provenire dalla madre e in seguito separarsi da lei sono momenti base della crescita simbolica di un bambino. Come si comporterà poi questa donna col figlio? Da madre, da padre? Come si farà chiamare da lui? Sono certo problemi enormi, di cui non possiamo prevedere gli esiti. E' anche vero che la stasi non è possibile, e che l'umanità non avrebbe fatto passi avanti se una frontiera dopo l'altra non fossero state violate. Alcuni divieti sorpassati hanno prodotto progresso sociali e morale, mentre altri carneficine e massacri in nome dell'ideologia di turno. Stabilire quale dei due casi sia quello suddetto è veramente difficile. Certo, fossi un endocrinologo pagherei oro per seguire questa gravidanza, perché vorrei proprio sapere che effetto avranno tutti gli ormoni maschili che questa donna ha in corpo sul suo stato di gestazione e sul bambino. Da pedagogista poi pagherei oro per studiare la dinamica relazionale di questa nuova famiglia. Il problema è che ciò che si presenta come un allettante campo di studi potrà essere invece un'atroce situazione di sofferenza per questo bambino. Sarà il pioniere di qualcosa di nuovo o soltanto la tragica vittima di un caso isolato? Torno a ribadire con le parole del mio scrittore di teatro preferito, Tony Kushner, che noi non possiamo fermarci, neppure il Cielo potrebbe imporci la stasi, pena la perdita dell'essenza dell'umanità. Ma questo moto, che ormai sembra senza senso e senza un fine, ci condurrà al meglio o al peggio? Ad una vita ricca di significato o invece ad una vita di sofferenza dove, come dei viandanti mezzi ciechi, andiamo a tentoni cercando di farci forza in mezzo alle avversità un giorno dopo l'altro, senza che nessun Dio ci possa salvare da un eterno procedere intessuto di nulla? Finiremo come Prior Walter nella sua sconsolata visita al paradiso?