00 28/03/2008 17:26
Caro Eretikus, scrivi:


Hai detto che, oggi, i criteri di valutazione degli avvenuti “miracoli” sono pressocchè identici.
Bene, mi risulta che le condizioni per una guarigione miracolosa siano state dettate dall’allora cardinale Lambertini divenuto Papa col nome di Benedetto XV, le quali, così erano e dovrebbero ancora essere:

“ malattia gravissima – recupero della salute completa e ben documentata – assenza di trattameni farmacologici o chirurgici – guarigione ottenuta in tempi rapidi (massimo 7-10giorni) “



La specificazione dei sette/otto giorni come tempo per la guarigione non c’è né nella normativa emanata da Papa Benedetto XIV (non XV), la quale all’articolo 4 recita:

“ Quartum, ut sanatio sit subita, et momentanea ”

La normativa dell’83 intende il termine ”immediata” nel senso di un recupero molto rapido in proporzione ai tempi medi di recupero per mali dello stesso tipo del male “miracolosamente” guarito. Questa è la normativa e questo e ciò a cui si devono attenere le commissioni nominate per stabilire se un evento è stato o meno di natura miracolosa. Ergo, se un evento è stato dichiarato miracoloso necessariamente deve rientrare nei parametri specificati dalla normativa, altrimenti non sarebbe stato ratificato dalla Santa Sede (che è fin troppo ligia al dovere quando si tratta di applicare le norme canoniche alla lettera). I membri delle commissioni suddette sono come dei giudici, costoro devono applicare una norma ad un caso concreto, verificando se questi rientri in quelli che data norma prende in considerazione (non è quindi possibile che un caso che non rispetti i parametri previsti dalla norma venga ritenuto miracoloso). Per sapere quindi come sono andate le cose in quei casi che sembrano ambigui (è affascinante notare come su 66 casi di guarigioni riconosciute come miracolose a Lourdes tu sia andato a scovare quei due o tre che apparentemente non rientrerebbero nella normativa relativa alla materia, mentre taci completamente su tutti gli altri casi) bisognerebbe leggere documentazione originale relativa ai medesimi (cosa che, in parte, è possibile fare per i miracoli di cui ci parla Gaesta nel libro che ho citato).


Come vedi dopo, 6 mesi, la guarigione arrivò, nettamente fuori dai parametri di “tempo” stabiliti.



Qui stai facendo un po' di confusione. Nella descrizione del miracolo è scritto chiaramente che la guarigione fu "improvvisa". E' la guarigione che deve avvenire in tempi rapidi, ma non è scritto da nessuna parte che questa deve avveneri in concomitanza con il pellegrinaggio a Lourdes. Qui il miracolo è stato attribuito alla Madonna di Lourdes per via del fatto che, come si dice chiaramente nel testo che hai citato, i vicini della miracolata non avevano mai smesso di pregare la Madonna... e quindi il miracolo è stato attribuito alla sua intercessione.


No Trianello NON la guarigione ma i PRIMI segni rimontavano a sei mesi prima.
Altrimenti sarebbe stato 6 mesi ingessato nonostante fosse "miracolosamente" guarito.



Il problema qui è che l’esito delle radiografie che il Micheli fece al suo ritorno dal Santuario fu male interpretato dai medici (già si notavano segni di regressione del male), poi, per sei mesi non gli furono fatte più analisi, e solo quando i medici si resero conto che costui non soffriva più alcun sintomo del male che in teoria avrebbe dovuto avere si decisero a sottoporlo a nuove analisi. A quel punto, il male era già guarito. Ma quando era effettivamente guarito Micheli? Non possiamo saperlo con precisione. Quello che sappiamo è che al suo ritorno da Lourdes aveva cominciato a guarire. Probabilmente costui era già guarito da mesi quando le analisi ne attestarono l’avvenuta guarigione e, probabilmente, è stata questa considerazione ad aver convinto i membri della commissione a rubricare il suo caso come una guarigione miracolosa.


La rivista scientifica "Tema Farmacia" del 1988 sul caso Micheli scrive che si formò una cavità articolare tra testa femorale e struttura dell'emibacino sinistro, più in alto di quella originale.



