Sguazzano allegri nell’acqua, nuotano e giocano di fronte allo sguardo incuriosito di un bambino. Divorano in gran fretta il loro mangime a scaglie, mentre il fanciullo osserva affascinato il loro boccheggiare. Di cosa stiamo parlando? Dei pesci rossi, colorati e simpatici abitanti marini della creazione divina.
La New Enciclopedia Britannica spiega che il pesce dorato, detto comunemente pesce rosso, è originario della Cina, viene allevato a scopo ornamentale, ed è apprezzato non solo nei paesi orientali ma anche in Europa e in America.
Thomas Galvin, un giornalista del New York Post, affermò che “i pesci rossi popolano con sublime ironia le bancarelle delle fiere e gli scaffali dei luna park, contribuendo così a richiamare l’attenzione dei passanti su queste adorabili creature, senza le quali ogni gioco a premi del luna park non avrebbe un simile tono euforico”.
Lungi dal ricercare la sapienza mondana come il giornalista appena citato, il popolo del Vero Dio brama la sapienza che viene dall’Altissimo (Salmo 119:105).
Alcuni cristiani potrebbero chiedersi: che male c’è nel possedere dei pesci rossi?
Ester (alcuni nomi sono stati cambiati) è una giovane proclamatrice non battezzata di 14 anni. Ester racconta: “Ricordo una soleggiata domenica, dopo aver dato testimonianza telefonica ad una compagna di classe, mi recai al luna park con alcune sorelle della mia congregazione. Decidemmo di spendere 5 dollari per un gioco a premi. Catherine, la mia amica, vinse un peluche, mentre io presi due pesci rossi in un piccolo ma grazioso contenitore per l’acqua. Quando portai a casa i pesci rossi, iniziai ad averne cura, assicurandomi quotidianamente che avessero l’acqua pulita e sufficiente cibo. In effetti, Geova vuole che abbiamo cura della sua creazione (Proverbi 12:10, Rivelazione 11:18b).
Prendendomi cura di quella piccola creazione di Geova, immaginavo quanto sarei stata euforica nel nuovo ordine, quando avrei finalmente giocato con animali selvatici ben più grandi senza avere paura per la mia incolumità. (Salmi 91:13)
Ben presto mi accorsi che il tempo per la cura dei pesci rossi stava sottraendo tempo prezioso alle attività spirituali. Il numero delle mie ore di servizio vide una notevole riduzione, e iniziai a pensare che lo Schiavo Fedele e Discreto mi stava togliendo qualcosa di piacevole come la cura della creazione di Geova. Una mattina, in lacrime, chiesi a mio padre come mai Geova nel nuovo mondo ci consentirà di giocare con animali feroci se ora non possiamo nemmeno dedicare qualche ora alla settimana per giocare con degli innocui pesci rossi. Tutto ciò mi stava indebolendo spiritualmente.
Ma gli animali mi piacevano, e decisi anche che dopo le scuole dell’obbligo avrei frequentato un corso universitario per diventare una biologa marina, abbandonando la mia meta di intraprendere il ministero a tempo pieno.
La Parola di Dio dice: “C’è qualcuno malato fra voi? Chiami gli anziani della congregazione presso di sé, e preghino su di lui, spalmandolo d’olio nel nome di Geova. (Giacomo 5:14)
E’ stato solamente grazie ad una amorevole visita pastorale dei miei anziani di congregazione che capii gli sbagli che stavo facendo. Tramite le pubblicazioni mi fecero riflettere sul fatto che siamo negli ultimi giorni di questo sistema di cose malvagio, e che da parte nostra è saggio impegnarsi maggiormente nell’opera di ministero senza perdere tempo in mete mondane come una profittevole carriera nel campo della biologia marina, lasciando spazio nella nostra vita alle attività spirituali (Matteo 10:11; Luca 8:1)
Ricordo ancora quando pregai in lacrime Geova per ringraziarlo di questi amorevoli “doni negli uomini” che mi salvarono la vita dalle delusioni derivanti dall’abbandonare Geova”.
Oggi Ester serve presso la casa Betel nelle Filippine, ed è pienamente soddisfatta nel suo lavoro di assisente nell’ufficio spedizioni. Catherine, la sua amica che al luna park scelse come premio il peluche, si è invece diplomata presso la scuola di Galaad, ed insieme al marito, sono stati assegnati nel territorio dell’ex Unione Sovietica.
[Modificato da Achille Lorenzi 22/10/2007 19:04]