00 18/12/2007 12:04
Ho fatto una ricerca con l'esponente "Mantey" sul CD-ROM (il CD-ROM contiene solo letteratura dal 1970 in poi), e ho trovato solo una rivista del 1980 :


*** w80 1/2 p. 13 Il difficile compito di tradurre la Bibbia ***

Un’altra sfida relativa all’accuratezza ha a che fare con l’“imperativo presente” greco(*). Esso denota azione continua o ripetuta. Questa peculiarità è quasi del tutto ignorata dai traduttori biblici. Per esempio, in Luca 11:9, 10 quasi tutti traducono come la Bibbia Concordata (Con): “E io vi dico: Chiedete e vi sarà dato. Cercate e troverete. Picchiate e vi sarà aperto. Chiunque infatti chiede riceve, chi cerca trova e a chi picchia sarà aperto”.

[Note in calce]
Vedi A Manual Grammar of the Greek New Testament, Dana e Mantey, pp. 300-303.



poi ho cercato anche "Manual Grammar", e ho trovato anche una Torre di Guardia del 1987:


*** g87 22/3 p. 12 Dalla conoscenza del greco alla conoscenza di Dio ***

In alcuni punti i trinitari manipolano i fatti in modo evidente. Suppongo che l’esempio classico sia quello di Giovanni 8:58. Lì Gesù dice: “Prima che Abramo fosse nato, io sono”. (Tintori) I trinitari si appigliano a questo “io sono” di Gesù e lo mettono in relazione con la dichiarazione che Geova fece a Mosè e che troviamo in Esodo 3:14 (Tintori): “Io sono Colui che sono”. Dal momento che sia Gesù che Geova usano l’espressione “io sono”, i trinitari usano questo argomento per sostenere che Gesù e Geova siano uno solo. E in Gioe vanni 8:58 il testo greco dice effettivamente sono, usando il presente.

Tuttavia, perfino le loro grammatiche teologiche riconoscono che quando nella frase ricorre un’espressione che riguarda il passato, il verbo al tempo presente si può a volte tradurre come se l’azione fosse cominciata nel passato e continuasse fino al presente(*). Questo vale anche in francese e in latino. Perciò, quando la Traduzione del Nuovo Mondo dice “io ero” invece di “io sono”, traduce correttamente il greco. (Giovanni 8:58)


[Nota in calce]
A Grammar of the Greek New Testament in the Light of Historical Research, di A. T. Robertson, 1934, pagine 879-80; A Manual Grammar of the Greek New Testament, di H. E. Dana, 1957, pagina 183. Si veda anche l’appendice 9 della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti, pagine 1642-3.



Benchè il manuale riferito nelle due riviste del 1980 del 1987 sia lo stesso , nella rivista del 1987 scompare Mantey come co-autore del manuale insieme a Dana.
Curioso.
Inoltre la citazione è molto vaga, e non è diretta.
Ovvero l'articolo della Torre di Guardia consiste in un racconto di un tale Nicholas insegnante di greco che diventa Testimone di Geova. Sono quindi sue le considerazioni sul manuale di greco di Dana-Mantey, e non della Watch Tower ...

Sarebbe interessante vedere le citazioni del Kingdom Interlinear che hanno provocato la reazione di Julius Mantey, ma sul CD-ROM non si trovano.


Un'ultima annotazione che riguarda la traduzione di Giovanni 1:1 uno dei versi contestati da Mantey nella sua lettera.
A pagina 1581 della TNM con riferimenti (appendice 6A) non compare ovviamente la citazione del manuale di Dana-Mantey.
Ma compare ancora la citazione di P. Harner e il suo articolo nel Journal of Biblical Literature, vol. 92, Filadelfia, 1973, citazione che viene anch'essa contestata da Mantey perchè travisato nella sua essenza e quindi strumentalizzata alle finalità teologiche della WTS.

------------------------------------------------
Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.