00 15/03/2008 07:00
3. LA CHIESA HA OCCULTATO LA BIBBIA? (prima parte)

TEST – Adesso però una domanda me la deve concedere. Lei lo sa o no che la Chiesa ha occultato la Bibbia?

KAT – Facciamo così, prima parliamo di quello che lei vuole dirmi su questo argomento e poi le dirò io qualcosa facendole delle domande va bene?

TEST – Va bene. Lei conosce il foglio “Roma e la Bibbia”? Quel foglio ove si riporta un documento storico dell’epoca della Riforma, custodito nella biblioteca nazionale di Parigi, nel quale dei Cardinali chiesero al papa di strappare la Bibbia dalle mani del popolo?

KAT – Non sarei un cristiano adulto nella fede se non lo conoscessi e non mi chiamarei Berescitte se non sapessi dimostrare che quello che voi chiamate documento ha valore zero.

TEST – Come sarebbe valore zero! Perché?

KAT – Per un sacco di motivi. Lei, che si vanta di essere bereana, dovrebbe aver accertato innanzitutto che è molto raffazzonato. E' di una imprecisione pazzesca che lo rende inaffidabile, e poi non è neanche vostro; non è firmato dalla WT – non dico il documento ma la stampa di quel documento – e nessun TG si prende la responsabilità di dire che la WT ne condivide totalmente il contenuto. Lo potrebbe fare solo parzialmente perché quel libello è opera di protestanti, e la WT, pur essendo di matrice protestante, ha preso - e ripagata con la stessa moneta da loro, che criticano il geovismo - le sue brave distanze dai fratelli protestanti come pure dall’Avventismo suo ascendente diretto. Immagino che sappia quali sono i punti a cui mi riferisco che ci rivelano che le cose stanno proprio così.

TEST – Me li dica.

KAT – Imprecisione e raffazzonamento emergono già dal titolo che dice “I cardinali”. Primo non furono "i Cardinali" ma dei Vescovi, e poi non furono “i”, come se si trattasse dell’intero collegio. Il documento originale dice che si trattò di una lettera “Trium episcoporum” che vuol dire “di tre vescovi”. Il che, anche se per ipotesi fosse vero, sarebbe illazione dedurne che sia Roma, cioè la Santa Sede, ad essere contro la Bibbia. Si tratterebbe cioè del parere privato di tre vescovi, vale a dire di una minoranza esigua. E poi per dire “Roma-Santa Sede” bisognerebbe dimostrare almeno che il Papa ne abbia approvato il contenuto e lo abbia tradotto in pratica. Il che dalla lettera non emerge. Il provvedimento di inibire la diffusione delle traduzioni protestanti, all'epoca del Concilio di Trento, non deriva certo da quella raccomandazione ma dal fatto che in esse, traducendo in certo modo, si “tradiva” in certi punti il pensiero di Dio.
Poi va detto che – e noi del GRIS lo abbiamo fatto, chiedendo alla Biblioteca nazionale di Parigi – quel documento è spurio, perché fa parte di una raccolta di opere attribuita a Pier Paolo Vergerio, un vescovo scismatico che aveva tutto l’interesse a gettare discredito sul Papa.
Quanto alla paternità protestante del volantino si ricava dai rimproveri che, dopo la citazione della lettera, esso contiene circa i cosiddetti cambiamenti di dottrina che vengono addebitati alla Chiesa. In essi, tra l’altro si parla di “scemamento della coppa” che sarebbe stato riservato al sacerdote mentre Gesù aveva comandato “bevetene tutti”. Il che è una rivendicazione che non rientra nella dottrina geovista che riserva quel gesto ai soli Unti rimanenti. Nelle osservazioni si protesta anche contro il celibato dei preti ricordando che gli apostoli “erano tutti maritati” (sic!) e si fa un allegro minestrone pretendendo che usanze ecclesiastiche e introduzioni di feste sarebbero contrarie alle disposizioni divine, quando non intaccano minimamente il deposito della fede e vanno perciò inquadrate come cose “di diritto ecclesiastico”.

TEST – Ma è vero o no che all’epoca del Concilio di Trento e nel medioevo la Chiesa confiscava e bruciava le traduzioni bibliche che, anche grazie alla invenzione della stampa, cominciavano a moltiplicarsi? E vero o no che questo dimostra che essa agiva contro la Bibbia?

KAT – Al contrario, come ho già detto, questo dimostra che essa era a favore della Parola di Dio perché ne curava la purezza che veniva inquinata da traduzioni che veicolavano interpretazioni eretiche. Tutt’oggi essa si assume la responsabilità di dare la propria approvazione solo a Bibbie corredate di note esplicative e delle quali essa ha fatto la supervisione. Distruggere una Bibbia-libro-materiale inquinata non è distruggere la Parola di Dio che è spirito e vita, ma preservarla. Ma passiamo alle domande che ora toccano a me…

TEST – Che domande?

KAT – Proprio riguardo a questa boutade – mi perdoni ma per me è tale e lo vado a dimostrare subito – questa boutade della Bibbia strappata dalle mani del popolo. Io ho alcune osservazioni da fare che non solo smentiscono l’accusa ma la fanno anche diventare comica.

TEST – Guardi che non c’è nulla da ridere. La cosa è serissima e Geova ne sarà vindice…

KAT – Sì? Allora saranno cavoli amari per la WT perché sarà chiamata lei a renderne conto.

TEST – Ma di che?

KAT – Proprio di non aver dato la Bibbia in mano alla gente. Di non averla diffusa per niente per almeno 17 secoli, cioè per quasi tutta la storia cristiana, se è vero che la fine di questo sistema di cose è imminente. Infatti se la Chiesa, con la sua “cristianità apostata”, fosse davvero la nemica della parola di Dio perché mai ci si meraviglia se si è comportata – è un dato e non concesso, una ipotesi di lavoro eh? – da nemica della Bibbia strappandola dalle mani del popolo? Essa così facendo non avrebbe fatto che il suo mestiere. Non era mica suo il dovere di tutelarla!
(seguita)
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est modus in rebus