00 18/12/2008 15:35
Mia suocera, peraltro adorabile per molti versi, aveva un caratteraccio e una lingua che tagliava e cuciva.
Si scusava dicendo che quello era il suo carattere, che era spontanea e sincera.
Gli replicavo che a farla agire così non era il suo carattere ma la sua mancanza di carattere.

Quando la spontaneità suggerisce il male, come l’essere scorbutici con il prossimo, allora va repressa. Ed è così che ci si costruisce un carattere virtuoso, e non assecondandola.
----------------------
est modus in rebus