00 18/10/2007 16:04
Re:
Polymetis, 18/10/2007 13.17:

"che, avendo anch'esse un problema di redenzione, il Verbo abbia realizzanto anche da loro un intervento salvifico (incarnazione o altro)."

In questo caso il Verbo oltre all'unione ipostatica con la natura umana avrebbe anche un unione ipastatica con la natura "marziana"?



Non esiste una natura umana diversa dalla (se esiste) marziana, semmai esisterà un tipo di vita "terrestre" con caratteristiche biologiche diverse da quella "marziana".
Noi filosoficamente non distinguiamo la natura in base a caratteristiche esteriori (accidentali), ma in base a quelle essenziali che sono di uno spirito incarnato, o se si preferisce un composto di corpo e anima.
Quindi se vi sono esseri intelligenti altrove, composti di corpo e anima, essi vanno compresi nella definizione di "umani". Così come saranno sempre e comunque umani i terrestri di qui a milioni di anni, quando forse le loro caratteristiche biologiche e di aspetto saranno talmente diverse da sembrare, se le vedessimo adesso, mostruose. E parimenti saremo sempre esseri umani (senza cambiare natura in angelica o altro) anche quando saremo nella gloria.

Questo è l'errore di chi confonde l'essenziale con l'accidentale e, per esempio, ritiene che gli androidi di guerre stellari non fossero esseri umani per il semplice fatto che avevano un aspetto mostruoso.


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est modus in rebus