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Si scopre un merito perfino nelle false predizioni a motivo dello “stimolante e santificante effetto” prodotto, sicchè uno può “ringraziare il Signore perfino per l’errore”:


Nell’ottobre del 1916, poco prima della sua morte, Russell, scrive nella prefazione alla nuova edizione di The Time Is At Hand:

“L’autore riconosce che in questo libro presenta l’opinione che i santi del Signore potevano aspettarsi d’essere con Lui nella gloria alla fine dei tempi dei Gentili. Si è trattato di un errore naturale, ma il Signore lo ha permesso per la benedizione del Suo popolo. L’idea che la Chiesa sarebbe stata tutta radunata per la glorificazione prima dell’ottobre del 1914, ha certamente avuto un effetto molto stimolante e santificante su migliaia, i quali possono conformemente ringraziare il Signore, perfino per l’errore. Senza dubbio, molti possono dire d’esser grati al Signore perché il culmine delle loro speranze della Chiesa non è giunto nel tempo atteso; infatti, come popolo del Signore, abbiamo altre opportunità di perfezionarci nella santità e di partecipare con il nostro Maestro all’ulteriore diffusione del Suo Messaggio fra il Suo popolo”


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