00 16/03/2008 12:56
Proskyneo nell'orecchio del greco non rimanda né all'adorare né al rendere omaggio, il verbo indica la prostrazione, cioè un'atteggiamento esteriore, non interiore. Non a caso ciò che volle Alessandro Magno, e che face andare su tutte le furie i greci, cioè la prostrazione faccia a terra, è la proskynesis. I TdG in questo senso sono comunque infedeli al verbo, infatti nessuno di essi si prostra a Cristo, neppure si inginocchiano a dire il vero, non fa parte della loro liturgia, semmai ne abbiano una. A mio avviso, più che insistere sulla traduzione dei verbi, occorre far notare che versetti che nell'AT erano riferiti a DIo Padre, come "si prostrino a lui tutti gli dèi", sono stati applicato a Cristo, nel caso citato dall'autore della lettera agli Ebrei, motivo per cui il verbo in quel versetto rimanda necessariamente all'adorazione.
[Modificato da Polymetis 16/03/2008 13:10]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)