00 09/07/2007 20:27
Re:

Scritto da: Lui74 09/07/2007 14.48
Chi decide chi saranno i 144.000 unti?

La Torre di Guardia, 15 marzo 1991, pp. 19-20
Chi ha veramente la chiamata celeste?

La testimonianza dello spirito


I 144.000 hanno “un’unzione dal santo”, da Geova. (1 Giovanni 2:20) È un’unzione in vista di una speranza celeste. Dio ha ‘posto su di loro il suo suggello e ha dato loro la caparra di ciò che deve venire, cioè lo spirito nei loro cuori’. — 2 Corinti 1:21, 22.
Sì, quelli che hanno la chiamata celeste hanno a tal fine la testimonianza dello spirito di Dio. A questo proposito Paolo scrisse in Romani 8:15-17: “Voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù che causi di nuovo timore, ma avete ricevuto uno spirito di adozione come figli, mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. È mediante lo spirito o forza attiva di Dio che gli unti gridano: “Abba, Padre!”
La principale prova che una persona è stata unta in vista della chiamata celeste è lo spirito, o sentimento prevalente, di essere figli. (Galati 4:6, 7) Tale individuo è assolutamente certo di essere stato generato da Dio come figlio spirituale, come uno dei 144.000 coeredi del Regno celeste. Può attestare che la sua speranza celeste non nasce da un desiderio che lui stesso ha coltivato o dalla sua fantasia; al contrario, essa viene da Geova ed è il risultato dell’azione dello spirito di Dio nei suoi confronti. — 1 Pietro 1:3, 4.
Sotto l’influenza dello spirito santo di Dio, lo spirito o atteggiamento dominante degli unti agisce come forza impellente. Esso li spinge a reagire in modo positivo a ciò che la Parola di Dio dice riguardo alla speranza celeste. Essi reagiscono in modo positivo anche a ciò che Dio fa per loro mediante lo spirito santo. Così hanno la certezza di essere eredi e figli spirituali di Dio.
Quando gli unti leggono ciò che la Parola di Dio dice dei suoi figli spirituali e della speranza celeste, la loro tendenza spontanea è quella di dire dentro di sé: ‘Questo si applica a me!’ Sì, essi reagiscono con gioia quando la Parola del Padre loro promette una ricompensa celeste. Dicono: ‘Questo si applica a me!’ quando leggono: “Diletti, ora siamo figli di Dio”. (1 Giovanni 3:2) E quando gli unti leggono che Dio ha generato alcune persone onde siano “certe primizie delle sue creature”, la loro inclinazione mentale è quella di dire: ‘Sì, egli mi ha generato per tale scopo’. (Giacomo 1:18) Sanno di essere stati “battezzati in Cristo Gesù” e nella sua morte. (Romani 6:3) Perciò sono fermamente convinti di far parte del corpo spirituale di Cristo e nutrono la speranza di subire una morte simile alla sua e di essere risuscitati alla vita celeste.



In che modo il Corpo Direttivo di Brooklyn saprà chi entrerà nel regno dei cieli?

Te lo hanno detto o lo hai letto da qualche parte [SM=x570868]

Sui 144.000 puoi leggere qui:
digilander.libero.it/domingo7/Chi%20sono%20realmente%20i%2014...

e nel sito qui:
www.infotdgeova.it/144.000.htm
www.infotdgeova.it/unti.htm
www.infotdgeova.it/destini.htm
www.infotdgeova.it/folla.htm
www.infotdgeova.it/terra.htm


Ciao [SM=x570892] e buona lettura.

Bruno
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