00 23/10/2007 23:37
Sono nato 32 anni in una famiglia di tdg. Sono cresciuto in un ambiente pieno di affetto e nonostante da piccolo non festeggiavo i compleanni, il natale e tutte le festivita cosiddette mondane, la mia non e stata un infazia difficile. Questo sara forse quello che nel corso della mia vita avra un ruolo determinante. Ricordo che ai figli dei fratelli non era neanche permesso di giocare con le famose figurine panini o andare a fare i compiti da un compagno di scuola. Visto che mio padre era un anziano ho avuto la possibilita di vedere da vicino come funziona l organizzazzione. Vai a toccare con mani il motore della WT. Tutto fatto di numeri,disposizioni da cambiare, fratelli da visitare perche irregolari o inattivi, cartelle da compilare per mandare alla societa, resoconti mensili ecc... A me sembrava che mio padre fosse un impiegato non retribuito. Iscritto alla scuola di ministero teocratico a 6 anni ,proclamatore a 9 , gia non ci stavo a capire piu niente. Sempre informatissimo sulle publicazioni della societa, non perche mio padre mi obbligasse ma perche piaceva molto leggere . I rapporti con mio padre cominciano a incrinarsi appena concluse le scuole dell obligo come in fondo a quella eta' capita a tutti i ragazzi. A quell' eta' aveva gia bene in mente che quella non era una religione ma bensi' un' azienda a tutti gli effetti. Confidai a mio padre le mie personali idee in merito. Mio padre non la prese molto bene, ma anche se avevo bene in mente anche gli insegnamenti dottrinali che a quel tempo pero' non potevo discutere per mancata controparte, non sentivo questo spasmodico bisogno di servire nella congregazione. Per non dispiacere mio padre continuo a frequentare le adunanze, ad avere AMICI E AMICIFRATELLI , a continuare a fare la mia vita in santa pace, con delle visite pastorali ricorrenti. Questo fino ai 19 anni.Ora devo prendere una decisione importante che mi cambiera la vita e mi portera ad affrontare 3 comitati giudiziari. AXL ROSE