Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

La fede ad occhi aperti . . .

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    d4_A6
    Post: 112
    Registrato il: 27/09/2007
    Utente Junior
    00 24/02/2008 17:38
    LA FEDE A OCCHI APERTI, di Luciano De Crescenzo

    Il maestro Colella mi accolse a casa sua, nel pomeriggio, con grande cortesia.
    «Caro ingegnere, io sono un soldato del Dubbio» esordì Colella non appena restammo
    soli. «Credo nel Dubbio come regola di convivenza civile. Ognuno ha la sua religione
    personale e la mia religione è il Dubbio. Venite con me: vi voglio far vedere una cosa.»
    E così dicendo si avviò nel corridoio. Qui incrociai di nuovo la signora Amelia che ancora
    una volta mi biascicò sottovoce uno «scusatelo tanto», e finalmente ci sedemmo in una
    stanza semibuia dove un pianoforte giganteggiava in mezzo a un mare di partiture
    musicali, dischi, libri e portacenere non svuotati.
    «Guardate qua» disse il maestro, mostrandomi un quadro coperto da una tendina di seta
    damascata. «Questo è il mio Santo!»
    Tirò una cordicella, la tendina si alzò, e comparve un grande punto interrogativo tutto fatto
    di lampadine mignon. Subito dopo il maestro girò un interruttore e le lampadine
    cominciarono ad accendersi e spegnersi a intermittenza, come quelle degli alberi di
    Natale.
    «Scusatelo tanto.» Mi voltai e vidi la signora Amelia, sulla soglia, che con lo sguardo
    implorava comprensione. «Amè, facci parlare» esclamò il maestro, invitandola a uscire.
    Poi m'indicò una poltroncina di plastica e mi disse:
    Ingegné, sedetevi e seguitemi con attenzione: nel mondo ci sono i punti interrogativi e i
    punti esclamativi, i soldati del Dubbio e quelli della Certezza Assoluta. Quando Incontrate
    un punto interrogativo, non abbiate paura: è slcuramente una brava persona, un
    democratico, un uomo con il quale potete discutere ed essere in disaccordo. I punti
    esclamativi invece sono pericolosi: sono i cosiddetti uomini di Fede, quelli che prima o poi
    prendono le "decisioni irrevocabili". Ora ricordatevi quello che vi dico: la Fede è violenza,
    qualsiasi tipo di Fede, religiosa, politica e sportiva. Dietro ogni guerra c'è sempre un uomo
    di Fede che ha sparato il primo colpo. In Irlanda, in Libano, in Iran, la Fede si aggira con la
    falce tra le mani e i vestiti lordi di sangue, e quando uccide lo fa sempre in nome
    dell'amore.
    A me papà insegnò che il Dubbio è il padre della Tolleranza e della Curiosità. I giovani
    sono curiosi, ma non sono capaci di essere tolleranti, i vecchi sono tolleranti, ma hanno
    perso il gusto della curiosità, i grandi uomini invece sanno essere curiosi e tolleranti nello
    stesso tempo. Chi ha Fede è come se già sapesse tutto in anticipo: non ha dubbi, non è
    capace di meraviglia, e come dice Aristotele: "La meraviglia è il principio della ricerca". Chi
    ha Fede non è disposto a riconoscere i propri errori, e noi senza l'aiuto degli errori non
    siamo nessuno. La Fede è obbedienza pronta, cieca e assoluta.
    Papà mio era professore di filosofia. Quando qualcuno telefonava a casa e gli chiedeva
    "Siete voi il professor Colella?", rispondeva sempre "Può essere", e non lo faceva per fare
    dello spirito, ma perché veramente non era sicuro di esserlo.»
    Ed io: «Un minimo di Fede ci vuole, però, per iniziare un'impresa. Senza la Fede non
    avremmo scoperto l'America e la penicillina.»
    «Sì, però deve essere una Fede che nasce dal Dubbio» ribatte il maestro «che sappia
    imparare dagli errori: quella che io chiamo "la Fede a occhi aperti".»
    «Come sarebbe a dire: ad occhi aperti? »
    [ . . . ]
    «Riassumendo, il dubbio non è un’ideologia ma un metodo. Si può essere dubbiosi, ovvero scettici, e continuare ad avere un’idea per cui battersi. Io sono uno scettico, ma ciò non toglie che sono ancora cristiano, comunista e tifoso del Napoli. L’importante è essere cristiano scettico, comunista scettico e tifoso scettico! »

    «Ma, almeno quando vi sedete al piano», gli chiesi io «vi abbandonate al piacere della musica? Credete in quello che state suonando? »
    «Non sempre:» rispose il maestro, dando uno sguardo al punto interrogativo che continuava a lampeggiare «quando suono Beethoven, per esempio, ho sempre il dubbio che la musica venga direttamente dal cielo e che io stia suonando il play-back! »

    da: Storia della filosofia greca – Ed. Mondadori - Capitolo: il maestro Riccardo Colella

    "Mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare all'affermazione della verità." V
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    Vecchia Marziana
    Post: 42
    Registrato il: 17/02/2008
    Utente Junior
    00 24/02/2008 20:17
    Bellissimo
    come tutto, io trovo, De CrescenzoSono innamortata di lui dai tempi di Quelli della notte, ricordate? Che fatica, il giorno dopo alzarsi per andare a lavorare!
    Per sua colpa o merito non so, la parola filosofia mi evoca certe grandi stanze in penombra di vecchie abitazioni, movimenti al rallentatore, un parlare lento, dove si gusta il sapore delle parole...
    tornando a bomba, ha ragione.
    Le idee totalitarie, dove si esclude la possibilità di ignorare qualcosa, di rimetterci la faccia se si esprime un dubbio, sono pericolose.
    Meglio i punti interrogativi, sempre piu' rari in un mondo che pretende risposte sempre piu' veloci quasi fossimo immersi in un grande, stupido quiz.
    Nonna Pina
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    d4_A6
    Post: 112
    Registrato il: 27/09/2007
    Utente Junior
    00 24/02/2008 20:27

    Vecchia Marziana 24/02/2008 20.17
    Bellissimo
    come tutto, io trovo, De CrescenzoSono innamortata di lui dai tempi di Quelli della notte, ricordate? Che fatica, il giorno dopo alzarsi per andare a lavorare!
    Per sua colpa o merito non so, la parola filosofia mi evoca certe grandi stanze in penombra di vecchie abitazioni, movimenti al rallentatore, un parlare lento, dove si gusta il sapore delle parole...
    tornando a bomba, ha ragione.
    Le idee totalitarie, dove si esclude la possibilità di ignorare qualcosa, di rimetterci la faccia se si esprime un dubbio, sono pericolose.
    Meglio i punti interrogativi, sempre piu' rari in un mondo che pretende risposte sempre piu' veloci quasi fossimo immersi in un grande, stupido quiz.
    Nonna Pina



    Come dice sempre De Crescenzo l'uomo ha bisogno di certezze per vivere. Quando queste "certezze" non ci sono qualcuno le inventa per il bene comune . . .
    "Mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare all'affermazione della verità." V