00 25/01/2008 11:43
Se vogliamo aprir bocca e dargli fiato e sostenere quindi che "Geloso" non deve valere come nome perché è aggettivo, si potrebbe opporre che
neanche "yahweh" deve valere giacché è una forma del verbo essere ebraico.

Se invece dobbiamo parlare con cognizione di causa possiamo dire che sia gli aggettivi che le voci verbali possono essere "sostantivati" (succede anche in italiano!), e perciò sia Geloso che Yahweh possono essere - e sono! - usati, insieme a vari altri, come nomi propri di Dio nella Bibbia.

Ciò restando fermo che "Geova" in ebraico è una parola inesistente. Come già spiegato fino alla nausea è solo una pronuncia sbagliata del tetragramma ebraico che si traslittera con YHWH; è basata sulla falsa vocalizzazione dello stesso ritenuta autentica per errore, e in quanto tale è un "barbarismo", un "mostro linguistico" (Monloubou-Du Buit) uno "Sgorbio" (Ravasi). E il volerla mantenere a tutti i costi è indice di non rispetto per i criteri che si adoperano per accertare la verità delle cose. Un non rispetto che, ovviamente, deve nascondere altre finalità; forse quella della... reclamistica aziendale?
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est modus in rebus