00 02/07/2009 11:29
Re:
Polymetis, 02/07/2009 11.05:

Che obiezione t'ha fatto?



Ciao Polymetis,
il post è molto lungo cerco di copiare solo la parte in questione :

Non avertene a male, ma penso che non ti meraviglierai se ti dico che le traduzioni che riporti (probabilmente dal testo CEI o dalla Bibbia di Gerusalemme), sono COMPLETAMENTE ERRATE dal punto di vista della grammatica greca. Di più, la traduzione è chiaramente frutto del pregiudizio teologico in favore del credo in uno Spirito Santo “persona” (ipostasi). In sostanza voglio dire che, anche qui come nel resto delle Scritture, invece di derivare il loro credo trinitario dal testo sacro, i sostenitori della dottrina/ideologia trinitaria “leggono” il testo stesso alla luce della loro “presunta verità”. Questa operazione è gravemente scorretta: come ho detto, non è trarre la propria dottrina “dal testo”, ma è portare la propria dottrina “nel testo”, e interpretarlo alla luce di quella stessa dottrina. E per fare questo, si arriva a manipolare apertamente la grammatica greca, come sto per dimostrarti. Cominciamo con Gv. 14:16-17, che traslittero dal greco: “ kagô erôtêsô ton patera kai allon paraklêton dôsei humin, hina meth' humôn eis ton aiôna êi, to pneuma tês alêtheias, ho ho kosmos ou dunatai labein, hoti ou theôrei auto oude ginôskei; humeis ginôskete auto, hoti par' humin menei kai en humin estai”. Alla lettera, significa: “E io pregherò il Padre e altro avvocato (soccorritore) darà a voi affinchè con voi per sempre sia lo spirito della verità che il mondo non può ricevere perchè non vede esso ne conosce Voi conoscete esso perchè presso di voi dimora e in voi sarà”. Per l' “altro parakletos”, lo spirito della verità (quindi, lo spirito santo, confronta Gv. 14:26, che tratterò tra breve), vengono usati il pronome neutro singolare “auto”, “esso”, e il pronome relativo neutro singolare “ho”, “che”. Ciò indica che l' “altro parakletos”, cioè lo spirito santo, non è affatto una persona, e ciò è evidente dal corretto uso dei pronomi neutri. In genere, nel greco koinè, i sostantivi maschili e femminili possono essere usati sia per cose impersonali che per le persone, ma i sostantivi neutri (come “pneuma (to hagion)”, “spirito [santo]”) sono usati solo per cose impersonali, e lo stesso dicasi per i pronomi maschili, femminili o neutri (dato che i pronomi vengono chiamati così perchè sono parole che sostituiscono i nomi o sostantivi). “Spirito santo” in greco neotestamentario APPARE SEMPRE IN FORMA NEUTRA, e pertanto non si possono mai usare pronomi personali in greco. E' il caso di ricordare che il greco non ha uno specifico pronome di 3^ persona: come pronomi vengono usati alcuni aggettivi, il più frequente del quale è “autos”. Per intenderci, lo spirito santo è un “esso”, non un “egli”! Quindi anche in Gv. 14:16-17, in base alla grammatica greca, il neutro “spirito” (santo), che sarebbe nient' altro che l' “ altro parakletos (avvocato, soccorritore, consolatore)” del versetto 16, viene accompagnato dai pronomi neutri, “auto”e “ho”, come si può ben leggere nella traslitterazione che ho fatto. La tua Bibbia, quando traduce Giovanni 14:17” “Voi lo conoscete perchè EGLI rimane presso di voi e sarà in voi”, aggiunge il pronome “EGLI” (che nel testo greco, ovviamente, è assente), al solo scopo teologico di conferire “personalità” allo spirito santo. Chiunque conosca il greco ( e io lo conosco, avendo fatto gli studi classici, seppur molti anni fa [ho quasi 51 anni!]), sa che questo è un colossale errore, perchè il soggetto in discussione è “to pneuma tês alêtheias”, lo “spirito (neutro) della verità”, e il sostantivo neutro richiede solo un pronome neutro, senza che si possa in alcun modo aggiungere un maschile


Pax
Araldo