00 02/09/2007 07:50
vi riporto ciò che ho appena scritto di là:
Caro Primula,
qualche ora fa in risposta a Luigi Fallacara hai scritto:
"Ma chiunque sostiene in pubblico o in privato idee che si discostano da ciò che compare nelle pubblicazioni di un’organizzazione e che lo fa pur affermando di rappresentare tale organizzazione, causa divisione".

Nelle pubblicazioni trovo scritto:
"Possiamo quindi attenerci a questi e rispondere basandoci sulle Scritture, sulle pubblicazioni della Società e su ciò che sappiamo essere la verità sull’argomento. Non dobbiamo pensare di doverci leggere un libro o un opuscolo pieno di calunnie e di mezze verità per poter rispondere alle false accuse e agli insegnamenti degli oppositori.” (w86 15/3 pag. 15)

“Se per curiosità leggessimo le pubblicazioni di uno che sappiamo essere apostata, non sarebbe come invitare a casa nostra questo nemico della vera adorazione perché si sieda con noi e ci esponga le sue idee apostate?” (Wt 86 15/3 pag. 15)

mentre tu a me hai scritto:
I TDG sono liberi di fare qualsiasi cosa che non violi una LEGGE di Dio, l'importante è che rispettino le coscienze altrui.
domanda:Quindi leggere materiale apostata non viola una legge di Dio?

risposta:No. La violazione avviene se ne condividi il contenuto, pubblicamente o nel cuore.

Sono cretina io o in tutto questo c'è una lampante contraddizione?

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La mia domanda finale non è assolutamente retorica.
Credo sempre nella buona fede del mio interlocutore, fino a quando non è palese il contrario, ma davvero davanti ad affermazioni come quelle che ho riportato non riesco a raccapezzarmi.
[SM=x570881]
C'è qualcosa che mi sfugge?
Attendo i vostri commenti
[SM=x570892]
Francesca

p.s.
gradirei moltissimo anche la risposta di "Bicchiere mezzo pieno" che stimo da sempre per il suo equilibrio
[Modificato da Francesca Galvani 02/09/2007 07:53]