Caro Achille,
la Bibbia insiste sulla NECESSITA' della CONVERSIONE. La conversione è un cambiamento della natura più profonda di un essere umano, desiderato, voluto e scelto dalla persona, ma operato dallo Spirito Santo.
Spesso usiamo impropriamente questo termine, dicendo, per esempio,
"mi sono convertito", "si è convertito" ecc. In effetti, quello che avviene veramente nella persona è opera di Dio: nessuno può
"convertirsi", ma solo
scegliere che Gesù Cristo entri nella sua vita e, come afferma l'apostolo Paolo, sia Egli stesso a vivere in lui.
Si tratta di un'operazione invisibile, i cui
"frutti" sono però visibili, nel comportamento di colui che è stato oggeto di questo miracolo.
Il problema, rispetto ai testimoni di Geova, è che
tale evento è escluso nella teologia della Watchtower: soltanto gli "unti" o i 144.000 sarebbero
"nati di nuovo", gli altri, le
"altre pecore" hanno soltanto accettato un certo messaggio che darebbe loro, dicono, la
POSSIBILITA' di salvarsi ad Armaghedon. Di fatto, quindi, NESSUNA CONVERSIONE!
Senza esprimere un parere specifico nel caso della signora di cui l'articolo del
"Sun" , in linea generale, solo la CONVERSIONE puo' trasformare la natura di una persona e questa, ripeto, è soltanto opera di Dio. La semplice
adesione ad un dato messaggio puo' comportare un conseguente cambiamento di
comportamento, talvolta anche un
"certa trasformazione", ma non la CONVERSIONE.
Anche a questa Signora, i tdG avranno insegnato che essa non è
"nata di nuovo", di conseguenza i suoi istruttori religiosi hanno escluso per principio, anche per lei, il miracolo che Dio opera nell'essere umano, per potersi dire
"cristiano" nel vero senso del termine.
E' ovvio che tutto questo è molto triste.
Agabo.
[Modificato da Agabo 27/12/2007 10:01]
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