Caro amico, come ho scritto sopra (ma lo leggi quello che scrivo?), questo dato non inficia la natura miracolosa dell’evento, ma, anzi, la chiarisce ulteriormente, in quanto per guarigione “perfetta” si intende il fatto che il miracolato non deve più soffrire dopo la medesima di alcun disagio legato alla malattia di cui soffriva, mentre è necessario che sul suo corpo rimanga un segno evidente del male patito.


La povera Marie Bigot è stata “miracolata a rate” ?



No, mio caro, è stata oggetto di vari miracoli avvenuti improvvisamente ed istantaneamente a distanza di tempo. Del resto, se ho capito bene, la Commissione ha riconosciuto come miracolose solo le ultime due guarigioni, che sono avvenute improvvisamente a poche ore di distanza l’una dall’altra.



Torno a ripetere, perché è provato che è così, che nessuna persona con arto mancante è mai tornata da Lourdes con l’arto ricresciuto, e nessun bambino con i sintomi di Down è tornato sano.



Perché, a parte il fatto che nel libro di Gaeta si cita il caso di una suora a cui in una notte è ricresciuta quasi l’intera mandibola (e nel libro sono riportate le radiografie ed i referti medici inerenti al caso), Dio è discreto quando si tratta di fare dei miracoli, perché miracoli eccessivamente eclatanti forzerebbero la fede, mentre quella di fede deve essere una scelta d’amore.
Il discorso che fai è simile a quello di uno che dicesse: se Cristo è risorto, perché non compare qui davanti a me ora? In tal caso gli crederei. E’ il discorso di uno che vuole essere “obbligato” a credere. Ma Dio non vuole obbligarti a credere. Come ha scritto giustamente Polymetis, citando Pascal, in questa discussione: Dio dà abbastanza luce a chi vuole credere, e lascia abbastanza tenebre a chi non vuole credere.


Riporti Carrel:
“Solo nel caso di guarigione di una vera malattia organica si potrebbe parlare di miracolo. Per esempio, una gamba tagliata che ricresce, un cancro che scompare, una lussazione congenita che improvvisamente guarisce».

Le conoscenze mediche di allora (1903) non contemplavano la regressione spontanea del cancro. Oggi si.



Sì, ma le remissioni spontanee di un cancro non avvengono, come nel caso di cui fu testimone Carrel (e che, non so se lo hai notato, non figura nemmeno tra i 66 riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa) nel giro di una messa (senza contare che non si sa che fine abbia fatto tutti il liquido che ingombrava l’ascite della giovane, che si è sgonfiata, a detta di Carrel, in pochi minuti davanti ai suoi occhi).


Riporta il caso di una donna la quale nata con un solo rene all'età di 35 anni gli viene diagnosticato un carcinoma renale a cellule chiare, questo carcinoma portava alla morte il 98% dei malati. Improvvisamente il carcinoma maligno si tramuta in benigno.



Lo so, ho letto anche io il libro di Magnani, Spiegare i miracoli, dove è riportato questo caso. Questo non toglie che ci sono delle grosse differenze tra il suddetto e le guarigioni avvenute a Lourdes.


Se fossero andati ad un santuario, sarebbero nell'elenco dei "miracolati" della Madonna.



Questa è un’ipotesi non verificabile, soprattutto perché la guarigione da un male incurabile è condizione necessaria, ma non sufficiente perché si possa parlare di un Miracolo. Ci sono un sacco di guarigioni scientificamente inspiegabili che sono state scartate dalle varie commissioni che hanno indagato sulle medesime perché non soddisfacevano le altre condizioni per cui un evento possa essere ritenuto miracoloso. Proprio nella trasmissione di Vespa si è parlato di almeno una di queste.


Sulla attendibilità di Gaeta ho diversi dubbi dopo che ha presentato un libro su Medjugorje e le prove scientifiche della veridicità dei veggenti, considerando che nemmeno il culto cattolico si è pronunciato a favore su queste apparizioni.



Affascinante caso di Argumentum ad Hominem, il che la dice lunga sull’obbiettività con la quale ti accosti alla materia in oggetto. Ho scritto che Gaeta, al testo di cui si parla, ha allegato copia di parte della documentazione scientifica relativa ai vari casi miracolosi di cui tratta (e non si tratta sempre di guarigioni), per cui le sue parole sono supportate da una documentazione sufficiente a dar loro credito.

[Modificato da Trianello 28/03/2008 18:18]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)